Basket / Serie B Nazionale
Pranzo con La T Gema: sul piatto il ritorno alla vittoria contro Agrigento
Al PalaCarrara per dimenticare le tre sconfitte consecutive e ritrovare energie e sorriso prima del derby
Ci voleva proprio questo rientro a casa. Le ultime due difficili ed infelici trasferte di Legnano ed Omegna, sommate alla precedente caduta contro Capo d’Orlando, hanno condannato La T Tecnica Gema Montecatini ad una striscia di tre insuccessi consecutivi che innalzano la soglia della preoccupazione tra spogliatoio ed ambiente esterno. Non è ancora una situazione da codice rosso, potrebbe però diventare tale se anche le prossime due gare, sia l’impegno di domenica 14 dicembre contro la Moncada Fortitudo Agrigento ed il derby di Montecatini, si chiudessero negativamente.
E’ proprio per questo che coach Andreazza ed i suoi non possono che prendere per oro colato il tornare ad essere spinti e trascinati dal proprio pubblico, che peraltro sarà rafforzato nei numeri e nella voce dalla presenza di tutti i ragazzi del settore giovanile rossoblù (insieme alle squadre under collegate degli Shoemakers Monsummano e del minibasket Augies). Serviranno certamente energie in più nel pranzo con basket al PalaCarrara di Pistoia (palla a due alle 12, diretta Lnp Pass). Quelle energie che sono mancate nelle ultime uscite e che hanno condannato i termali.
FIDUCIA E CONDIZIONE FISICA
Come ripartire, con calma e serenità o con facce cattive ed infuriate? Magari una sintesi delle due può essere una valida soluzione. E’ bastato un piccolo momento di sbandamento per scaraventare La T Gema dal secondo posto ad una posizione di centro gruppo. Se ci è voluto poco per scendere non ci vorrà troppo di più per risalire, basta vedere la situazione in graduatoria per rendersi conto che è possibile. Ci sono da risolvere prima un paio di questioni, primo tra tutti i troppi primi tempi negativi che troppo spesso compromettono l’andamento delle partite. Va sommata poi la condizione fisica, troppi acciacchi e malanni hanno frenato la spinta di Jackson e compagni nei vari tentativi di rimonta. Problema che a ben vedere ne nasconde un altro, perché se le rotazioni in casa La T Gema sono già abbastanza corte (la motivazione principale risiede nel calvario del povero Gulini) basta un solo accenno di dolore per andare in serio affanno contro chiunque. Per aggiustare il roster a livello quantitativo si può guardare da una sola parte: il mercato. Ma sarà davvero questa l’intenzione della dirigenza? Non è così facile capire dove poter intervenire, tra una cabina di regia decisamente al completo ed un reparto lunghi che si ritroverà tra qualche mese con una situazione di abbondanza quando rientrerà Bedin. In questo momento nel roster manca un elemento nel ruolo di ala, un profilo che abbia atletismo e anche qualche punto nelle mani.
Nel frattempo però coach Andreazza dà buone notizie nell’intervista pre-gara: l’infermeria si sta svuotando. Chissà se questo fatto non porti a rinviare ogni discussione di mercato, la fiducia nei ragazzi non manca certo allo staff tecnico come conferma l’allenatore stesso: «Ci siamo preparati bene, alzando l’intensità in allenamento e recuperando anche un po’ di effettivi per tornare piano piano al nostro livello di un mese fa. Quando ci sono una serie di sconfitte da digerire, è l’aspetto mentale che va curato di più; per cui la fiducia, la difesa dura e il giocare insieme d’attacco sono stati gli aspetti principali sui quali abbiamo lavorato in settimana. Un grande lavoro lo ha fatto anche lo staff medico ed i fisioterapisti, che ringrazio, per rimettere al meglio e in buona forma chi era indietro o aveva avuto dei problemi nelle ultime settimane (Strautmanis su tutti). Dobbiamo restare compatti in un momento delicato, ben sapendo che Agrigento ha cambiato pelle. Hanno inserito giocatori top, anche se Douvier resta in dubbio, e sono in grande salute, quindi dovremo produrre tutti un extra sforzo per portarla a casa. Porre attenzione ai singoli di Agrigento, sicuramente, e anche un po’ a tutto il loro modo di giocare».
AGRIGENTO, CANTIERE APERTO
I singoli di Agrigento; effettivamente questo è un avversario che, con i cambiamenti obbligati fatti a metà girone d’andata, ha al suo interno individualità importanti ma che sono tutte da valutare nel loro complesso. E’ una strana situazione quella dei siciliani, i quali dopo un disastroso 1-9 nelle prime dieci giornate stanno cercando di ricostruire un’annata sportiva nella quale l’obiettivo era, per una società retrocessa dall’A2 nel 2024, giocare un tranquillo campionato nella metà sinistra della classifica. Invece i biancoazzurri giacciono ancora nelle terre più infime della graduatoria, anche se presto per coach Devis Cagnardi e company le cose potrebbero presto cambiare in meglio.
Una formazione che in mezzo a questa tempesta se ne esce dominando in casa contro la capolista del torneo Legnano (la stessa Legnano che due settimane aveva superato di poco La T Gema) non può essere trattata come una squadra da lotta per non retrocedere. Non può essere così, a maggior ragione quando c’è Alberto Conti come terminale offensivo. La guardia/ala è stato uno degli assoluti mattatori dello scorso campionato, con 17.3 punti di media indossando la canotta della Virtus Roma. Nella speranza di rientrare in cadetteria, dov’era fino a due anni fa (precisamente alla Fortitudo Bologna, nella quale ha fatto una comparsata anche coach Cagnardi), è rimasto dopo il mercato senza impiego. In novembre la chiamata di Agrigento per risollevare le sorti del club insieme ad un altro pezzo da novanta come il centro americano Bryce Douvier. Il centro Usa, tra gli eroi della salvezza della Libertas Livorno in giugno assieme ai termali Fratto e Bargnesi, potrebbe però non essere della contesa per un problema muscolare accusato poco dopo l’approdo in Sicilia (si pensa che il dubbio verrà sciolto all’ultimo istante). Occhio poi ai vari ‘piani B’ in attacco, che abbondano in casa Moncada tra Giulio Martini (giustiziere di Legnano assieme a Conti, 33 punti in due), Alfonso Zampogna, l’ex Pistoia Lorenzo Querci ed Albano Chiarastella.








