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Sunday, 18 December 2016 21:25

Pistoiese assente ingiustificata, il Livorno ne fa tre in scioltezza

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Gli schiaffi di Rossini, Venitucci e Cellini puniscono la prestazione inconsistente degli arancioni nel derby. Salto di qualità rimandato

Il girone d’andata della Pistoiese non poteva finire nel modo peggiore. Gli arancioni tornano con la ossa rotte dall’Armando Picchi, dopo aver rimediato un sonoro 3-0 dagli amaranto in un derby che mancava da quasi 18 anni. Ma a preoccupare, al di là della sconfitta in un campo storicamente tosto (una sola vittoria orange nella storia) e contro un’avversaria di primo livello (al terzo posto solitario in classifica), è stata la prestazione. Dopo il primo gol dei padroni di casa, infatti, la Pistoiese è letteralmente sparita dal campo, permettendo al Livorno di banchettare serenamente prendendosi i tre punti senza troppi sforzi. Difesa, senza Neuton, in balia degli avversari, centrocampo soverchiato da quello avversario, attacco non pervenuto (a proposito, perché insistere ancora su Gyasi lasciando Colombo in panchina?): a Remondina non mancheranno gli spunti per riflettere. Ma c’è da fare in fretta: venerdì arriva la Lupa Roma e non saranno concessi ulteriori regali.

NEVE AL SOLE. Remondina si affida agli stessi undici di domenica scorsa, fatta eccezione per Colombini al posto dello squalificato Neuton: resta fuori a sorpresa il grande ex Corrado Colombo. Dall’altra parte solito 3-5-2 per Foscarini, che all’ultimo deve fare a meno di Gasbarro per un attacco influenzale. Al suo posto c’è Rossini, proprio colui che apre le danze al 15’: tiro dal limite di Luci sugli sviluppi di un calcio d’angolo, respinta corta di Priola e gran botta vincente del difensore, al primo gol in maglia amaranto (sic). La Pistoiese, fin lì apparsa organizzata, compatta e anche viva in avanti con un paio di spunti di Rovini, si sfalda di colpo e i padroni di casa hanno gioco facile: il centrocampo ha più gamba e gli attaccanti fanno paura: ci provano in serie Maritato e Cellini (gran guizzo di Feola), ma è Venitucci a trovare il raddoppio al 42’. Feola rinvia male, Cellini intercetta di tacco per l’inserimento del centrocampista che coglie in contropiede Priola (l’unico a provare a tenere in piedi la baracca), s’incunea in area e batte il portiere orange.

GIÙ IL SIPARIO. Si riparte con lo stesso copione: un primo guizzo arancione di Rovini e poi il monologo amaranto. Eseguono i tenori Venitucci (tiro respinto da Feola) e Cellini, che al quarto d’ora guadagna (per gentile concessione di Varano) e realizza il rigore che chiude la contesa. Gli ingressi di Colombo (applauditissimo dal sul ex pubblico) e Bellazzini (non proprio il ritorno in campo che tutti si auguravano) non cambiano le carte in tavola, la Pistoiese semplicemente non è in campo. Fin troppo facile per il Livorno, che aveva tolto il piede dall'acceleratore già da un pezzo, arrivare senza correre rischi particolari al triplice fischio, accolto come una liberazione dalla truppa arancione. 

IL TABELLINO DI LIVORNO - PISTOIESE 3-0

MARCATORI Rossini al 15’, Venitucci al 42’ p.t.; Cellini su rigore al 15’ s.t.

LIVORNO (3-5-2) Mazzoni; Gonnelli, Borghese, Rossini; Jelenic, Marchi (dal 25’ s.t. Toninelli), Luci, Venitucci (dal 41’ s.t. Gemmi), Lambrughi; Cellini (dal 30’ s.t. Murilo), Maritato. (Falcone, Vono, Bartolini, Vittorini, Dell’Agnello, Ferchichi, Morelli). All. Foscarini.

PISTOIESE (4-3-1-2) Feola; Guglielmotti, Priola, Colombini, Sammartino; Hamlili, Minotti (dal 31’ s.t. Finocchio) Benedetti; Varano (dal 16’ s.t. Bellazzini); Rovini, Gyasi (dal 9’ s.t. Colombo). (Albertoni, Placido, Boni, Ghimenti, Gargiulo, Proia, Luperini, Tomaselli). All. Remondina.

ARBITRO Guccini di Albano Laziale.

NOTE Spettatori 4.054. Ammoniti Gyasi, Priola e Colombini. Angoli 7-1.

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