Basket / Serie B Nazionale
Primo volo in Sicilia per gli Aironi: gli Herons sfidano Agrigento
																								
												
												
											Dopo aver riposato mercoledì, la Fabo cercherà di restare agganciata alla testa del girone A. Occhio ai biancoazzurri in cerca di riscatto
Mezzogiorno di fuoco. E’ un orario insolito quello stabilito dal programma della nona giornata di B Nazionale per la sfida di domani 2 novembre (diretta su Lnp Pass) ed i temi che si rincorreranno fino alla palla a due delle ore 12 sono svariati. In primis il turno di riposo che la Fabo Herons Montecatini ha avuto proprio nel turno infrasettimanale. Questo fatto porta con sé vantaggi ma anche svantaggi.
Da una parte non ci sono stati i canonici 15 giorni senza partita che normalmente concede il buco nel calendario. Così il lavoro di gruppo è stato approntato come sempre, con l’aggravante di doversi poi sobbarcare un lungo viaggio verso la Sicilia. Passiamo ai vantaggi: i prossimi avversari, la Moncada Energy Fortitudo Agrigento, arriveranno all’appuntamento più acido lattico nelle gambe dei termali (loro hanno regolarmente giocato mercoledì). In aggiunta il morale con cui gli Aironi voleranno verso il profondo sud non sarà certo lo stesso della formazione di casa, che non si trova in uno dei suoi momenti migliori.
AVVERSARIO FORTE MA . . . ULTIMO
Se infatti è stato considerato appena al di sotto delle attese l’avvio di campionato della Fabo, che cosa dovrebbero dire allora in quel di Agrigento? Il ruolino di marcia è eloquente, una sola vittoria nelle prime sette gare e ultimo posto ad ex-aequo. Non partiva certo in prima fila agli albori della nuova Serie B Nazionale, a differenza degli uomini di coach Barsotti, ma il club biancoazzurro calcava fino a soltanto due anni fa il palcoscenico dell’A2 e per prestigio ed importanza rappresenta una delle piazze più importanti del girone A. Peraltro, come se non bastasse, l’ultima battuta d’arresto è stata la più pesante di tutte, quella nel sentito derby tutto siciliano con Capo d’Orlando perso 61-69.
Eppure sulla carta la Fortitudo avrebbe un roster di tutto rispetto, con elementi di certificata qualità ed esperienza. Di sicuro, così recitano le medie stagionali, saranno due i pericoli su cui puntare le maggiori attenzioni in difesa. Il primo arriva dagli Stati Uniti, anche se al suo secondo anno di pallacanestro nell’isola, ed è il centro di soli 23 anni Robert DiSibio, ariete sotto canestro con buona mano anche nel tiro da 3. Il secondo pericolo pubblico è al contrario nato e cresciuto a pochissimi chilometri da Montecatini: è Lorenzo Querci, la guardia pratese prodotto dell’Academy di Pistoia e che aveva trovato la sua dimensione in cadetteria a Piacenza. Dopo quattro anni conclusi con la triste retrocessione in terza serie, Querci ha scelto di cambiare aria ed ha sposato la causa agrigentina. Questo duo sta realizzando più del 40% dei punti per una formazione di casa che non sembra però essere riuscita a trovare molti altri sbocchi per incidere in attacco. Il problema di Agrigento sta proprio qui, dato che a disposizione di coach Devis Cagnardi, tecnico ex-Serie A di assoluta garanzia ed al suo terzo stint ad Agrigento, i nomi per fare un campionato di vertice ci sarebbero (Viglianisi, Martini, l’ultimo acquisto Zampogna e la bandiera Chiarastella).
SERVE COMPATTEZZA
Con numeri di questo tipo tra le fila nemiche, il rendimento della difesa potrebbe essere la chiave per gli Herons. Sarà un bel banco di prova quello del PalaMoncada per i rossoblù, ai quali servirebbero più stabilità e certezza riguardo alla fase difensiva. Stanno rispondendo sempre presente invece i grandi campioni della rosa di coach Barsotti, i quali a turno si danno il cambio nel ruolo di fattore determinante. Una volta è Aukstikalnis, una volta è Giombini, una volta è Chinellato; peraltro sette giorni fa a Fiorenzuola è stato proprio quest’ultimo a fare il grosso del lavoro per i termali, nonostante il crollo rischiato nel finale abbia offuscato non poco la luce sulla prova di squadra. Non è certo sui singoli che ci sono dubbi, è proprio questa compattezza di gruppo e di gioco che va e viene a lasciare i punti di domanda più grossi. Le risposte arriveranno col tempo ed a suon di vittorie, come quella che gli Herons cercheranno nella lontanissima trasferta di domani. Servirà però stringere i denti: come preannunciato dalla stessa società, Sgobba non è stato recuperato dopo il forfait di Fiorenzuola e sarà di nuovo fuori per guai muscolari. In più anche la presenza di capitan Natali è messa in dubbio. Potrebbe essere una buona occasione per dare maggior spazio, non solo come tappabuchi, ai quei giovani che tanto avevano fatto bene nel precampionato, in particolar modo Kamaté.
Insomma, momenti diversi e classifica diversa ma ad accomunare Montecatini ed Agrigento è la ricerca di un’identità precisa che ancora nessuna delle due ha trovato del tutto. Da questo punto di vista la Fabo dovrà stringere i tempi, sebbene si siano visti progressi nelle ultime uscite. Anche se siamo solo alla nona giornata non ci può essere modo di lasciare scappare le squadre in testa del campionato, due punti di distacco dal primo posto sono pochi ma vanno mantenuti per allontanare i brutti pensieri. «Andiamo su campo caldo – è il pensiero di coach Barsotti – contro una squadra che avrà tanta voglia di rivincita dopo un inizio di stagione complicato. Agrigento per il roster a disposizione e per la grande esperienza del proprio coach vale molto di più delle vittorie raccolte finora. Dovremo porre la massima attenzione a Querci e Disibio, due grandi realizzatori da 3 punti». Curiosità: non solo è la prima volta che Herons ed Agrigento si ritrovano contro, quella di domani sarà una novità assoluta in tutti i sensi: gli Aironi infatti non hanno mai volato alla volta della Sicilia.
																	
																															


									
																	
									
																	
									
																	



											
											
											
											