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Calcio / Serie C

Pistoiese, ventuno lettere a riassumere l’anno 2019

Esultanza dei giocatori della Pistoiese

Un alfabeto di ventuno lettere per tracciare un quadro del 2019 della Pistoiese. Dalla A di Antonino Asta alla Z di Antonio Zinanni

Ventuno lettere a riassumere il 2019 della Pistoiese.

A come Asta

Se la stagione 2018/19 è stata un calvario non è certo colpa di Antonino Asta. Il tecnico siciliano, subentrato a Indiani in corso d’opera, ci ha messo sempre la faccia, caricando su di sé anche le altrui responsabilità. Costretto a lavorare con una squadra costruita da altri (e senza i correttivi che aveva richiesto), ha portato la nave in porto senza mai polemizzare. Professionista e uomo per bene.   

B come bomber

Una costante dell’anno solare 2019 della Pistoiese sembra essere l’assenza di un vero bomber. Nella stagione 2018/19 soltanto Luperini (!) ha raggiunto la doppia cifra, staccando Fanucchi (cinque) e Momenté (quattro gol), mentre per gli altri (attaccanti e non) sono rimaste le briciole. Nemmeno quest’anno sembra esserci un bomber di razza in grado di sbaragliare la concorrenza e portarsi a casa 15 centri stagionali: Gucci è fermo a quattro reti, mentre a quota cinque c’è la sorpresa Stijepovic. Anche se resta ancora tutto un girone da giocare.  

C come Camilleri

Un difensore della qualità e dell’esperienza di Vincenzo Camilleri era quello che serviva alla giovane Pistoiese 2019/20. Con lui, Dametto e Terigi sembra essersi costituito un vero e proprio muro difensivo, decisivo nel dare solidità alla squadra e garantire la crescita dei più giovani. Un sollievo sapere che sarà in arancione anche nel 2020/21.

D come Dolci

L’arrivo in cabina di regia di un direttore sportivo come Giovanni Dolci segna un significativo passo in avanti nel cammino della Pistoiese. Un dirigente esperto e vincente (più che positiva la sua avventura al Siena), subito decisivo in arancione: nonostante la scarsità di mezzi, la squadra che ha costruito in estate ha tutte le carte in regola per far bene, a patto che a gennaio si facciano i correttivi che servono. Ci si rallegra nel saperlo in arancione fino al 2021.  

E come El Kaouakibi

Una crescita tanto esponenziale quanto silenziosa quella del difensore italo-marocchino Hamza El Kaouakibi, in prestito dal Bologna nella stagione 2018/19. Tra le poche note positive della stagione, il classe ’98 si è messo in evidenza per qualità e costanza, senza risparmiarsi qualche gol (tre). In prestito al Piacenza (Serie C, Girone B), non sta trovando molto spazio.

F come Ferrarini

Probabilmente la scommessa più riuscita di Giovanni Dolci. Forza fisica, qualità, pressione offensiva: la prima parte di stagione di Gabriele Ferrarini (’00) è stato un continuo crescendo. Al punto da ricevere un trattamento speciale da parte degli avversari. Sperando che nessuno ce lo porti via già a gennaio, dobbiamo comunque prepararci alla sua perdita: la Serie C sembra già stargli stretta e la Fiorentina, detentrice del cartellino, vorrà sicuramente valorizzarlo in qualche piazza più “in evidenza”.   

G come giovani

Nelle ultime stagioni la Pistoiese ci ha abituati a vedere tanti giovani in campo. Il 2019 è stato l’anno più soddisfacente da questo punto di vista, con moltissimi “ragazzini” che hanno vestito la maglia arancione: nella prima parte dell’anno abbiamo visto Cagnano, El Kaouakibi, Forte, Meli e Latte Lath, mentre nella seconda si sono messi in evidenza Bordin, Bortoletti, Capellini, Ferrarini, Spinozzi, Stijepovic e Tempesti. In entrambe le stagioni sportive hanno fatto la loro apparizione Cerretelli, Llamas e Tartaglione (ora all’Aglianese).     

H come holding arancione

Fare calcio ha un costo sempre più elevato. Lo sanno bene i soci della Holding Arancione, che da ormai diversi anni lottano dietro la scrivania affinché i conti della Pistoiese siano in regola. Uno sforzo logorante e non sempre apprezzato, come ha tuonato nel corso della stagione corrente Andrea Bonechi, presidente della Holding.      

I come infortuni

Il vero flagello dell’anno solare che va a conclusione. Non solo il lungodegente Viviano Minardi, mai sceso in campo nella stagione 2018/19 e ancora fuori dai giochi per chissà quanto tempo: quest’anno è ai box anche Luigi Falcone, fedelissimo di Pancaro, out ormai da un paio di mesi per un guaio muscolare sul quale la società non ha mai fatto chiarezza. Una brutta abitudine che dalle parti di via dello Stadio si fatica a mettere da parte.  

L come Luperini

Si è chiusa lo scorso maggio la pluriennale esperienza in arancione di Gregorio Luperini. L’ex capitano della Pistoiese ha lasciato i colori dopo tre stagioni personalmente edificanti e in progressivo crescendo: anche quando la squadra non girava al meglio, il riccioluto pisano era sempre pronto a lasciare un’impronta decisiva sulla partita. I dieci gol messi a referto nella stagione 2018/19 ne sono una prova evidente.  

