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Calcio / Seconda Categoria

Pescia, il diesse Degl’Innocenti: «Gettate le giuste basi per il nuovo ciclo»

Il diesse del Pescia giudica molto positivo il 2024/2025 e si prepara alla nuova annata: «Rinforzi sì, ma giovani e di qualità»

Il 2024/2025 segnava una nuova era nella storia del Pescia. La società rossonera infatti, per archiviare la brutta retrocessione in Prima, la scorsa estate ha operato diversi cambiamenti in organico, sposando una linea verde seppur con diversi elementi d’esperienza a fare da chioccia. L’obiettivo era lottare per le posizioni importanti, magari cercando di conquistare un posto ai playoff. Traguardo che, nonostante qualche sorpresa come l’inserimento in un campionato a trazione lucchese, alla fine il Pescia ha raggiunto con merito.

I rossoneri infatti hanno chiuso al terzo posto il Girone B ed hanno disputato la semifinale playoff contro il Chiesina Uzzanese, il quale ha vinto il terzo derby stagionale ed ha poi proseguito la sua corsa fino agli spareggi regionali. I pesciatini sicuramente non hanno terminato come volevano, ma tutto sommato, come ha confermato il diesse Umberto Degl’Innocenti, possono globalmente ritenersi soddisfatti. Gettate le nuovi basi quindi, con qualche innesto mirato sul mercato, nella prossima stagione i rossoneri vogliono compiere un ulteriore salto di qualità. Che sia quello giusto per ambire al bersaglio grosso? Il diesse predica calma: prima il mercato, poi la struttura dei gironi e quindi la delibera degli obiettivi.

INFORTUNI DECISIVI

«Posso dire che abbiamo svolto un ottimo lavoro – esordisce Degl’Innocenti -. Ripartivamo da zero e quindi non era semplice cogliere simili risultati. Oltretutto il girone con le garfagnine, dove abbiamo organizzato diverse trasferte lunghe, ha rappresentato un’ulteriore difficoltà. In generale ce la siamo cavata molto bene, rimpiango solo i troppi infortuni, come quelli di Michelotti e Dacunti ad esempio, e le squalifiche, vedi Echegdali, patite in pieno inverno dove per oltre un mese abbiamo dovuto rinunciare ad otto titolari. Senza tutti quest’imprevisti forse potevamo lottare per la piazza d’onore che, in virtù dell’ampia forbice sul quinto posto, valeva il passaggio diretto alla finale playoff».

Finale che invece non è arrivata dopo il kappaò, il terzo in stagione, contro il Chiesina nella semifinale sul neutro di Altopascio. «Certamente non ci ha fatto piacere perdere tutti quei derby, però quello che rimpiangiamo veramente è stato il playoff in cui meritavamo di più. Purtroppo il risultato non è arrivato e bisogna accettare il verdetto. Tutto sommato comunque non potevo chiedere di più sia al mister che ai ragazzi: ci hanno sempre messo impegno ed hanno meritato di percorrere così tanta strada».

LA SECONDA È UNA CATEGORIA PER VECCHI?

Ad impreziosire il lavoro anche l’inedito campionato: «Con tante trasferte lunghe era complicato preparare le partite. Tuttavia ci siamo riusciti molto bene ed anche Chiesina e Borgo a Buggiano si sono messe in luce. Mi è dispiaciuto per i Giovani Via Nova: se avessero puntellato la squadra un mesetto prima forse potevano giocarsi la salvezza diretta. Comunque meritavano almeno i playout, ma purtroppo nel finale gli è mancata quell’esperienza che in una categoria come la Seconda non guasta mai».

L’ennesima dimostrazione che la Seconda sia la categoria meno adatta per i progetti a linea verde? «L’ideale è fare un mix come abbiamo fatto noi, ma è indubbio che fra i due estremi paga maggiormente l’esperienza. Non è un caso che la squadra campione, il Piazza 55, avesse tanti over 30 in squadra. Il Via Nova tutto sommato ha fatto un grande recupero e per un progetto simile è una bella iniezione di fiducia per il futuro. Forse sulle prime lanciare i giovani non dà risultati immediati, ma se si ha pazienza tale lavoro alla lunga può dare degli ottimi frutti».

IL PESCIA CHE VERRÀ

Tenere bassa l’età media sarà una prerogativa di Degl’Innocenti anche nella prossima annata. «Vedremo cosa c’offrirà il mercato, ma dal punto di vista dell’esperienza, nonostante la partenza di Michelotti, siamo a posto. Abbiamo solo bisogno di puntellare alcuni ruoli ma ritengo che la rosa sia già all’altezza. Magari spero di non disputare di nuovo un campionato con così tante trasferte dispendiose».

L’augurio del Pescia è dunque tornare a giocare in un girone unico pistoiese. «Sarebbe la soluzione ideale per tutti e darebbe anche più divertimento con le tante sfide storiche che potrebbero andare in scena. Ci faremo comunque trovare pronti per qualsiasi evenienza». Quale sarà allora l’obiettivo? «Teoricamente dovremo puntare a migliorare il piazzamento di quest’anno, ma vorrà dire guardare al titolo. Per il momento suggerisco d’aspettare l’estate ed il mercato. Tuttavia se ci muoveremo bene e la squadra si sarà rinforzata come da programma allora potremo davvero tenere alte le aspettative».

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Classe '93, laureato in scienze politiche, studi in comunicazione. Appassionato di sport fin dalla tenera età. Tra le discipline più seguite i motori, il ciclismo e ovviamente il calcio.

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