Cronaca
Caso Pistoiese, Tomasi: «Momento più basso nella storia del club»
Il sindaco Alessandro Tomasi commenta la situazione in casa Pistoiese: «Mai successa una situazione simile in 102 anni di storia arancione»
In occasione della conferenza di fine anno, Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, ha commentato le recenti note vicende che hanno riguardato la Pistoiese e la sua precaria situazione. «I rapporti tra l’attuale amministrazione e questa proprietà non sono mai stati buoni né corretti – ha esordito con chiarezza il primo cittadino. Lo dimostra anche il fatto di quanto sia passato dall’ultima volta che sono stato allo stadio. Il mio atteggiamento è sempre lo stesso dall’inizio. Ogni nostra azione è sempre stata dettata dai regolamenti e dalle leggi, uguali per tutti e assolutamente da rispettare. Quando vi è una situazione di morosità presente non è possibile accedere ai campi e allo stadio. I piani di rientro ci sono e si possono fare, ma devono essere rispettati». Il riferimento è chiaramente rivolto a quanto successo lunedì pomeriggio, quando la Pistoiese non si allenò al Turchi, ma anche anche ai fatti di un paio di settimane fa, quando al club arancione fu negata la gestione del “Melani” per mancanza dei requisiti necessari.
Durissima infine la conclusione sull’attuale proprietà arancione. Una dichiarazione senza mezzi termini del sindaco Tomasi, convinto di come si sia di fronte davvero ad un baratro mai toccato nella storia della Pistoiese. «In 102 anni di storia della Pistoiese sono passati numerosi presidenti del club e tanti sindaci di ogni colore, eppure non c’è mai stato un problema relativo allo stadio. Se il club ha deciso di non partecipare al bando di gestione dello stadio è perché vi sono problemi all’interno della società. È spiegato anche negli atti, non starò qui a rispondere alle loro conferenze stampa farneticanti. Non mi abbasso a quello che considero un battibecco da polli. Non ho alcuna intenzione di permettere che ci siano morosità. Ho a cuore ogni singolo euro dei nostri cittadini. Da tifoso invece posso tranquillamente ammettere che siamo di fronte al momento più basso della storia della squadra di calcio della nostra città».