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Calcio / Serie C

Pistoiese, Marco Ferrari: «Vogliamo investire di più rispetto agli ultimi anni»

nella foto il direttore generale Marco Ferrari

«Abbiamo piena fiducia nel lavoro di Dolci, siamo certi che saprà trovare le pedine giuste e funzionali al gioco del mister» così il direttore generale sul mercato della Pistoiese

Per la Pistoiese questo è l’anno del centenario e in casa arancione si sta lavorando freneticamente in vista del 27 settembre quando inizierà il campionato di Serie C. I temi caldi sul tavolo non mancano e quindi abbiamo provato a fare il punto su tutto con il direttore generale degli arancioni, Marco Ferrari. In primis, su tutto, l’ombra del Covid, ancora presente e tutt’ora una problematica con cui il calcio e quindi anche gli arancioni devono fare i conti.

«A livello sportivo il Covid – racconta il direttore orange – ha generato un clima di grande incertezza e non va sottovalutato. Per le società di C è necessario agire con prudenza: anche adesso ci sono troppi fattori aleatori che condizioneranno la programmazione anche in futuro, quali porte aperte o chiuse, nuovi sponsor e rinnovi di quelli vecchi. Chi fino a ieri ha fatto fantacalcio ne risentirà di più, meno noi e altre società serie ed oculate».


Un altro fattore che in parte ha cambiato le carte in tavola è il mercato con le sue tempistiche stravolte. In questa stagione il via ufficiale è stato la scorsa settimana, il 1 settembre, con la data di chiusura fissata per il 5 ottobre. «C’è incertezza anche da questo punto di vista: come andrà il calciomercato? Come si muoveranno le altre? In questo senso lavoriamo costantemente alla definizione del budget. Iniziare la stagione in ritardo rispetto al solito ha però fatto slittare tante consuetudini. Settembre da questo punto di vista sarà determinante. Sicuramente –puntualizza poi il direttore generale arancione- da questa settimana abbiamo idee più chiare e saremo pronti per la fase finale del calciomercato. Vogliamo investire di più rispetto agli ultimi anni, ma vogliamo farlo in maniera mirata. Il budget conta, ma fa la differenza veramente quanto è davvero molto più grande rispetto agli altri, altrimenti no. Abbiamo piena fiducia nel lavoro del direttore, siamo certi che saprà trovare le pedine giuste e funzionali al gioco del mister».

A proposito di squadra, la rosa del centenario sta prendendo pian piano forma e in attesa dei colpi più importanti il gruppo sta già iniziando ad avere una prima, delineata fisionomia. «Stiamo costruendo la squadra. Ricominciamo da otto conferme, un’ottima base anche rispetto al passato. Siamo partiti ed abbiamo fatto i primi nuovi acquisti, diversi altri sono ben più indietro. Inoltre è imminente l’ingaggio di Alessandro Cesarini –rivela poi Ferrari- un giocatore di esperienza e qualità, abituato a giocare per un altro tipo di classifica. E come lui ne arriveranno altri».

La Lega Pro per questa stagione ha inserito un tetto massimo di 22 tesserati, una scelta che sta facendo discutere molto e che potrebbe portare anche al rinvio della prima giornata. «La regola dei 22 tesserati per noi è fisiologica e naturale, non abbiamo mai superato quella media. Di principio però non sono per imporre qualcosa. Per me conta di più chi si prende degli impegni e li rispetta, su questo aspetto sarebbe meglio fare più controlli. Sono piuttosto per gli incentivi alle società virtuose».

Poi c’è il problema del pubblico. Anche qui i segnali, per il momento, non sono incoraggianti. Difficile riaverlo fino a settembre, per i mesi successivi invece la situazione potrebbe migliorare. «Sarebbe un po’ triste il centenario senza pubblico. L’inizio forse sarà a porte chiuse, ma sono certo che gradualmente verranno aperte, anche perché è chiaro che con il virus dovremo convivere ancora. Inoltre sarebbe un gran peccato non avere il pubblico dopo il lavoro fatto per avere l’agibilità di tre settori e lo sforzo in sinergia con il comune per riaprire la curva nord. Sinceramente spero che lo stadio possa essere aperto a quanti più tifosi è possibile».

In merito al pubblico anche appuntamenti come il lancio della campagna abbonamenti o la presentazione della squadra nel centenario diventano situazioni per niente semplici da gestire. «Abbiamo terminato le procedure relative ai voucher. Qualcuno li ha richiesti, alcuni hanno rinunciato ad averlo. Non sappiamo ancora molto in merito, tutto sarà gestito in base alle norme, dovremo tutelare gli spettatori, credo che oltre all’abbonamento stagionale ci saranno anche pacchetti con alcune partite. Stiamo valutando come poter fare la presentazione della squadra. Oggi –conclude poi Ferrari- organizzare un evento è qualcosa di davvero complicato, ci piacerebbe farla e ci stiamo lavorando, dobbiamo capire se e come sarà possibile». Una delle tante sfide difficili di questa stagione. Ma una sfida da vincere perché il calcio non può esistere senza la gente e il centenario della Pistoiese ha bisogno assolutamente dei suoi tifosi per essere celebrato degnamente.

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Originario di Montecatini, giornalista, dal 2005 scrive su Il Tirreno e dal 2014 anche per Pistoia Sport. Ama in maniera viscerale lo sport e le sue storie. Nel tempo libero cerca di imitare le gesta sportive dei campioni, con scarsi risultati. Tattico "ad honorem" della redazione.

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