Connect with us

Calcio / Serie D

Pistoiese, il pari col Ghiviborgo diventa il mattone per costruire identità e crescita

L’1-1 nell’ultima amichevole non scalfisce il percorso: un campanello educativo che prepara gli arancioni alle sfide ufficiali

La Pistoiese ha chiuso 1-1 l’amichevole con il Ghiviborgo, ma il vero peso della serata non sta tanto nel risultato quanto nelle parole di Antonio Andreucci. Il tecnico arancione ha ribadito ancora una volta la propria mentalità vincente e la capacità di leggere oltre la semplice cronaca di campo. Non ci sono alibi nella sua analisi: la convinzione è che anche dalle difficoltà possano nascere insegnamenti preziosi per crescere. Se il detto recita che una rondine non fa primavera, è altrettanto vero che una prestazione meno brillante non può cancellare quanto di buono è stato fatto fino a oggi. Certo è che la Pistoiese non può permettersi cali di attenzione e lo stesso Andreucci ha sottolineato come una gara del genere debba essere vista come “educativa”. Un banco di prova che, pur senza portare i tre punti in palio, ha fornito al gruppo spunti concreti. Ovvero, capire che cosa li aspetterà nel corso della stagione, come dovranno affrontare le partite e, come ha ricordato il tecnico, che fino all’ultimo secondo tutto è possibile.

Il mister non ha nascosto i cali visti in campo, ma li ha trasformati in stimoli su cui lavorare. In questo periodo, ha spiegato, gli alti e bassi sono fisiologici: l’importante è saperli analizzare, per correggere e migliorare. L’alternanza di momenti positivi e meno buoni fa parte del percorso, e sarà proprio su queste situazioni che la squadra dovrà costruire la propria crescita. Guardando al futuro, Andreucci ha voluto tracciare la rotta. Se fino ad ora tutti i componenti della rosa hanno avuto minuti nelle gambe, con il test col Ghiviborgo si chiude simbolicamente il periodo della preparazione. Ora comincia la vera competizione e sarà il lavoro settimanale a determinare le scelte. «Si entra in competizione e chi sta meglio sarà in campo», ha ribadito il mister, chiarendo come non esistano ancora titolari definitivi. Ogni giocatore potrà rivelarsi fondamentale in base ai momenti della stagione, perché il campionato è lungo e richiederà il contributo di tutti.

Nella testa dell’allenatore c’è già un’idea di squadra e di impianto tattico, ma la gestione sarà dinamica, con l’obiettivo di mantenere alta la competitività interna e dare spazio a chi dimostrerà di meritarselo. Dopo l’amichevole di mercoledì 27 agosto a Lamporecchio contro la Real Cerretese, ci sarà il primo impegno ufficiale. La sfida di Coppa Italia contro il Tuttocuoio, sarà il primo vero banco di prova. Non un appuntamento da considerare secondario, ma una gara a cui Andreucci tiene in maniera particolare e che ha più volte sottolineato come fondamentale per il percorso di crescita. «Dobbiamo affrontarla in maniera diversa sotto tutti i profili», ha ammonito il tecnico, a dimostrazione che la fase degli esperimenti è finita: da domenica si farà sul serio, con la convinzione che il lavoro fatto in queste settimane e la consapevolezza costruita anche attraverso le difficoltà possano trasformarsi in punti di forza.

Condividi:

Da sempre pretoriano della tribuna del “Melani”, ama il calcio e crede ancora che una palla a scacchi bianchi e neri possa dettare i versi della poesia d’amore più bella del mondo. Anima blucerchiata e al tempo stesso profondo conoscitore di tutto ciò che ruota intorno all’Olandesina, è a Pistoia Sport dal 2019 dove si diverte un mondo insieme a tanti giovani penne del giornalismo pistoiese.

Comments
WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com