Ci hanno creduto sino alla fine, mai indietreggiando, anzi riducendo ai minimi termini un'avversaria sulla carta più forte, reagendo da squadra matura all'immeritato svantaggio, ed alla fine, proprio all'ultimo tuffo (visto le particolari condizioni ambientali) sono pervenuti allo strameritato pareggio. Parlo degli arancioni, una squadra che finalmente ha ottenuto, anche se in modo parziale, la gratificazione per altri episodi negativi, che in precedenza l'avevano condannata oltre i propri demeriti.
E l'ha ottenuta proprio nella giornata più delicata per svariati motivi, in primis la permanenza di Remondina sulla panchina. Si, perché d'accordo che la squadra sino ad oggi (tranne in casa con il Pontedera ed a Cremona n.d.r.), ha sempre giocato bene dalla cintola in su, venendo condannata al primo errore difensivo, ma i nove punti con i quali Colombo & c. si presentavano al cospetto della terza forza del campionato, ponevano gli arancioni a dir poco in una posizione da “in o out”. Certo, esultare e compiacersi per la conquista di un punticino che serve a smuovere una classifica che rimane tuttavia sempre molto pesante, potrebbe sembrare paradossale, ma così non è.
Infatti a differenza di altre volte quando subito lo svantaggio in maniera immeritata la squadra stentava a ritrovare se stessa, a reagire e rimettersi in carreggiata, questa volta abbiamo visto la giusta reazione, una rabbia agonistica sconosciuta sino ad oggi e, soprattutto, la capacità di creare occasioni da rete alle quali si è opposto il “solito” portiere fenomeno di scena al “Melani”.
Benassi, non un nome a caso, si è superato per almeno tre volte capitolando solamente sul tap-in vincente di Federico Proia, entrato a dieci minuti dalla fine e sul quale Remondina conta molto anche in proiezione futura, vista la serietà e l'abnegazione con le quali il ragazzo si applica durante la settimana.
Ed il tripudio dei tifosi arancioni nel momento in cui la rete si gonfiava è stata la liberazione da un'altra beffa, da una situazione che iniziava a diventare senza fine, dalla conferma che la giustizia calcistica, ebbene si, in qualche modo esiste.
Certo rivedendo le immagini del match salta agli occhi la rete annullata a Corrado Colombo sul finire della prima frazione, rete risultata regolare ma che il primo assistente del Signor Luciano di Lamezia Terme, non ha considerato tale. Sarebbe stato il vantaggio arancione e forse, andando al riposo sull'1-0, il match avrebbe potuto prendere tutta un'altra piega...chissà!
Ripeto, niente è stato ancora fatto, ma adesso con lo stesso input esibito contro gli amaranto aretini, terminato il ciclo di ferro, e preso coscienza del proprio valore, la squadra sarà impegnata a mostrare tutte le proprie potenzialità ed a iniziare la scalata verso posizioni più tranquille e consone al valore dell'undici a disposizione di Remondina.
A partire dal match di domenica prossima a Pontedera contro il Tuttocuoio, una sorta di gara della verità, un confronto diretto per le zone meno nobili della graduatoria, un'avversaria decisamente più abbordabile delle ultime quattro affrontate, che potrebbe dare un nuovo volto, una nuova “vista” su un futuro diverso ai giovani arancioni.