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Basket / Serie C

Cosa c’entrano un pendolo e l’ippica con il derby termale in finale di C Gold

Domenica al via la serie playoff per la promozione in serie B tra Herons e Gema. Ruotare su sé stessi e guardarsi allo specchio

Derby. Parola che di base un termale, senza Pistoia nei paraggi, fatica anche solo a pensare. Eppure la rivoluzione copernicana che ha interessato quest’anno il basket rossoblù ne ha imposto un corposo impiego. Forse però più che Niccolò Copernico lo storico scienziato da scomodare è Leòn Foucault, che nel 1851 col suo pendolo al Pantheon di Parigi riuscì a dimostrare la rotazione della Terra sul proprio asse. Ruotare attorno a sé stessi, invece che restare immobili. Un po’ come la pallacanestro a Montecatini, con Herons e Gema protagoniste di una giostra inedita ed emozionante giunta ora sul più bello. Un girotondo dal movimento inebriante, in cui alla fine si cade tutti sugli stessi colori, la stessa storia, gli stessi miti, gli stessi sogni, la stessa città.

Una specie di danza allo specchio: dopo il primo straniamento l’anima si apre al suo riflesso per un contatto intimo. Nel basket si ruota con la virata (o giro in palleggio), difficile farlo in aria, ancor di più per superdotati la schiacciata in 360. Che strano lo sport inventato dal professor James Naismith nel 1891, 40 anni dopo il pendolo di Foucault. Che poi se volessimo entrare nel loop anche il pendolo ha una sua applicazione cestistica, ossia l’esercizio di palleggio avanti e indietro sul posto. Il termine derby non è stato però coniato sul parquet, come risaputo le sue origini sono legate ad un’altra disciplina. Quella che per flussi di persone calamitati, assieme al basket, alla movida e al turismo termale ha fatto la fortuna di Montecatini almeno fino al cambio di millennio: l‘ippica.

Nel 1780 – mentre a Montecatini veniva costruito il Tettuccio – Edward Stanley, dodicesimo conte di Derby, istituisce una corsa al galoppo lunga mezzo miglio e riservata ai puledri di tre anni. Corsa che riscuote enorme successo e si diffonde col nome della contea, sconfinando negli anni geograficamente e concettualmente, dato l’odierno significato sportivo di sfida blasonata e attesa per la spiccata rivalità tra i contendenti. La nascita del derby è idealmente più vicina alla città di quanto si pensi. Anche se senza Pistoia, che invece dei vertici di C Gold bazzica quelli di A2, fa inevitabilmente strano. E allora ruoteremo e balleremo su noi stessi, come il 16 marzo e il 10 aprile. E ci guarderemo allo specchio. Vivremo un palio stracittadino unico e indimenticabile, oscillando come un pendolo tra il rosso ed il blù.

CALENDARIO GARE DI FINALE

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Cresciuto a pane e basket a Montecatini. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Pisa, coltiva la passione per lo sport e per il sociale. Si ostina a fare il playmaker amatoriale. Da tifoso dell'Inter, è abituato a gioire una volta ogni dieci anni, quando va bene.

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