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Calcio / Serie D

Amnesie difensive con la Victor: l’Aglianese paga caro i propri errori

In foto i difensori Viscomi e Iacoponi

Le disattenzioni della retroguardia costano punti pesanti: segnali positivi, invece, per quel che riguarda le combinazioni tra esterni

Tre gol subiti in casa contro la Victor San Marino. Già questa un’anomalia. Terza partita senza vittoria. Anche questa un’anomalia, considerando lo scintillante inizio di 2024 di cui era stata protagonista l’Aglianese. Nelle ultime settimane, però, qualcosa è evidentemente cambiato. Dopo il pareggio a reti bianche contro il Lentigione, infatti, gli uomini di Baiano hanno inanellato due ko consecutivi, dovendo – con ogni probabilità – dire quindi addio ai propri sogni di gloria. 

DIFESA IN DIFFICOLTÀ

Partiamo per l’appunto dal dato riguardante i gol subiti. Da questo punto di vista quella con la Victor San Marino è stata la peggior prova dei neroverdi, che fin qui in campionato non avevano mai concesso più di due gol fra le mura amiche. Il “Bellucci”, infatti, era diventato una sorta di fortino in cui le squadre ospiti sapevano di non poter perforare la retroguardia di Baiano, fattore testimoniato anche nel match contro il Lentigione. I sammarinesi, invece, sono riusciti ad arrivare con costanza al tiro bucando per ben tre volte l’incolpevole Valentini. A non aver funzionato, piuttosto, sono stati alcuni meccanismi della difesa.

In occasione del 2-1 la linea composta da Viscomi, Fiaschi e Iacoponi si è mossa in maniera disarmonica, non riuscendo ad applicare correttamente la trappola del fuorigioco. Risultato? D’Este che controlla indisturbato la sfera, si gira e la spedisce in buca d’angolo con troppa facilità. Ancor più disarmante – come sottolineato anche da Baiano – il modo in cui è arrivato il terzo gol dei biancocelesti, con un classico scarico indietro che ha trovato tutto solo Sabba. L’inserimento in area del numero 5, però, non era stato accompagnato a dovere dalla difesa toscana, rea di aver lasciato troppo spazio al capitano sammarinese per arrivare a rimorchio e calciare senza problemi da distanza ravvicinata

DA COSA RIPARTIRE

Non tutto, però, è da buttare. Se l’attenzione difensiva è stata la nota dolente, il carattere mostrato dall’Aglianese (recuperando per due volte il risultato) racconta di come questa squadra sia tutt’altro che rassegnata. La tigna e la garra messe in campo da Marino e compagni hanno sottolineato il desiderio del gruppo di non perdere la sfida, provando con le unghie e con i denti a rimanere a galla. A livello di atteggiamento, parallelamente, non ha funzionato l’approccio al match, definito “disastroso” da Baiano nel post partita. I primi quindici minuti horror dell’Aglianese, infatti, hanno permesso alla Victor di arrivare varie volte in area, procurandosi il calcio di rigore poi trasformato da Sabba. In sfide così delicate, ovviamente, regalare anche solo un quarto d’ora agli avversari può rivelarsi fatale.

Per un discorso più tattico, invece, molto interessante il tipo di manovra che ha portato alla due reti neroverdi. In entrambi i casi, infatti, lo schema che ha viziato i gol ha previsto uno scambio tra i due esterni. In occasione della rete di D’Ancona, sul lato opposto c’era Remedi, bravo ad occupare la fascia in seguito all’accentramento di Maloku. Per il momentaneo 2-2, successivamente, i due uomini più avanzati erano invece lo stesso Maloku, accorso dalla sinistra, e Della Pietra, puntuale a ricevere la sfera sulla destra. Palla spondata dal numero 27 e conclusa in porta dal 10, ancora con uno sviluppo in orizzontale.

Schemi che hanno funzionato e che potranno essere riproposti anche nelle ultime partite, nonostante al momento la squadra di Baiano si ritrovi in una sorta di limbo. Chiuso ormai il capitolo primo posto, anche i play off si stanno infatti allontanando: necessario, dunque, trovare nuovi stimoli per evitare che il rush finale veda l’Aglianese non più impegnata per qualcosa di succulento.

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