Basket / Serie B Nazionale
Zinanni (Herons): «Spareggio? Questo territorio ha voglia di grande basket»

«Essere arrivati fino a questo punto rende merito al nostro lavoro»; così uno dei soci fondatori della Fabo si esprime a poche ore dalla grande partita di Cento
Siamo vicini ai nove mesi di durata di questa stagione ma c’è ancora un’ultima imperdibile partita da vincere per la Fabo Herons Montecatini. Ancora poche ore ed i termali sapranno se saranno loro o la Gemini Mestre a poter iscriversi nell’albo d’oro delle formazioni ammesse sul campo in Serie A2. Già annunciato il tutto esaurito sugli spalti della Baltur Arena di Cento (Fe), per uno spareggio inedito e spettacolare che chiuderà il programma della Serie B Nazionale 2024/25.
IL LAVORO DI UNA STAGIONE
L’attesa è snervante per tutti coloro che tengono alla causa Herons, figurarsi come possono vivere questi momenti chi la suddetta causa l’ha promossa e fatta diventare grande partendo dal niente. Davide Zinanni, socio fondatore e dirigente tuttofare, è uno di quelli che ha accompagnato dall’interno la crescita della società dalla sua nascita nel 2021 ad oggi. Vincere domenica sarebbe un premio colossale per il suo operato e per quello di tutto il visionario gruppo dirigenziale della giovane realtà rosso-blu: «Certamente sarà una delle partite più importanti della nostra storia, direi anzi che è la più importante insieme alla finale di Coppa Italia dello scorso anno. L’essere arrivati fino a questo punto rende merito al lavoro di tutti gli uomini del mondo Herons, dai giocatori che scendono in campo e lo staff tecnico fino a tutti i ragazzi che lavorano dietro le quinte tutti i giorni, senza dimenticare tutti gli sponsor che hanno creduto in noi ed i tifosi che ci seguono sempre».
«Abbiamo un gruppo compatto e di forti valori – continua Zinanni, dando conto del suo personalissimo recap stagionale – è riuscito a portarci vicino a questo bellissimo traguardo, nonostante in questa stagione sia successo di tutto e di più tra gli infortuni e la situazione logistica che tutti conosciamo e che ci ha fortemente penalizzati. Voglio poi ricordare che abbiamo affrontato un numero elevato di partite senza lo straniero che il regolamento ci consentiva di avere in lista. Non voglio entrare nel merito della discussione su se abbiamo agito troppo presto o troppo tardi nel prenderlo; ciò su cui invece sono critico sono i tanti tesserati naturalizzati al limite che ho viste in molte delle nostre avversarie, questo fatto meriterebbe una riflessione da parte di chi di dovere. Poi, è innegabile che dopo gli interventi di mercato la squadra abbia trovato quella quadra che ci ha permesso di rimontare da una situazione che non ci piaceva e di conquistarci questo spareggio. Abbiamo avuto il primo match point contro Ruvo ma nelle condizioni di emergenza in cui eravamo è stato praticamente impossibile lottare ad armi pari contro di loro. Rinnovo comunque i complimenti a Ruvo per la meritata promozione».
IL RAPPORTO CON LA TIFOSERIA
E’ probabile che questi 17 anni di assenza nella seconda divisione nazionale si faranno sentire nella mente e nel corpo dei giocatori termali, se nel bene o nel male lo scopriremo poi. Un primo motivo di enorme soddisfazione però, secondo Davide Zinanni, già c’è: «Questo è un territorio che ha tanta passione e tanta voglia di basket a livelli alti. Siamo nati quattro anni fa per riaccendere una fiamma che si era assopita dopo il periodo d’oro degli anni 80/90, siamo andati anche oltre le aspettative in questo senso. Già dalle prime partite di vita della nostra società abbiamo ricreato entusiasmo nella gente e, grazie alle nostre idee ed alla cura dei dettagli che ci distingue, il sostegno non è mai venuto a mancare, nemmeno in questo campionato travagliato. Anche a Cento ci sarà una moltitudine di gente che verrà a seguirci ed a tifare per noi, in molti altri sarebbero voluti venire e non hanno potuto. Io credo che una società del nostro calibro e del nostro potenziale non possa andare da nessuna parte se non riesce a creare un sentimento di appartenenza verso la gente, abbiamo il dovere di emozionare il nostro popolo».
Zinanni ha peraltro ereditato dodici mesi or sono dal vicepresidente Severi il ruolo di delegato ai rapporti con la tifoseria, ruolo che il diretto interessato ha svolto con dedizione: «Sono contentissimo di aver conosciuto tante persone e della collaborazione che abbiamo instaurato»; racconta il dirigente, che poi aggiunge: «Il compito di una società sportiva è quello di veicolare, attraverso i risultati, il proprio messaggio sociale verso i due stakeholder principali: i tifosi, appunto, e gli sponsor. Proprio ad annata in corso siamo riusciti a festeggiare il traguardo delle 120 imprese nostre partner tra sponsorizzazioni e collaborazioni di vario tipo. E’ un risultato magnifico, per il quale voglio ringraziare sentitamente il nostro reparto marketing guidato da Gianluca Meucci. E’ grazie anche a questi numeri che siamo riusciti a creare una struttura operativa di gran lunga superiore alla maggior parte di quelle avversarie, aumentando così le possibilità di successo».
RITORNO A CASA VICINO?
Che sia A2 o ancora B Nazionale gli Herons sanno già che ripartiranno con l’impegno e la serietà che li caratterizza da sempre. La novità assolutamente positiva è che, come confermato da Zinanni, sembra sempre più certo il ritorno a Montecatini come sede degli incontri: «Il PalaTerme tornerà ad essere aperto nella prossima stagione, queste sono le notizie che stiamo ricevendo in merito. Torneremo quindi nella nostra casa, i nostri tifosi non saranno più costretti a fare lunghe e dispendiose macchinate ma potranno venire a vederci a piedi o in bici e questo ci permette di tenere unito il nostro popolo. Obiettivo ritrovare quell’entusiasmo che ha fatto entrare più di 3000 spettatori nella gara-5 di finale contro Avellino di un anno fa».
Non possiamo infine esimerci dal chiedere a Davide Zinanni un commento sul momento complicatissimo che sta vedendo protagonista la Montecatini calcistica a rischio chiusura, lui che si è approcciato al mondo dello sport proprio tramite il calcio: «E’ una passione che nasce dalla famiglia, perché già mio padre fu presidente. Io stesso ho passato anni splendidi con la società in Eccellenza, purtroppo non siamo riusciti ad arrivare dove volevamo ma poterò sempre nel cuore i colori biancocelesti. Ecco perché non posso che essere dispiaciuto di quanto sta accadendo in questi giorni intorno al club, spero che tutto si risolva al meglio. La città di Montecatini ha scritto pagine importanti di storia anche nel calcio e spero che non vadano perdute».
