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Monday, 10 October 2016 09:43

Pistoiese - Piacenza, le pagelle della partita

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Ottava giornata di campionato Lega Pro Girone A 2016/17: le pagelle sulla sfida fra Pistoiese e Piacenza a cura di Antonio Zinanni.

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MARCO ALBERTONI 5.5

Pronti via e dopo 180 secondi si supera su una conclusione a colpo sicuro di Sciacca. Per tutto il primo tempo è sicuro e da sicurezza ad un reparto mai in affanno. Nella ripresa è incolpevole sul tiro da distanza ravvicinata di Matteassi, mentre resta incollato al terreno sul tap-in di Razzitti che da la vittoria ai piacentini. Deve “farsi” sentire di più dai compagni ed uscire con maggiore sicurezza.

 

LUCA ZANON 5.5

I primi venti minuti sono una vera e propria tortura per il giovane virgulto. Alle prese con un vecchio marpione come Matteassi, ne soffre tremendamente l’esperienza e la statura tecnica. Gradatamente riprende fiducia in se stesso e disputa una gara tutto sommato sufficiente, sfiorando la marcatura personale anche se, sorpreso pure lui, non chiude adeguatamente sul numero sette in occasione del pareggio ospite.

 

GIUSTO PRIOLA 6.5

Nel primo tempo dalle sue parti non si passa, prendendosi anche il lusso con un pregevole tocco di esterno sinistro di andare vicino alla segnatura personale alla quale dice no il “solito” portiere fenomeno avversario. Si fa prendere in contropiede dalla velocità di azione del pareggio ospite scaturita da un grossolano errore di Piccoli ma, a sua parziale scusante, non viene coperto adeguatamente con una diagonale difensiva. 

 

NEUTON PICCOLI 4.5

Il voto pesantemente negativo scaturisce dagli errori compiuti, uno dei quali decisivo, nel primo e nel secondo tempo, volendo uscire palla al piede dalla sua trequarti ed, anziché allontanare la minaccia, incaponirsi in un tentativo di evitare l’avversario deleterio per la propria squadra. La tecnica c’è, purtroppo deve capire (ed alla svelta!!!,) come giustamente ammesso da Remondina, che quello in cui gioca, non è il campionato brasiliano. 

 

DAVIDE GUGLIELMOTTI 6+

Buona gara dell’esterno destro arancione sia in fase di interdizione che di proposizione. Deve affinare maggiormente il piede in occasione dei lanci in area per i compagni, ma continua ad essere tra i protagonisti più positivi soprattutto quando viene innescato e mette il motore a mille.

 

GREGORIO LUPERINI 5.5

Prestazione in chiaroscuro per il riccioluto arancione. Quasi avulso dalla manovra nel primo tempo (anche perché si decide di andare sempre sulla sinistra), si fa notare maggiormente nella ripresa sfiorando la marcatura personale alla quale dice no…..indovinate chi? Mirco Miori, di professione portiere!

 

NADIR MINOTTI 6.5

Primo tempo così così, poi nella ripresa sale in cattedra non solo per lo splendido lancio a favore di Rovini che da l’illusorio vantaggio arancione, ma per tutta una serie di giocate sia in interdizione che in fase di costruzione di pregevole fattura. Si conferma come uno dei più in forma del centrocampo orange.

 

ALESSIO BENEDETTI 6.5

Altra prestazione a tutto tondo del centrocampista arancione, che cresce di domenica in domenica: preciso, tempestivo, illumina il gioco, specie nel primo tempo, facendo il … Minotti della situazione. Esce ad un quarto d’ora dal termine quando Remondina cerca il tutto per tutto per raggiungere il pareggio. (dal 75’ Varano 5 Cerca di portare freschezza ed incisività nel momento topico della gara, ma commette troppi errori specie sui cross in area. In evidente crisi di identità). 

 

EMANUELE ROVINI 6+

E' difficile dare un giudizio al bomber arancione. Si è vero, realizza da vero rapace dell’area di rigore una splendida rete e va vicino come in altre occasione alla doppietta, alla tripletta, ma a parte il numero uno “fenomeno” di giornata, non ha abbastanza cinismo e freddezza al momento di concludere. Può fare e dare molto di più.

 

EMMANUEL GYASI 6.5

Nel primo tempo è uno se non il migliore della squadra. Sulla sua fascia l’erba viene bruciata dalle sue accelerazioni; al termine di una di queste confeziona un assist al bacio per Zanon che tira in maniera scellerata di destro (piede che usa soltanto per salire sul bus). Esce, per un infortunio da valutare, dopo pochi minuti della ripresa privando la propria squadra di una pedina fondamentale. (dal 49’ Finocchio 6 Cerca di portare freschezza nel momento di maggiore pressione arancione, sfiorando la segnatura personale con un colpo di testa deviato in angolo da Miori).

 

 

CORRADO COLOMBO 6.5

Primo tempo nel quale praticamente non sbaglia niente: lancia in verticale Rovini che incrocia di poco sul fondo in una delle tante occasioni da rete del primo tempo, colpisce il palo esterno su azione da angolo, rincula in aiuto della difesa. Cosa volere di più? Infatti nella ripresa scende leggermente di tono ma è pur sempre nel cuore della manovra arancione. 

MISTER GIANMARCO REMONDINA 6.5

La sua squadra disputa un’altra bella partita ma esce ancora una volta con le ossa rotte in maniera immeritata. Vedere giocare i ragazzi arancioni è un piacere anche se la giovane età degli undici in campo (Colombo a parte), porta a errori banali e poi pesantemente castiganti. Dovrà lavorare per dare ai suoi, oltre al bel gioco, anche una maggiore “cattiveria” agonistica. 

 

TOP E FLOP PIACENZA

IL MIGLIORE: MIRCO MIORI 8

Anni 21 di professione in campo fa... il portiere, naturalmente! Ormai non si contano più le volte nelle quali l’estremo difensore ospite è il migliore per la squadra avversaria. E dire che nel turno precedente aveva completamente toppato la gara. Ma l’aria dell’erba del “Melani”, riesce a trasformare anche lui, compiendo almeno 6/7 parate che impediscono agli arancioni di arrivare al meritato pareggio.


IL PEGGIORE: ANDREA RAZZITTI 6

Si noti bene, il giocatore del Piacenza viene messo nell'angolo dei cattivi non perché autore di una brutta gara (tutt’altro, visto che segna il gol della vittoria) ma il suo comportamento in campo. Litigioso, provocatorio, sempre in cerca di “rogne” con l’avversario. Peccato perché la stoffa c’è.

IL MISTER: ARNALDO FRANZINI 6+

Voto più che sufficiente soprattutto per la franchezza e la sincerità con la quale afferma all’amico Remondina che la sua squadra ha scippato il successo. Per carità, mette in campo una formazione tosta e dura (in tutti i sensi), ma i suoi uomini ottengono molto di più di quanto meritato. Chissà, proprio da partite come quella del “Melani” possono nascere gli anni che sfociano in risultati inattesi alla vigilia. 

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