Calcio / Seconda Categoria
L’Olimpia Quarrata s’aggiunge alla numerosa flotta pistoiese in Seconda

L’Olimpia è riammesso dopo l’amara sconfitta al playout con la Valbisenzio. Il vicepresidente Vegni: «Abbiamo imparato la lezione»
Ci sarà anche l’Olimpia Quarrata ai nastri di partenza della Seconda Categoria 2025-2026, che quindi avrà in totale undici compagini pistoiesi. I giallorossi, retrocessi sul campo nell’amaro playout contro la Valbisenzio Calcioacademy, perso con un gol avversario al 121’, la scorsa settimana hanno ricevuto dal Comitato Regionale la comunicazione della riammissione e quindi potranno disputare la quarta stagione di seguito nella divisione. Un bel sospiro di sollievo per i quarratini, usciti con le ossa rotte da un’annata in cui è andato male tutto ciò che poteva andare storto.
VEGNI: «RIPARTIAMO DA PALMESANO»
Per capire come sarà pianificata la redenzione abbiamo chiacchierato con Fabio Vegni, vicepresidente dell’Olimpia. «Non eravamo così sicuri del ripescaggio – ci svela – perché rispetto all’ultima volta, nell’estate 2023, avevamo un posto in graduatoria più basso. Tuttavia, quando ci siamo resi conto che la comunicazione tardava ad arrivare, siamo diventati via via più ottimisti. Alla fine il 31 luglio scorso ci siamo potuti liberare. Fortunatamente abbiamo l’occasione di rimediare alla delusione dello scorso anno».
Rimediare è la parola d’ordine, ma senza passare da rifondazioni. «Quando abbiamo perso il playout mister Francesco Palmesano ha dato subito la sua disponibilità a guidare la squadra in Terza. Con lui ci siamo trovati benissimo fin da quando è arrivato, perciò la sua posizione non è mai stata in discussione. Non volevamo operare un altro cambio dopo l’addio doloroso a mister Bonaviri lo scorso autunno».
LA TRIBOLATA STAGIONE SCORSA DELL’OLIMPIA
La chiusura amara di un capitolo che al contrario aveva avuto un lieto incipit: «Per noi è stato un grande dispiacere. Cristiano, quando arrivò nel giugno 2023, ancora non sapeva a quale categoria avremmo partecipato. Eppure si è calato con entusiasmo in quell’avventura tutta nuova ed ha costruito nell’organico un clima bellissimo. Abbiamo disputato una grandissima stagione, ma la scorsa estate abbiamo fatto un passo più lungo della gamba. La colpa più grande è di noi dirigenti: siamo stati presuntuosi, poiché convinti che tutto si sarebbe sistemato in fretta, e non abbiamo saputo gestire il gruppo che avevamo formato».
L’Olimpia pensava di aver costruito una squadra ambiziosa e pronta a traguardi importanti, ma tutto si è subito messo in salita. «Già l’estromissione in Coppa Toscana (per lo schieramento di Niccolai squalificato ndr) è stato un boccone amarissimo. Poi alla prima di campionato abbiamo perso in casa del San Niccolò con un gol nato da un errore nostro e due traverse colpite da Nania, con l’ultima su rigore al 90’. Pareva solo un esordio storto, però poi, con un copione simile, abbiamo perso quattro delle prime cinque gare. Il clima è divenuto irrimediabilmente teso e, dulcis in fundo, Nania stesso, l’acquisto su cui avevamo puntato maggiormente, è andato all’Aglianese».
Da lì la stagione dell’Olimpia è divenuta una via crucis. «Mister Bonaviri ha provato in tutti i modi a risollevarci. Il girone era tostissimo, ma qualche pesante vittoria l’abbiamo comunque colta. Tuttavia dopo il 5-0 subito dal Bugiani Pool 84 dovevamo prendere decisioni drastiche. In casi del genere la via più immediata è cambiare l’allenatore e non potevamo evitarlo. Palmesano una piccola sterzata l’ha data ed eravamo sicuri che il lavoro in settimana si sarebbe trasformato in risultati la domenica. Purtroppo ciò è accaduto poche volte ed infine ahimè la fortuna non ci ha sorriso a Vaiano».
LA DIATRIBA COL BUGIANI
Un finale drammatico in cui non è mancato pure uno strascico col Bugiani. Il club biancorosso, retrocesso per la forbice dopo il sorpasso giallorosso in classifica al fotofinish, non ha gradito la gestione dell’ultima giornata, quando il match dell’Olimpia, in casa della Montagna Pistoiese, si concluse con un forte ritardo. «Mi è dispiaciuto che si sia creata tale situazione. Però imprevisti come il maltempo e gli infortuni gravi non si prevedono. Abbiamo atteso un’ambulanza per Paolo Morelli, che si era rotto la clavicola, venti minuti al freddo e sotto la pioggia. Avremmo di certo preferito riprendere subito il gioco se ci fossero state le condizioni».
«Non è colpa nostra – prosegue Vegni – se gli ispettori non hanno aspettato né prima del fischio d’inizio, quando noi abbiamo dovuto aspettare che arrivassero le maglie di riserva, né durante l’intervallo per salvaguardare la contemporaneità. Noi il playout ce lo siamo guadagnato sul campo, grazie alla forza della disperazione e nonostante la mente rivolta all’infortunio di un nostro giocatore. La Montagna aveva in ballo il fattore campo nei playoff ma ha iniziato a pensarci troppo presto. Sul 3-1 pensava di poter risparmiare qualche energia ed è invece rimasta sorpresa dalla nostra rimonta».
