Basket / Serie B Nazionale
Tornare a vincere, aspettando Sacchetti: sabato di fuoco ad Omegna per gli Herons
Non guiderà in campo ma assisterà in tribuna il nuovo allenatore della Fabo. I piemontesi vorranno vendicare i playoff dello scorso anno
E’ tutto inedito, è tutto da scoprire. In questa lunghissima settimana il mondo si è capovolto, anche più di una volta, alla Fabo Herons Montecatini. Le vicende legate alla panchina ed al nome che si sarebbe seduto su di essa nella trasferta sul campo della Paffoni Fulgor Omegna hanno chiaramente catalizzato l’attenzione di tutti, sia tra i tifosi termali che tra quelli delle tante rivali. Si è passati dal saluto, spiacevole e sofferto, a coach Barsotti all’esplosione di entusiasmo e clamore per la nomina di un successore di fama nazionale (anzi: Nazionale).
In realtà non sarà questo il debutto al timone degli Aironi di Romeo Sacchetti detto Meo. Il tecnico ex-c.t. di Italbasket e campione d’Italia più di un decennio fa con Sassari seguirà la squadra in Piemonte ma prima di salire al comando delle operazioni dovrà aspettare il prossimo turno. In attesa dei prossimi giorni, nei quali la leggenda della pallacanestro italiana toccherà con mano i meccanismi organizzativi e di spogliatoio, sarà il viceallenatore Alessio Marchini a condurre i rossoblù nell’anticipo di sabato 22 novembre ore 21 (diretta Lnp Pass).
OMEGNA CERCA VENDETTA
Tra l’altro la Fabo, reduce da due insuccessi lievi come scarto dall’avversaria ma devastanti dal punto di vista del morale e della fiducia, si troverebbe ad affrontare un nuovo scontro delicatissimo per valore della squadra padrona di casa. Omegna e Montecatini sono a pari sette vittorie in undici giornate, due in meno rispetto al primo posto; sono due formazioni costruite per stare davanti nelle posizioni di testa, soprattutto gli ospiti che hanno legittimato le proprie ambizioni proprio con quanto successo dopo l’ultima sconfitta. Se si vogliono evitare i drammi di Piacenza e di Lucca contro Desio, è necessario prendere le giuste precauzioni verso una lunga serie di individualità da top team di categoria, quali i rossoverdi sono a tutti gli effetti.
Nella descrizione di ‘top’ rientrano senza alcun dubbio sia Andris Misters e Jacopo Balanzoni, i due uomini simbolo della Paffoni. Il conteggio dice 18.5 punti di media per il lettone, comunitario del roster di Omegna dallo scorso anno, e 14.6 per la storica bandiera del club. Entrambi erano presenti lo scorso anno ai quarti di finale playoff, quando fu proprio la Fabo a far terminare anzi tempo la stagione degli uomini di coach Riccardo Eliantonio in gara-5. Quindi non ci sono solo discorsi di classifica in palio, ci sarà anche una rivincita da scongiurare. Della serie sopracitata fu protagonista con la maglia opposta a quella odierna anche Emanuele Trapani, che proprio durante la bella concluse la sua esperienza Herons per un problema al ginocchio destro per poi passare alla Fulgor. C’è anche un altro ex-Airone tra le fila locale, un indimenticato eroe della promozione in B nel primo anno di vita della società come Federico Casoni.
«RIMBOCCARSI LE MANICHE»
«E’ stata una buona settimana di lavoro – racconta, in via eccezionale con l’incarico di allenatore ad interim, coach Marchini – i ragazzi si sono impegnati e hanno seguito le nostre indicazioni, consapevoli che è il momento di rimboccarsi le maniche. Andiamo su un campo non facile, contro una squadra a trazione offensiva, che ha grande qualità. L’asse portante è composto da Misters e Balanzoni ma non possono essere tralasciati i vari Gay, Baldini e Trapani, che conosciamo bene. Non prediligono ritmi altissimi, certamente in contropiede possono farci male. L’obiettivo è limitare il loro potenziale offensivo recuperando quell’approccio difensivo che recentemente abbiamo smarrito, come il contenimento dell’uno contro uno e la lotta a rimbalzo. Atteggiamento e tenuta difensiva saranno le chiavi, quindi dovremmo prestare massima attenzione».
E sarà proprio il tecnico nativo di La Spezia a dover far rispettare ed applicare i suddetti dettami, lui che tornerà per un giorno ad occupare il ruolo di capoallenatore a quasi due stagioni e mezzo dalla conclusione dell’avventura a San Miniato (dove mancò di un nulla la Serie A2 nel 2021-22). Dall’Etrusca Marchini passò proprio alla Fabo per entrare nella squadra di coach Barsotti e non è un caso se il breve pensiero rilasciato per mezzo social nella dichiarazione pre-viaggio in Piemonte è rivolto proprio a lui: «Vorrei spendere una parola per Federico Barsotti: sono stato il suo vice tre anni, sono triste e rammaricato per quel che è accaduto a prescindere dal fatto che verrà un grande allenatore». Adesso, o per meglio dire dopo Omegna, per Marchini e soprattutto per il gruppo squadra si passerà al nuovo regime, quello di coach Sacchetti. Il suo approdo restituisce prestigio a tutta la terza serie, nella quale aveva peraltro già allenato agli inizi della sua carriera in panchina. Sarà l’ex, tra le altre, di Pesaro, Cantù, Cremona e Brindisi l’uomo giusto per riuscire a responsabilizzare i giocatori ed a restituire loro la fame, come invocato dal presidente Luchi nel post-disfatta contro Desio? Magari già l’antipasto del sabato dirà qualcosa in merito.







