Ritrovato il posto da titolare adesso appare più sereno e tutto il reparto arretrato ne beneficia. Di fatto contro i laziali non compie nessun intervento importante, limitandosi al lavoro di ordinaria amministrazione. L'unico brivido nel finale quando, su un colpo di testa da dentro l'are piccola para aiutandosi anche con il petto.  

Ormai considerarlo un esordiente è riduttivo perché ha il piglio e la sicurezza in marinaio di lungo corso. Offre la solita gara attenta e puntuale, quasi priva di sbavature. Difficile chiedere di più a questo gioiellino. 

Partita di sostanza ed energia. Dietro la squadra non deve soffrire molto e quando c'è da farsi trovare pronti non tradisce. Solo in un paio di occasioni rimane fermo e viene preso in mezzo, ma in entrambe le occasioni gli ospiti non riescono ad approfittarne.

Meglio in fase difensiva dove fa valere esperienza e grinta. Da rivedere invece quando imposta e accompagna la manovra perché ancora una volta una sua sortita palla al piede  sul finale di gara rischia di costare caro agli arancioni.

Ancora una volta il migliore della retroguardia arancione. Lotta come un gladiatore, spinge e ara la fascia dove oltre a farsi valere in fase di spinta è granitico anche in fase difensiva. Ha raggiunto una costanza di rendimento che permette agli orange di non doversi preoccupare di cosa accade a destra.

Dimostra di essere in grande crescita e si trova a proprio agio come regista basso e frangiflutti davanti alla difesa. Corre, cuce e non tutto passa dai suoi piedi. Il gol di testa, proprio lui che non è un gigante, suggella una prestazione maiuscola che gli sarebbe valsa la palma di migliore in campo anche se la gara fosse finita in parità.

Gara davvero dinamica per quelli che sono i suoi standard. Gode di parecchia libertà e la sfrutta al meglio per insinuarsi tra le linee degli avversari. Prestazione solidissima in cui offre si quantità che qualità. (dal 79' Varano 6) entra e accompagna l'assalto finale della Pistoiese con la sua grinta e la sua voglia di mettersi in mostra).

Solidità e idee. Benedetti sfodera un'altra prestazione positiva, magari senza lampi ma comunque soddisfacente. La mediana arancione funziona ed il merito è anche suo che è bravo a non farsi mai trovare fuori posizione.

Ritrova spazio nell'undici titolare ma non sfrutta l'occasione. La sua prova è abbastanza opaca, non riesce mai a lasciare il segno ed è giustamente tolto dal campo nella parte finale del match (dal 65' Minotti 6) Entra ed è subito molto attivo. Il buon finale degli arancioni passa anche dai suoi piedi.

Altra prestazione decisamente sottotono per l'attaccante esterno degli arancioni che non riesce più a pungere come ad inizio stagione. Una flessione che non solo a livello offensivo per questo giocatore che forse ha bisogno di tirare un po' il fiato. (dal 57’ Rovini 6.5) Il suo ingresso dovrebbe servire a dare profondità alla squadra e per raccogliere le spizzate di capitan Colombo ma non riceve molti palloni giocabili. In pieno recupero si fa trovare al posto giusto nel momento giusto e segna la rete che scatena la festa finale del "Melani".

Le palle aeree sono tutte della sua testa. Quando invece riceve palle basse i difensori della Viterbese lo fermano usando le maniere forti e riempiendolo di botte. Lui non si scompone anche se è costretto a uscire per alcuni minuti con la maglia a brandelli. Suo l'assist per il gol di Hamlili e poi Rovini lo anticipa sul secondo, negandogli la gioia di finire ancora una volta sul tabellino dei marcatori. 

La sua squadra non sarà bella come prima ma adesso porta a casa i tre punti e per il momento va benissimo così. Imbriglia gli avversari che non pungono mai ma al tempo stesso non riesce a far arrivare palloni buoni ai suoi attaccanti che hanno rare occasioni di battere a rete. Non snatura la squadra e incita i suoi fino alla fine, i due gol a gara quasi terminata gli danno ragione e soprattutto finalmente permetto alla squadra di arancione di avere un po' di continuità.

L’ex portiere della Pistoiese si dimostra la solita garanzia. Almeno due parate ad effetto, tiene fin quasi alla fine, incolpevole sulle reti segnate da Hamlili e da rovini.

Il colpo proibito con cui manda al tappeto capitan Colombo si commenta da solo. Rosso scarosanto a coronamento di una gara in cui non è mai riuscito ad incidere.

Gioca per portare a casa il punto, la missione fallisce proprio sul più bello. La sua squadra si abbassa troppo e rinuncia a giocare nel finale, quando la Pistoiese cresce mentre la Viterbese resta a guardare.