Toscana
Ribéry si presenta, la Fiorentina ha il suo asso vincente
Anche Pistoia Sport era presente al principale evento sportivo di quest’estate toscana. Franck Ribéry, campione francese, è approdato alla Fiorentina
Sala stampa dell’Artemio Franchi gremita in ogni ordine di posti per la conferenza di presentazione dell’asso francese Franck Ribery. L’ex Bayern Monaco è arrivato alle ore 17.30 in punto, accompagnato da Joe Barone ed il ds Daniele Pradè. «Giornata importante e bellissima – ha detto il braccio destro del patron Commisso-. Sono contento di essere accanto ad un giocatore che ha vinto tanto. Vorrei ringraziare Rocco Commisso che ci continua a dare grandi opportunità e da parte mia, di Pradè, Montella e tutto lo staff, vogliamo continuare a lavorare e fare le cose bene, con tempo e pazienza. Abbiamo fatto una lista e quando ho visto il nome di Ribery, non ci credevo; è un biglietto del lotto, ma stiamo lavorando per avere altri giocatori. Ringrazio la famiglia Ribery per la scelta di Firenze e adesso, tanti altri, inizieranno a guardare la Fiorentina in maniera diversa. Abbiamo una società che pian piano inizia a salire, come avevamo promesso all’inizio e Ribery è il primo mattone che mettiamo».
Prima dell’asso francese, arrivano anche le parole di Daniele Pradè. «Mi ero sentito tempo fa con Luca Toni e gli dissi che volevo riportare entusiasmo in questa magnifica piazza. Lui mi disse ‘prendi Ribery perchè vuole vincere, spaccare tutto ed ha la fame del vincente’. A quel punto varie cose mi hanno fatto pensare che poteva essere una cosa giusta e il 25 giugno, tramite amico comune, ho sentito Franck: da quel momento mi sono innamorato di lui perchè trasmette i valori del campione. E’ un valore aggiunto per il nostro movimento, perchè si porta dietro carisma e vittorie e ci rende identità ed entusiasmo. Trasmetterà la sua professionalità a tutti i giovani ed è per questo che abbiamo preso il campione Ribery. Con i procuratori è stata una trattativa molto difficile ed è stata sua moglie il punto focale. Aveva offerte molto più alte della nostra, ma ho sempre spinto anche sui favori della moglie per Firenze».
«Voglio ringraziare la dirigenza ed il mio agente – ha esordito Ribery -. Si è parlato tanto e abbiamo trovato un accordo. Sono felice di essere qua e nella dirigenza ho trovato grande motivazione e fiducia. Anche mia moglie è stata importante in questa scelta come ha detto il ds, perchè la famiglia è importante. Sono qua per aiutare la Fiorentina e non per essere la concorrenza di Ronaldo. Il calcio è la mia vita e sono stato fortunato ad aver trovato la Fiorentina, perchè volevo rimanere in Europa. Spero anche io di poter giocare fino a 40 anni come Totti; sono molto motivato e ho firmato un contratto di due anni proprio per questo motivo. Spero di essere ancora decisivo in campo e aiutare questi giovani a crescere, per arrivare tra le prime 5 o anche le prime 3 del campionato, anche se ci sono squadre molto forti. Questo è un grande campionato con grandi giocatori e grandi squadre come Juve ed Inter; qui in Italia la gente vive per il calcio ed io voglio vivere questa esperienza»
«Ieri ho avuto una accoglienza straordinaria e mi ricorda Marsiglia come passione -prosegue Ribery-. Anche stasera allo stadio ci sarà tante gente e questo mi regala grandi motivazioni e voglia di lottare per questa maglia. Frey e Toni sono stati i miei contatti in Francia; Luca Toni è come un fratello, mentre con Frey ho parlato proprio oggi e mi ha spiegato la vita della città. Firenze è bellissima e inoltre si mangia molto bene. Chiesa è un giocatore molto forte, è il futuro del calcio italiano e spero di poterlo aiutare nel suo percorso di crescita. Spero di essere una carta vincente per la Fiorentina, che comunque non mi ha pagato niente (ride, ndr). Nel 2006 ho giocato con tanti grandi giocatori in nazionale, che mi hanno insegnato tanto; adesso io voglio insegnare perchè i giovani devono avere la voglia di giocare a calcio. Oggi ci sono troppi ragazzi giovani che dopo 2/3 partite in prima squadra pensano di essere arrivati. Io ho sempre lavorato e se sono arrivato qua è il frutto del mio lavoro».
Diplomatico quando un giornalista chiede cosa si ricorda della gara Bayern – Fiorentina, con il pessimo arbitraggio di Ovrebo ed il gol in fuorigioco di Klose. «Ricordo bene la partita del 2010, ma noi abbiamo avuto la fortuna di qualificarci, furono sfide molto combattute. Non sono pronto per giocare sabato contro il mio ex allenatore Ancelotti; mi sono allenato da solo o con preparatore, ma allenarsi con la squadra è diverso. Sono felice perchè sono libero di testa e posso pensare solo al campo e alla squadra. Ho ancora bisogno di alcuni giorni ma se il mister ha bisogno, io vado in campo anche domani. Ho trovato un gruppo bellissimo, sono tutti contenti del mio arrivo e mi avevano fatto un video prima che arrivassi qua, che ho guardato con mia moglie. Tutto lo staff è davvero fantastico. La Fiorentina è sempre stata ambiziosa perchè ha avuto grandi giocatori, è una città che vive per il calcio e vuole sempre crescere, grazie anche al proprio passato. E’ una squadra che ha una storia ed anche questo ha influito sulla mia scelta. Sono cresciuto per strada, nei quartieri e la mia infanzia è stata difficile. L’importante è non dimenticare da dove si viene; sono semplice e rispettoso delle persone che mi circondano ed ho un grande cuore, avendo fatto tante cose che la gente non consce. L’incidente da piccolo mi ha formato nel carattere e mi ha portato ad essere cosi»
Poi chiude con una battuta. «Ai dirigenti ho chiesto una casa grande perchè ho 5 bambini !».