Vigilia di Torino-Pistoia, coach Della Rosa: «Difese faranno la differenza»

 «Partita fisica contro squadra dalla chiara identità», ha spiegato il tecnico biancorosso che rischia di dover rinunciare a Jazz:  «È influenzato»

Vigilia della 3ª giornata del campionato di A2 2025/26 per il Pistoia Basket, atteso alle 18 di domenica 5 ottobre dalla trasferta al Pala Gianni Asti di Torino. Reduce dalla prima vittoria stagionale contro Bergamo alla Lumosquare, l’Estra torna in campo al cospetto di una delle due squadre a punteggio pieno – 4 punti come Brindisi e Mestre, ma i veneti con una partita in più – guidata dall’ex tecnico biancorosso Paolo Moretti.

Coach Tommaso Della Rosa ha fatto il punto sulla forma della propria squadra e sul tipo di gara che aspetterà Pistoia in Piemonte. «Purtroppo domani rischia di dover restare fuori Jazz Johnson – ha esordito amaro l’allenatore pistoiese -. È a letto con la febbre e al momento non sappiamo se sarà della partita o meno. Soltanto domattina riusciremo a capire se avrà recuperato dall’influenza e verrà con noi a Torino. Gli altri fortunatamente sono tutti arruolabili».

 «Mi aspetto una partita molto fisica – ha proseguito Della Rosa -. Nelle ultime uscite Torino è stata in grado di alzare molto l’attenzione difensiva, specialmente nella seconda metà di gara, quindi mi aspetto siano le difese a fare la differenza. In attacco hanno grande qualità sugli esterni e un 5 come Allen è un giocatore sicuramente da tenere d’occhio, è tra i migliori per punti e rimbalzi, e i compagni lo cercano molto per metterlo in ritmo. Coach Moretti? Incontrarlo sarà sicuramente un orgoglio. Nell’anno della promozione avevo 20 anni e i suoi anni da coach a Pistoia li prendo sicuramente come grande esempio».

La sfida con Torino non sarà però la prima della stagione. Le due squadre si sono già incontrate in estate durante la pre season. «Ovviamente abbiamo riguardato quel test. Non posso dire che loro erano esattamente gli stessi di adesso ma sicuramente avevano già un’identità che ho rivisto in queste ultime uscite. Hanno grande capacità di mettere pressione sulla palla e dovremmo stare attenti a questo aspetto, abbiamo analizzato nel dettaglio tante situazioni con e senza palla».

 «Per quanto riguarda noi invece dobbiamo sicuramente ripartire dall’ottimo approccio difensivo avuto contro Bergamo – ha continuato -. Sui rimbalzi vogliamo fare ancora dei passi avanti ma già nel finale dell’ultima gara, quando volevamo vincerla e abbiamo alzato l’attenzione, siamo andati in crescendo anche su quell’aspetto. C’era volontà di portarla a casa e abbiamo alzato di conseguenza la pressione sulla palla, abbiamo messo più il corpo sul tagliafuoco e di conseguenza catturato più rimbalzi. In attacco siamo costruiti per avere tante bocche da fuoco, se l’assenza di Jazz fosse confermata è possibile Torino guardi con attenzione a Saccaggi vista l’ultima prestazione. Lui comunque è bravo anche a creare per gli altri, così come gli altri a creare per lui. Abbiamo tante soluzioni in attacco, Knight è stato ben difeso da Loro nell’ultima gara ma è solo una delle tante soluzioni che abbiamo in attacco».

Della Rosa ha poi fatto un punto sulla sua esperienza fin qui in seno alla panchina biancorossa, rievocando anche i dolci ricordi suggeriti dal parquet del Pala Asti.  «All’inizio ovviamente avevo tanti dubbi, sono alla prima esperienza. Poi mi sono accorto che ci sono tanti fattori incontrollabili ed è il bello di fare l’allenatore. Devo cercare contromosse ed adattarmi a situazioni avverse. Il feeling con la squadra è ottimo, i ragazzi sono disponibili all’ascolto e molto motivati, tanto quanto me, per questo si è creata l’alchimia giusta. Mi piace molto leggere le loro facce durante il discorso prepartita. Torino? È diventato un campo storico per Pistoia, come Arese o Napoli nel passato. Farà effetto tornare lì dopo la promozione di due anni fa ma quando metterò piede nel palazzetto il mio pensiero andrà soltanto alla partita di domani».