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Calcio / Serie C

Pistoiese, Alessandro Cesarini si presenta: «Orgoglioso e onorato»

La Pistoiese presenta il nuovo arrivato Alessandro Cesarini. Orazio Ferrari: «Vogliamo costruire una squadra più competitiva»

Un avvio di settimana particolare per la Pistoiese, che nel primo pomeriggio di lunedì ha presentato alla stampa Alessandro Cesarini, ultimo arrivato in ordine di tempo. Oltre al calciatore, presenti anche il il numero uno della società, Orazio Ferrari, e il direttore sportivo Giovanni Dolci. Il primo a prendere la parola è stato il presidente, introducendo alcune tematiche di carattere logistico-organizzativo.

IMPIANTI E PROTOCOLLI

«Come saprete, fino al 30 settembre non potremo sperare di vedere gli stadi aperti al pubblico – ha esordito Ferrari -. In sede di consiglio (Lega Pro, ndr) stiamo spingendo perché il governo fornisca una deroga alla Serie C, rivedendo anche il protocollo igienico-sanitario, troppo dispendioso per la nostra categoria. La chiusura degli impianti ci crea anche problemi con il pubblico, perché al momento non possiamo sottoscrivere abbonamenti ai tifosi».

«I lavori alla Curva Nord stanno andando avanti – ha proseguito il presidente arancione -. Entro fine settembre inizio ottobre dovrebbero concludersi: da quel momento serviranno altri quindici giorni per il collaudo e l’intervento della commissione di vigilanza. Contiamo di riavere la curva aperta verso la metà di ottobre. Per il resto siamo ancora in attesa che il Comune di Pistoia provveda all’assegnazione degli impianti: Melani, Turchi e Frascari, quest’ultimo chiuso da marzo. Nel frattempo abbiamo fatto la nostra parte affidando alla ditta Galardini Sport i lavori di miglioramento al Turchi».

Le prime parole del nuovo acquisto della US PISTOIESE 1921, Alessandro Cesarini

Pubblicato da Pistoia Sport su Lunedì 7 settembre 2020
La diretta Facebook della presentazione

CESARINI E OLTRE

«Alessandro Cesarini è un giocatore che abbiamo fortemente voluto – ha spiegato Orazio Ferrari -. Devo fare i miei complimenti al direttore Dolci e al procuratore del giocatore per la buona riuscita dell’operazione: non è mai semplice convincere calciatori di questo livello. Come per Perucchini, anche con lui abbiamo definito un accordo biennale che ci permetterà di lavorare a medio-lungo termine con serenità e profitto».

Parlando delle ambizioni del club, ha aggiunto: «Negli ultimi anni abbiamo sempre detto meno di quelli che erano i nostri obiettivi: abbiamo sempre mirato alla salvezza come obiettivo minimo, raggiungendo sempre la metà della classifica. Quest’anno vogliamo costruire una Pistoiese più competitiva; una rosa di calciatori che possa distinguersi e centrare traguardi più ambiziosi della salvezza. Per questo abbiamo confermato tutti i calciatori che ci interessavano, andando a prendere un top-player come Cesarini».

Sui prossimi movimenti in entrata, ha concluso: «Molto probabilmente giocheremo con la difesa a tre, affiancando a Camilleri due centrali di prima fascia. In mezzo al campo siamo già ben posizionati, ma interverremo comunque assicurandoci un altro centrocampista. In avanti stiamo cercando un altro attaccante da affiancare a Gucci».

Prima di Cesarini ha preso la parola anche il direttore sportivo della Pistoiese, Giovanni Dolci: «Conosco benissimo Cesarini, avendolo avuto già al Viareggio e al Siena – ha detto -: di lui mi fido ciecamente. Si tratta di un giocatore che in questa categoria può spostare gli equilibri. A livello economico si tratta di un’operazione importante, che mai avrei pensato di poter portare in porto alla Pistoiese. Per questo ringrazio il presidente».

LE PAROLE DEL GIOCATORE

«Ringrazio il presidente e il direttore per le parole spese – ha esordito Alessandro Cesarini -, entrambi mi hanno voluto con forza. Sono molto orgoglioso di vestire questa maglia: onorato di farlo nella stagione del centenario. All’inizio non pensavo che questo matrimonio si potesse realizzare, poi il direttore mi ha illustrato nel dettaglio i progetti della società e mi ha convinto. Spero di ripagare la fiducia che sento nei miei confronti».

«Non ho ancora parlato con mister Frustalupi – ha ammesso -. Nella mia carriera ho giocato in tutti i reparti dalla trequarti in avanti: mi sento a mio agio sia dietro le punte che come riferimento offensivo. Fisicamente sto bene. Pressioni? Ben vengano: nella mia carriera le ho sempre cercate».

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Studente di Beni Culturali all'Università di Firenze, amante del calcio e dello sport in generale. Scrivere è una passione e un gioco, la domenica allo stadio un vizio che non ha il coraggio di togliersi.

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