«Mi è comunque dispiaciuto per il Bugiani – prosegue Vegni –. Da neopromossi meritavano senza dubbio di giocare a loro volta lo spareggio. Purtroppo il Girone C è stato spietato: il Cintolese ad esempio con 40 punti fino all’ultimo minuto ha rischiato il playout. A sua volta la Valbisenzio con 37 è passata dalla forca caudina contro di noi. A parte il Vernio tutte le squadre avevano un’organizzazione molto alta per la categoria. Dispiace che il Bugiani abbia dovuto patire la forbice. Gli auguro comunque di tornare in Seconda già il prossimo anno. La diatriba per noi è un capitolo chiuso e quando c’incontreremo sarà un piacere sfidarci».
IL NUOVO VECCHIO OLIMPIA
Per rimediare l’annata tribolata, l’Olimpia ha scelto la strada del rinnovamento senza rivoluzioni. A lasciare la squadra per altri lidi sono stati il portiere Pietro Scaraggi, il difensore Tommaso Calanchi ed i centrocampisti Simone Meoni e Lorenzo Libetti. Hanno invece, almeno momentaneamente, interrotto l’attività gli esterni Daniele Nannini (per problemi lavorativi) e Pietro Franceschini, quest’ultimo ancora alle prese coi tanti guai fisici che l’hanno limitato sin dalla seconda parte del 2023-2024.
I nuovi volti saranno il portiere Marco Paolini e l’attaccante Andrea Martini in arrivo dall’Atletico Casini Spedalino, in cui ha giocato, prima dell’anno sabbatico, pure il fantasista Bogdan Constantin. Ai tre si sono poi aggiunti gli attaccanti Alberto Matteini, ex San Niccolò e Pistoia Nord, e Niccolò Morelli, prelevato dal CQS. Dalla Juniores è infine stato promosso in pianta stabile il centrocampista Luca Muratore, mentre saranno presenti alla preparazione anche i giovani Chelini, Favi, Lamola e Mezzotero.
Confermato in blocco tutto lo zoccolo duro del gruppo che comprende fra gli altri Samuele Caselli, forse l’unica nota lieta della stagione scorsa con 16 reti messe a segno, i fratelli Innocenti, Niccolai e l’attaccante Marco Pacini. Ci saranno anche capitan Giacomo Cariello, nonostante qualche impegno lavorativo, e Jacopo Petracchi, che però rientrerà a novembre per un’operazione al polso.
CASINI NUOVA BASE
La grande novità per l’Olimpia sarà infine il campo di gioco. Col “Raciti’ ed il suo sussidiario ancora non disponibili, i giallorossi, su gentile concessione dell’A.C. Casini, giocheranno a “La Stella”. «Purtroppo non sappiamo ancora quando sarà disponibile lo stadio – ammette Vegni –. Se fossimo rimasti in Terza avremmo giocato al “Bennati”, visto che ha l’omologazione sino a quella categoria. Col ripescaggio abbiamo per fortuna goduto del favore degli amici del Casini». Almeno quest’anno dunque l’Olimpia non giocherà fuori città, come accaduto nelle scorse due stagioni in cui ha disputato gli incontri interni al “Barni” di Montale.
Ciononostante Vegni non nasconde il disappunto per la situazione ormai divenuta quasi un’abitudine. «Ancora il comune non ci ha dato una data precisa, ma suppongo che anche per quest’annata dovremo arrangiarci. C’è una piccola speranza per il sussidiario dopo gennaio, ma non ci contiamo più di tanto. Questi due anni sono stati pesanti, non lo nascondo. Il pubblico comunque non c’ha abbandonato: a Vaiano per il playout i quarratini erano quasi in maggioranza. Speriamo che quest’esilio possa finire presto, ma per il momento faremo di necessità virtù».
VEGNI: «OCCHIO ALLE VALDINIEVOLINE»
Obiettivo dunque redimersi, aspettando la definizione dei gironi attesa nella settimana di Ferragosto. «Se dovesse tornare il girone unico sono molto curioso delle valdinievoline che hanno giocato con le lucchesi. Il Cintolese, che ha tanta voglia di cancellare le fatiche patite, penso sia comunque la squadra che più s’è rinforzata. Il San Niccolò ha cambiato pelle e per questo punterà a cogliere risultati importanti, così come il Pistoia Nord che viene dai playoff mancati».
«Fuori dalla nostra provincia – conclude il vicepresidente giallorosso – temo molto il Prato Social Club: vorrà senza dubbio rimediare alla retrocessione. Anche la Galcianese aveva un’ottima squadra e non è andata tanto lontana dai playoff, mentre il Tavola ha fatto un gran mercato. Tutto sommato, qualsiasi scelta opererà il Comitato, avremo un campionato tosto ed impegnativo. Noi comunque daremo tutto e, come fatto fra l’altro due anni fa, puntiamo a rimediare la stagione tribolata appena passata. Abbiamo capito la lezione e non ripeteremo gli stessi errori».

