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Calcio / Serie D

Pistoiese, equilibrio e maturità: a Treviglio tre punti che sanno di continuità

Buone trame di gioco e occasioni, la crescita della Pistoiese è evidente. E la porta inviolata conferma la solidità degli arancioni

La Pistoiese ha confermato di essere sulla strada giusta. Dopo la vittoria al fotofinish contro il Lentigione, la squadra di mister Antonio Andreucci ha saputo dare continuità ai propri risultati imponendosi anche a Treviglio, con un successo che vale molto più dei semplici tre punti. Una gara dominata per intensità e occasioni, soprattutto nel primo tempo, nella quale gli arancioni hanno mostrato concentrazione per tutti i novanta minuti, segno di una maturità che cresce di settimana in settimana. La Pistoiese ha saputo prendere spunto dagli errori, soprattutto sul piano dell’atteggiamento. È rimasta compatta, lucida, e sempre propositiva. Il gol di Russo è servito a concretizzare una mole di gioco importante, ma il risultato avrebbe potuto essere più largo: troppe le occasioni non sfruttate, un pizzico di sfortuna (vedi la traversa di Gennari) e soprattutto un portiere avversario, Bersanetti, in autentica giornata di grazia, decisivo in almeno tre/quattro interventi.

Di più, oggi, la Pistoiese poteva solo segnare un paio di reti in più. Ma vincere, anche col minimo scarto, è sempre fondamentale. Le trame di gioco, specialmente nella prima mezz’ora, sono state fluide, con sovrapposizioni, triangolazioni e tanta presenza in area. Ma ciò che ha colpito maggiormente è stata la costanza. Un atteggiamento ordinato, aggressivo, senza mai perdere il filo del match. Si sa che la Serie D, in particolare il Girone D, è un campionato che non perdona distrazioni. Tecnico, competitivo e imprevedibile: anche contro l’ultima in classifica serve sudare fino al novantesimo. Per questo vincere partite come quella di Treviglio è il segno di una squadra che ha imparato a soffrire, a gestire e a colpire quando serve. L’importante, ora, sarà continuare a remare tutti dalla stessa parte, consapevoli che il cammino è lungo ma la direzione è quella giusta e i risultati parlano chiaro. La Pistoiese, insomma, c’è. E ora più che mai sembra avere consapevolezza, equilibrio e fame da grande squadra.

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Da sempre pretoriano della tribuna del “Melani”, ama il calcio e crede ancora che una palla a scacchi bianchi e neri possa dettare i versi della poesia d’amore più bella del mondo. Anima blucerchiata e al tempo stesso profondo conoscitore di tutto ciò che ruota intorno all’Olandesina, è a Pistoia Sport dal 2019 dove si diverte un mondo insieme a tanti giovani penne del giornalismo pistoiese.

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