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Calcio / Serie D

Pistoiese, altro stop al Melani: il periodo è difficile e la vetta si allontana

La Pistoiese, dopo un primo tempo con buone occasioni, si scioglie al vantaggio ospite. Preoccupante la mancata reazione

Una Pistoiese deludente ha perso la seconda gara consecutiva al Melani, col Desenzano vittorioso per 0-2. Gara giocata a porte chiuse, una condizione che non ha favorito la Pistoiese di Andreucci, ma questo non deve essere una scusante. La squadra di Gaburro, che arrivava a Pistoia con quattro vittorie consecutive e nove risultati utili, ha confermato di essere forte per la categoria, più degli arancioni in questo specifico momento. Un match tra due squadre importanti, in cui soprattutto il primo tempo è stato molto piacevole, con i bresciani che hanno avuto il pallino del gioco, ma le occasioni di fatto sono state di marca arancione. Diallo, migliore in campo, è quello che ha avuto la prima buona occasione del match, poi anche Russo e soprattutto Alluci sul finire del primo tempo ha forse avuto la più netta, con il suo tiro respinto praticamente sulla linea di porta.

Le squadre vanno all’intervallo sullo 0-0 coi i biancazzurri, pur essendosi dimostrata una squadra forte, non hanno praticamente mai avuto occasioni, mentre la Pistoiese, grazie anche al piano partita di Andreucci, ha dato buone risposte. Di fatto, a parte qualche piazzato pericoloso, il temibile attacco di Gaburro è stato tenuto bene da Gennari e compagni. Pronti via e la Pistoiese non è quella del primo tempo e in 15 minuti prende due gol, entrambi sugli sviluppi di calcio d’angolo. Proprio quelle situazioni si sapeva che erano molto pericolose, sia perchè i biancazzurri sono bravi nel gioco aereo, sia perchè la Pistoiese soffre le azioni da calcio da fermo. Presi due gol pesi come macigni, gli orange escono dal campo e non hanno una vera reazione. E tra tutte le cose negative di questa giornata, la più grave è proprio questa: con oltre mezz’ora di gioco e nonostante i cambi, con gli ingressi di giocatori importanti come Montalto, Campagna e Pinzauti, la Pistoiese non crea nulla.

SQUADRA IN DIFFICOLTÁ

L’ultimo mese ha visto una Pistoiese in grande calo: solo quattro punti in quattro gare, con l’unica vittoria domenica scorsa sul campo della Tropical Coriano, con una prova non certo entusiasmante. E soprattutto due scontri diretti in casa, con Pro Sesto e Desenzano, persi per 0-2. La cosa più preoccupante è l’aspetto mentale, perchè la mancanza di reazione dopo i due gol dei bresciani è difficile da comprendere. Nel calcio si può anche perdere ma la Pistoiese è sembrata arrendersi prima del tempo, dimostrando forse anche poca forza mentale, perchè puoi anche andare sotto, ma poi devi avere la forza per controbattere, vista anche la qualità dell’attacco arancione, sia tra i titolari che quelli in panchina.

Peccato perchè Andreucci con la mossa Diallo dall’inizio aveva tolto il riferimento centrale agli uomini di Gaburro, che hanno sofferto parecchio le ripartenze e il dinamismo del liberiano. Sfortuna e poca precisione non hanno permesso agli arancioni di passare in vantaggio, che sarebbe forse meritato nel primo tempo e appena gli ospiti sono passati, nella seconda parte dell’incontro, in casa arancione si è spenta la luce.

CLASSIFICA PREOCCUPANTE

Pistoiese che resta ferma a 30 punti e scende al quinto posto, allontanandosi dalla capolista Lentigione che comanda la graduatoria con 35 punti. La sensazione è che quando manca una giornata alla fine del girone di andata, se si vanno anche ad analizzare gli scontri diretti con le prime quattro, ci sia da preoccuparsi. Questi 5 punti di ritardo non sono pochi, con quattro squadre davanti e la sensazione che a questa squadra manchino alcune cose per poter vincere questo campionato. Vero che può essere solo un periodo negativo, ma questo deve finire già dalla prossima gara non facile, nella quale l’Olandesina farà visita al Cittadella Vis Modena, sesta forza del Girone D.

Andreucci è stato confermato a fine gara dal direttore sportivo Taibi, che ha detto che ci saranno altri interventi sul mercato. Vedremo cosa succederà nell’immediato futuro, ma il margine di errore adesso è minimo e bisogna fare un filotto di vittorie per avvicinarsi alle squadre che precedono gli arancioni o almeno non allontanarsi ulteriormente, in vista di un cambio di passo auspicabile nel 2026.

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Giornalista pubblicista dal 2012, mi occupo di calcio, sport che amo alla follia, di cui sono appassionato dalla nascita. Scrivo sperando di coinvolgere ed emozionare chi mi legge.

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