ANTHONY IANNARILLI 6,5Anche questa giornata si conquista l’onore della cronaca per due interventi decisivi su Ceccarelli e Anderson nei primi quindici minuti che tengono la propria squadra in partita. Per il resto è sempre attento anche se qualche volta “spericolato” nelle uscite. Una sicurezza.
NICOLA FALASCO 6,5Un vero e proprio stantuffo sulla corsia di sinistra. Effettua delle percussioni che mettono in crisi la retroguardia abruzzese, non disdegnando alcuni “up and under” di stile rugbistico per allontanare i palloni degli avversari. Di gara in gara si conferma come uno dei giocatori più importanti per la squadra. Garanzia.
GIUSTO PRIOLA 6E' alla sua seconda partita in arancione, la prima nell’undici titolare, e nei venti minuti iniziali nei quali la squadra soffre molto l’Aquila, anche lui non è da meno soffrendo oltremisura le giocate da “uomo contro uomo” di Sandomenico. Si riprende gradamente nel contesto della gara regalando solo giocate fine a se stesse al suo avversario.
NICOLA PASINI 6Avrebbe meritato sicuramente un voto superiore ma la sua “amnesia” in occasione della rete di Perna, risulta decisiva al fine della marcatura ospite. Per il resto spazza via ogni pallone che gli arriva tra i piedi non concedendo niente ad avversari ben strutturati tecnicamente.
STEFANO LANINI 6,5Ottima la gara del numero sette arancione in entrambe le fasi di gioco, sia come difensore che come esterno alto. Si propone e si fa vedere ai compagni, partecipando in maniera decisiva nell’assist che mette Rovini nelle condizioni di realizzare il definitivo 3-1. In crescita. (dal 45 s.t. Romiti s.v.). solo 90 secondi in campo, giusto il tempo di partecipare alla festa.
LORIS DAMONTE 6,5
Sembra giovare di tanta sostanza data dai compagni di reparto e, dopo un lungo tempo, torna a “graffiare” nella sua zona di pertinenza. Lotta accanitamente contro chiunque gli si pari davanti sbagliando poco o niente. Ritrovato.
JACOPO PETRICCIONE 7Cosa devo dire, se non bravo a questo ragazzo. Dopo i primi minuti di confusione, prende per mano il centrocampo arancione, con l’aiuto degli altri compagni, impostando ed intercettando una quantità industriale di azioni. Certe volte pecca …di gioventù, sbagliando tocchi elementari, ma a 20 anni è più che normale!
LUDOVICO GARGIULO 7Forse la più bella realtà della giornata. Alla sua seconda apparizione con i colori arancioni, si mette in luce sciorinando giocate compiute con personalità, dialogando alla perfezione con chi è sulla stessa lunghezza d’onde in quanto a personalità, come Petriccione. Alla lunga il centrocampo arancione, grazie anche alle sue performance, ha la meglio su quello degli abruzzesi. Ottimo acquisto. (dal 23 s.t. Mungo: 6) Torna in campo nonostante la tallonite non sia ancora debellata, aiutando i compagni a condurre in porto un’importante vittoria.
MASSIMO SAMMARTINO 6,5La sua presenza è rimasta in dubbio sino alla vigilia del match, ma anche il prodotto di scuola Roma,ancora una volta schierato nell’undici titolare, non sfigura affatto, dialogando propositivamente nelle azioni di attacco e rientrando a dar man forte in difesa nelle fasi di non possesso.
EMANUELE ROVINI 6+                                                                
CORRADO COLOMBO 7,5L’esperienza a disposizione della squadra. Dopo aver osservato i compagni in palese difficoltà nei primi 20 minuti di gara, decide di andare in loro aiuto, rientrando a dar man forte a centrocampo ed entrando in ogni azione pericolosa. Una rete da “vecchio” rapace d’area ed un assist per quella di Gargiulo, più altre giocate mai fine a se stesse. Indispensabile e fondamentale. (dal 39 s.t. Sinigaglia s.v.) relegato in panchina nella giornata che coincide con la vittoria più larga della sua squadra.
MISTER MAX ALVINI 6,5Ancora con il 3-5-2 ottiene con la propria squadra una vittoria tanto netta quanto meritata, gettando nella mischia i suoi giovani più promettenti, guidati dall’”allenatore” in campo Colombo. Aspettando altri rinforzi dal mercato, i suoi ragazzi rispondono “presenti” dandogli la prima soddisfazione del nuovo anno.
IL MIGLIORE: MANUEL MANCINI 7
Nel centrocampo rossoblu è, assieme a Triarico, la vera anima della squadra. Gioca con perfetta lucidità e geometria, dispensando palloni per i compagni. La sua esperienza la si nota soprattutto nei momenti delicati del match, quando resta l’unico a mantenere le idee chiare e “birra” nei polmoni.
IL PEGGIORE: CLAUDIO DESOUSA 5
Relegato in panchina e messo in campo a metà ripresa per cercare il recupero del risultato, non entri mai nel vivo delle azioni facendosi sistematicamente anticipare dai difensori orange. Deludente.
Mette in campo una formazione dove personalità ed esperienza la fanno da padrona e per 20 minuti questa scelta sembra dargli ragione. Poi una volta subito un uno-due nello spazio di 4 minuti a cavallo delle due frazioni, la sua squadra si scompone e neppure gli inserimenti di Milicevic e Desousa, fanno cambiare l’inerziadella gara. Troppa pressione per i possibili effetti del “Dirty Soccer”?


