ha collaborato Federico Guidi
Dopo Lorenzo Vitale, presentato nella giornata di mercoledì, nella tarda mattinata odierna (giovedì 15 giugno) è stata la volta di Paolo Indiani, un gradito ritorno su quella panchina arancione che lo vide protagonista per sei mesi nel campionato di serie D 2011-12 evitando alla squadra la retrocessione. Il tecnico di Certaldo ritorna a Pistoia e già dalla presentazione lascia intendere che la sua Pistoiese non sarà nient’affatto banale. “Vorremmo essere l’Atalanta del 2017-18. La società e lo staff ci sono, adesso cerchiamo di diventare squadra”.
L’allenatore degli orange sogna di ripetere il miracolo realizzato da Gasperini in questa stagione, ovvero allestire una squadra piena di ragazzi giovani ma con qualità importanti da lanciare e magari, riuscire a ritagliarsi anche un ruolo di outsider alle spalle delle big. Di sicuro il nuovo mister ha già le idee chiare sul tipo di rosa da allestire e come da sua abitudine i giovani saranno protagonisti.
“Avere calciatori che hanno già fatto la categoria è fondamentale, non credo però che serva il carisma se a dartelo sono giocatori che in campo non ce la fanno più. Vogliamo giovani che dopo un primo anno con noi rimangano ancora per fare cose importanti. Il portiere è un ruolo fondamentale, dobbiamo trovarlo bravo, a prescindere dall’età. Chi ha un contratto a Pontedera è giusto che rimanga li – aggiunge ancora il mister facendo riferimento alla sua ex squadra - parlare adesso di mercato e rosa però è ancora prematuro, inizieremo a lavorarci da stasera”.
GIANCARLO. A fare gli onori di casa Marco Ferrari che, dopo aver ringraziato Gianluca Atzori ed il suo staff per il lavoro svolto, ha presentato con soddisfazione Paolo Indiani, mettendo in luce il fatto di avergli fatto firmare un biennale al fine di porre le basi per un futuro meno nebuloso (ed anche finalmente per provare dare continuità, si spera, ndr).
Dopo i cinque campionati a Pontedera nel corso dei quali ha valorizzato molti giovani, l'uomo di Certaldo è tornato a Pistoia, anche in maniera inaspettata. E' proprio lui a confessarlo, non prima però di avere ricordato con estrema sensibilità e sincerità, la mancanza in mezzo ai tanti giornalisti e collaboratori presenti nella sala stampa del Melani, di Giancarlo Innocenti. Chapeau.
“Ho sposato questo progetto della Pistoiese anche se, sinceramente, non l'avevo messo in preventivo. Quando però mi è arrivata l'offerta della famiglia Ferrari - ha continuato Indiani - ci ho messo meno di una giornata per rispondere affermativamente". Nessuna promessa, nessun volo pindarico, ma soltanto la ferma volontà di lavorare alacremente in questo biennio, al fianco di uno staff di collaboratori che, "per bravura e professionalità, è difficile trovare in Lega Pro”.
LO STAFF. Ma vediamo più da vicino lo staff che affiancherà Paolo Indiani nelle prossime due stagioni, iniziando la preparazione tra circa un mese. Allenatore in seconda: Luca Fiasconi (ex Tuttocuoio da mister). Collaboratore tecnico: Alberto Nardi. Preparatore atletico: Giovanni Saracini. Preparatore dei portieri: Massimo Gazzoli.
A chi gli domandava sulla formazione della squadra e del calciomercato, Indiani ha ribadito che è prematuro parlarne adesso, visto il breve tempo intercorso tra l'accordo e la presentazione, ma che non snaturerà quello che è divenuto nel tempo il suo credo: la valorizzazione dei giovani, in un mix con altri più esperti, che sappiano interpretare la gara per tutta la sua durata.
Hanno preso la parola pure Luca Fiasconi e Massimo Gazzoli, per entrambi un ritorno, soddisfatti e motivati, assieme ad un emozionatissimo Alberto Nardi, cuore orange, così come dichiarato da Marco Ferrari, che nella squadra arancione chiude quel cerchio aperto sempre con la stessa maglia tanti anni fa e che lo ha visto primeggiare, da giocatore, in ben tre campionati.