M come Melani

Mentre la Pistoiese continua la sua avventura in Serie C, lo stadio “Marcello Melani” invecchia anno dopo anno. Gli interventi sono di carattere quasi esclusivamente ornamentale (vedi le sedute montate in estate), mentre l’impianto necessiterebbe di lavori ben più radicali. La Curva Nord resta chiusa fino a data da destinarsi, per il dispiacere dei tifosi e della città intera. 

N come novità

La stagione 2019/20 si è aperta con una novità importante: quella del limite di sei prestiti da Serie A e Serie B. Un tetto massimo che poteva creare non pochi problemi ad una piccola società come la Pistoiese, meno attrattiva rispetto a piazze più blasonate e ambiziose della terza serie. Invece Giovanni Dolci ci ha sorpreso ancora, estraendo dal cappello ottimi giocatori come Bordin, Capellini, Cappelluzzo, Spinozzi e Stijepović. Più complicata la situazione di Morachioli, incompatibile con il 3-5-2 su cui ha virato la Pistoiese e, forse, pronto ad accasarsi altrove.

O come Ognjen Stijepović

Il giovanissimo centravanti montenegrino è sicuramente una delle più positive sorprese di questa seconda parte del 2019. Giunto a Pistoia da semi-sconosciuto, con i suoi cinque gol messi a referto Ognjen Stiepović (’00) è di fatto il capocannoniere degli arancioni. Dotato di spiccate doti tecniche e atletiche, da tempo è parte integrante della Nazionale Under 21 del Montenegro, mentre più recentemente TuttoC lo ha menzionato tra i migliori Under del Girone A di Serie C.

P come Pisseri (ex aequo Pancaro)

Dopo una stagione 2018/19 davvero disastrosa per la porta della Pistoiese (vedi Crisanto e Meli), ecco Matteo Pisseri a blindare i pali come raramente abbiamo visto fare in precedenza. Una sicurezza per i compagni e per i tifosi, da tempo abituati a tremare per la minima iniziativa avversaria. Stacanovista della prima parte della stagione. Non ci dimentichiamo certo di Giuseppe Pancaro, artefice della più giovane e positiva Pistoiese degli ultimi anni, ma a lui vorremmo dedicare maggiori onori più tardi, a stagione conclusa.

Q come quote

Proseguendo sulla falsariga della lettera G, la Pistoiese (e i suoi tifosi) possono essere soddisfatti dell’impiego che è stato fatto dei giovani nell’ultima parte del 2019. Seguendo gli standard proposti da Francesco Ghirelli, gli arancioni sono scesi in campo con un’età media di venticinque anni e almeno quattro Under 21 nell’undici titolare in ogni partita.

R come rigori

Al punto P abbiamo decantato le grandi doti di Matteo Pisseri. Ebbene, tra le note più positive della sua breve avventura in arancione ci sono i due rigori parati, entrambi nei minuti di recupero della gara, contro Gozzano e Giana Erminio. Parate decisive per mantenere inalterato il risultato di parità e più in generale per tenere alto il morale della squadra, galvanizzata da un portiere saracinesca e pigliatutto.

S come salvezza

La salvezza conquistata lo scorso maggio è stata sicuramente la più travagliata della recente avventura in Serie C della Pistoiese. Un percorso assai travagliato, condizionato da una rosa non all’altezza e da un ambiente esasperato dai risultati negativi e dall’assenza di vere novità tecniche. Non ci fossero state le penalizzazioni a Cuneo e Lucchese, per non dire l’esclusione della Pro Patria, chissà cosa sarebbe potuto succedere.   

T come Terigi

Seconda stagione e mezzo in maglia arancione per Leonardo Terigi, ormai vice-capitano della Pistoiese. Dopo la disastrosa stagione passata, il centrale ex Siena si è saputo reinventare a dovere, facendo ben presto dimenticare le non poche sbavature passate. Una metamorfosi personale sottesa in una più generale, che ha visto la Pistoiese trasformarsi da squadra salvezza a potenziale concorrente per i playoff.      

U come undici pareggi

Sono addirittura undici i pareggi conquistati dalla Pistoiese nella prima parte della stagione 2019/20: un risultato unico sul territorio nazionale (almeno per quanto riguarda il calcio professionistico), secondo assoluto in Europa dopo l’exploit del Racing Santander (12 pareggi in 21 gare disputate). 

V come Valiani

L’estate 2019 si è aperta con il grande ritorno alla Pistoiese di Francesco Valiani, pistoiese doc, protagonista in arancione degli anni giovanili. «La chiusura di un cerchio», come ha riferito lui stesso il giorno della sua presentazione. Una carriera spesa tra Serie A e Serie B, destinata a concludersi laddove tutto è iniziato. Guai fisici a parte, vederlo in campo è soprattutto un privilegio. 

Z come Zizzi

Il 2019 si è chiuso nel peggiore dei modi per la redazione di Pistoia Sport. Il nostro Antonio Zinanni ha accusato un grave malore e ancora oggi è costretto in ospedale. In attesa di nuove e positive notizie, rinnoviamo i nostri più sinceri auguri di pronta guarigione al nostro “Zizzi”, affinché possa tornare presto a scrivere della sua Pistoiese.

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Studente di Beni Culturali all'Università di Firenze, amante del calcio e dello sport in generale. Scrivere è una passione e un gioco, la domenica allo stadio un vizio che non ha il coraggio di togliersi.

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