Cronaca
Us Pistoiese, misure cautelari personali per tre ex dirigenti

Bancarotta fraudolenta, fatture false e appropriazione indebita: arrivano i provvedimenti per tre soggetti legati all’Us Pistoiese
A metà luglio i militari della Guardia di Finanza, appartenenti al Comando Provinciale di Pistoia e all’aliquota di Polizia Giudiziaria del Corpo presso la Procura della Repubblica di Pistoia, avevano dato esecuzione ad un sequestro preventivo per circa 1,7 milioni di euro, nei confronti della pregressa dirigenza, di fatto e di diritto, dell’Us Pistoiese. Oggi, a seguito degli interrogatori, eseguiti alla presenza del Giudice per le Indagini Preliminari, sono state notificate le ordinanze di custodia cautelare personali nei confronti dell’amministratore di fatto e dei due professionisti, tutti di origine campana, che hanno portato al dissesto della società calcistica.
Arresti domiciliari con obbligo del braccialetto elettronico al principale indagato (già recluso in carcere), obbligo di presentarsi quotidianamente alla Polizia Giudiziaria per l’Avvocato e interdizione all’esercizio della professione (per un anno) al commercialista. Questi i provvedimenti del Giudice rivolti ai tre soggetti dei quali, nonostante non siano menzionati i nominativi, sono di fatto note le identità: si trattano, rispettivamente, di Maurizio De Simone, Alessandro Gammieri e Antonio Gammieri.
Si evidenzia che, per gli odierni indagati, per effetto del principio della presunzione di innocenza, le eventuali responsabilità saranno definitivamente accertate solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. L’attività costituisce ulteriore testimonianza del costante impegno del Corpo a tutela della collettività, delle imprese rispettose delle regole e dei consumatori, attraverso il contrasto a tutti quei comportamenti illeciti che ostacolano lo sviluppo economico e distorcono la leale concorrenza.
