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Calcio / Femminile

CF Pistoiese, Mannucci: «Grosso sacrificio, ma giusto fermarsi»

Elena Mannucci in azione

Il giovane difensore della CF Pistoiese Elena Mannucci ci ha raccontato come trascorre il tempo in queste settimane diverse dal solito: «Mi alleno a casa svolgendo circuiti di forza e cardio»

Un’altra domenica senza campionato. Un’altra domenica insolita per atleti e appassionati di sport. Insolita come la situazione che stiamo vivendo, senza dubbio: nessuno si sarebbe mai aspettato che saremmo arrivati a questo punto. Ma ora che ci siamo è inutile guardarsi indietro e piangere sul latte versato, molto meglio rimboccarsi le maniche e prepararsi a quello di bello che verrà quando tutto questo finirà. Perché di questo siamo certi, tutto questo finirà e andrà tutto bene (è uno slogan così rassicurante che è impossibile non crederci).

E di atleti che continuano a mantenersi in forma lontano dai loro “habitat” naturali ne abbiamo visti in questi giorni e con una di loro ci abbiamo pure parlato. Elena Mannucci, calciatrice della CF Pistoiese, ci ha infatti concesso un’intervista nella quale ci ha rivelato i segreti alla base degli allenamenti che sta tenendo in queste settimane e non solo. Difensore classe ’97, Mannucci è approdata alla Pistoiese la scorsa estate dopo aver collezionato esperienze in giro per l’Italia tra le quali spiccano quelle con la maglia del Siena, dell’Empoli e della Sassari Torres.

Elena, l’emergenza Coronavirus ha costretto la sospensione di allenamenti e partite. Come avete preso questo stop?

«Penso che nessuno in Italia si sarebbe mai aspettato tutto questo. A livello calcistico ci ha toccato in un momento di grande forma fisica, stavamo portando a casa risultati importanti per scalare la classifica. Ma non è questo il vero problema, ricordiamo il tutto con un sorriso e pensiamo a cose ben più importanti come la salute nostra e dei nostri cari. Ovviamente ci siamo fermate anche noi quasi da subito».

Stai continuando lo stesso ad allenarti in questo periodo?

«Continuiamo ad allenarci ma soltanto a casa e ciò è piuttosto strano per una giocatrice di calcio. Non poter correre o allenarsi in gruppo è una grande mancanza, ma d’altra parte questo è lo sforzo che ci viene richiesto e anche noi restiamo a casa tentando di non perdere la forma fisica. Ripartiremo sul campo quando tutto finirà a fare allenamenti di resistenza».

Che tipo di allenamento svolgi in particolare?

«Mi alleno a casa con il materiale che ho svolgendo soprattutto circuiti di forza alternati a circuiti cardio. Seguo il programma che i nostri preparatori ci hanno lasciato che prevede tutti esercizi da svolgere al chiuso con l’ausilio di alcuni attrezzi semplici come corda o manubri di poco peso. Talvolta, dato che ho un piccolo cortile interno, faccio pure allenamenti di resistenza con ripetute».

Se volessimo tornare alle cose normali, prima della sospensione la Pistoiese proveniva da quattro risultati utili consecutivi. Che voto dai alla vostra stagione?

«Nelle ultime quattro partite avevamo ottenuto tre vittorie ed un importante pareggio in casa della capolista Torres. È stata una stagione davvero particolare, abbiamo avuto un inizio molto positivo, poi nel cammino ci siamo un po’ perse e non siamo riuscite a esprimere ciò che avremmo potuto sia singolarmente che a livello di quadra. Proprio in quel momento abbiamo perso qualche punto fondamentale che avrebbe potuto farci comodo, come contro l’Arezzo. Poi però ci siamo riprese in questo finale in modo davvero esemplare, ci allenavamo e giocavamo da vera squadra e ciò che si percepiva anche da fuori era l’unione ed il sacrificio da parte di tutte, cosa che a metà campionato era venuta un po’ meno».

Ti sei fatta un’idea sull’eventuale prosieguo del campionato? Pensi che riprenderà una volta terminata questa emergenza?

«Questo è davvero un grosso punto interrogativo. Ce lo auguriamo tutti e io sono pronta affinché riparta, ma non sapendo gli sviluppi del Covid-19 è troppo difficile farsi un’idea».

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Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione all'Università di Firenze, è cresciuta con il biberon in una mano e il pallone nell'altra. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature, pratica da sempre la pallavolo ma nutre anche una passione viscerale per la palla a spicchi.

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