Toscana
Stefano Commini saluta il Prato: le sue ultime parole da presidente

In casa Prato finisce l’era Commini: le dichiarazioni dell’ex presidente biancazzurro dopo la cessione del club
È con un misto di emozione e consapevolezza che Stefano Commini conclude il suo percorso alla guida del Prato Calcio. L’imprenditore romano ha ufficialmente rassegnato le dimissioni da presidente, lasciando il timone ad Asmaa Gacem, pronta a inaugurare una nuova era per il club laniero. La sua prima conferenza stampa è attesa per lunedì pomeriggio allo stadio Lungobisenzio. Nel frattempo, è andato in scena l’ultimo intervento pubblico di Commini, affiancato dalla vice presidente Debora Staglianò, dal segretario Alessio Bacherini e dal responsabile della scuola calcio Andrea Maretto. L’occasione è servita per tracciare un bilancio dei suoi quattro anni alla guida del club e per spiegare i retroscena della cessione alla Finres Spa.
«Quando ho preso in mano la società c’era soltanto un ufficio e un titolo sportivo – riporta Sport di Prato -. In questi anni, pur mancando i risultati sul campo, credo di aver lasciato qualcosa di solido: il pubblico è tornato sugli spalti e, soprattutto, abbiamo ricostruito la scuola calcio, creando un piccolo centro sportivo a Grignano e coinvolgendo centinaia di bambini. È stato un cammino costruito da zero». Non sono mancate le critiche da parte dei tifosi, che Commini ha ammesso di comprendere: «Mi hanno contestato per i risultati, e non posso biasimarli. Ma chi conosce davvero da dove sono partito, non può negare l’impegno che ci ho messo».
Ora la responsabilità passa a Gacem. Commini ci ha tenuto a sottolineare un aspetto cruciale: «Non avrei mai permesso che il Prato restasse fuori dal prossimo campionato. Anche in mezzo alla contestazione, non potevo voltare le spalle alla città. L’accordo con Finres è arrivato in cinque o sei giorni. Già tra marzo e aprile c’era stato un primo contatto, poi interrotto per non interferire con le trattative in corso con la cordata locale. Quando quella pista si è arenata, Finres è tornata alla carica».
Le negoziazioni finali sono state intense e serrate. «Abbiamo ricominciato i colloqui – riporta ancora Sport di Prato – il mercoledì prima dell’accordo finale e abbiamo lavorato senza sosta. Quando c’è la volontà, le cose si fanno. Al contrario, con la cordata locale è mancato un vero dialogo: nessun incontro diretto, solo intenzioni vaghe. Solo Toccafondi, tra gli imprenditori pratesi, ha provato davvero a impedire la mancata iscrizione, offrendo 100 mila euro. Se non si sono trovate altre nove persone disposte a fare lo stesso, forse il calcio non è più una priorità per il tessuto imprenditoriale locale».
Commini, infine, si è detto fiducioso nel futuro della società: «La nuova proprietà mi ha fatto subito una buona impressione, c’è stata empatia. Hanno già rispettato le promesse iniziali e condivido alcune delle prime scelte, come il ritorno di Gianluca Berti. Lo reputo un grande professionista e spero che stavolta la sua avventura possa portarci almeno in Serie C. Magari, con un pizzico di sogno, anche in B».
