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Arti marziali

Karate, Chiara Barontini campionessa d’Europa nella specialità Kata

L’affermazione continentale arriva a pochi mesi dal titolo italiano che le era valso la convocazione in azzurro. A Oryol, in Russia, l’atleta pistoiese ha messo in riga avversarie la romena Uritrescu e le russe Yanul e Strokan


Lo sport pistoiese applaude l’impresa di Chiara Barontini: nel volgere di pochi mesi, la reginetta del karate pistoiese ha conquistato il suo quarto titolo italiano (il secondo consecutivo) per poi scalare le vette continentali conquistando anche la medaglia d’oro ai recenti Campionati Europei organizzati dalla IKU (International Karate Union).

Per l’atleta della Kokoro Karate un 2018 da assoluta protagonista: dopo la vittoria tricolore della scorsa primavera, è arrivata la convocazione della Federazione Italiana Karate per difendere l’azzurro ad Oryol, in Russia, dove era in programma la rassegna continentale. Qui la ventunenne cintura nera pistoiese ha sbaragliato la concorrenza, conquistando il gradino più alto del podio nella specialità kata (stile shotokan) categoria senior femminile a spese della romena Alexandra Uritrescu (seconda) e delle russe Alexandra Yanul ed Elena Strokan (terze a pari merito).

Una trasferta, quella di Oryol, lunga e densa di emozioni. «Tantissime – racconta Chiara – e alcune contrastanti tra loro. All’inizio ero preoccupata per la mia prima esperienza in nazionale e un po’ spaesata per la necessità di doversi adattare a una tipologia di alimentazione diversa dalla mia. Con il passare dei giorni ho acquisito fiducia e tranquillità – prosegue – grazie anche al clima di affetto e supporto reciproco che si è sviluppato fra i componenti della nazionale italiana». Un crescendo emotivo che ha trovato il suo apice nel momento della premiazione: «Non ci sono aggettivi sufficienti per descrivere l’emozione che ho provato durante il nostro inno nazionale, con tutti i miei compagni che facevano il tifo e gridavano il mio nome a squarciagola».

Un titolo italiano a squadre e tre individuali: il palmares di Chiara Barontini parlava da solo anche prima di questa affermazione, ma vincere in Europa è un’altra cosa. Non si improvvisa. «Serve un allenamento specifico, duro e finalizzato alla competizione – spiega – ed è quello che ho fatto, preparandomi senza sosta da inizio luglio fino alla settimana precedente alla gara. Il tutto deve essere supportato anche da convinzione nelle proprie possibilità e determinazione nel puntare l’obiettivo, due aspetti che non ho mai sottovaluto in tutto quello che ho fatto».

Anche l’entusiasmo fa la sua parte, Chiara ne ha da vendere e quando si tratta di passare ai ringraziamenti lo dimostra una volta di più: «Ci sono tantissime persone a cui devo molto  e che voglio ringraziare: in primis la mia famiglia, babbo Claudio e mamma Linda, che mi hanno sempre sostenuto in tutte le competizioni, i miei allenatori e tutta la grande famiglia della Kokoro della presidente Ramona Panichi e del maestro Enrico Sostegni, presenti fin dalle prime gare. E poi gli amici, sempre vicini anche con un breve messaggio, e Marco, capace in ogni occasione di trovare le parole giuste per risollevarmi il morale, soprattutto in quei momenti in cui il pensiero di non farcela prendeva il sopravvento».

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Fuori moda, fieramente (ma un po' troppo) sovrappeso, ex cantante beat e speaker radiofonico discutibile, vive tra mille scartoffie, collabora a infiniti progetti editoriali e si interessa alla storia dello sport pistoiese delle origini. Giornalista pubblicista e grafico freelance, è tra i fondatori di Pistoia Sport.

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