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Basket / Serie B Nazionale

Fabo, che stress! Domenica arriva la Del Fes

In progresso rispetto al girone d’andata, ma ancora tanto incostante: Avellino viene a far visita alla Fabo

“Che stress, che stress, che stress di giorno” cantava Renzo Arbore nel 1985 e sicuramente se lo ripeterà in questi giorni il buon Barsotti e tutto il gruppo Fabo. Il calendario quest’anno è compresso e la qualità sempre più alta degli avversari non ammette un calo di tensione. Domenica la striscia continua: al Palaterme arriva la Del Fes Avellino.

FABO HERONS MONTECATINI-DEL FES AVELLINO domenica 25 febbraio ore 18

Sulla carta ad inizio stagione la squadra irpina era una seria candidata alla promozione dato il roster di valore. Alcuni mesi dopo le cose sono diametralmente cambiate: le vicissitudini in panchina, gli infortuni e il rendimento sottotono di alcune pedine hanno portato Avellino a febbraio al dodicesimo posto in classifica. Un piazzamento sicuramente non buono, ma con i soli due punti dall’ottavo (ultimo utile per i play-off) rende la strana ancora percorribile.

Il club avellinese rimane una compagine indecifrabile. All’andata il ko casalingo contro la Fabo costò il posto al coach Crosariol, ma anche il suo sostituto Crotti non ha saputo trovare la quadra. Se fuori casa la Del Fes non ha avuto un andamento così negativo (7 vinte e 5 perse), è in casa che ha deluso. Due su tutti i ko contro Desio e Cassino in cui gli irpini, avanti per gran parte delle gare, si è sciolta nel finale. Poca abituata a soffrire questa formazione che conta un roster importante.

Tra i suoi giocatori infatti figurano il play di livello Burini (uscito malconcio dal match contro i laziali), l’esterno tiratore Vasl che fatica sotto pressione e Verazzo, giovane ragazzo che ultimamente sta giocando tanto e bene. Il cambio nei lunghi prevede la partenza sempre con l’argentino Bortolin e Nikolic, il più completo, che ha un’ottimo tiro dalla media e grande qualità nei rimbalzi. Gli altri due lunghi sono Chinellato – ex non rimpianto di Omegna, capace di segnare ovunque, ma giocatore spaccasquadre – e Carenza, tipico lungo tiratore e buon difensore.

Pecca qualcosa dalla panchina Avellino perché Giunta è un play di poca affidabilità, Caridà può accendersi da un momento all’altro e il giovane Fresno – in arrivo da Bisceglie – che ha ancora tanto tempo per crescere dato i vent’anni da compiere. Una squadra incostante, ma capace di compiere belle imprese in trasferta come gli exploit di Sant’Antimo, Salerno e Piombino. Dovrà stare attenta questa Fabo, capace un girone fa di giocare un match di spessore ed esser costretta a replicarlo in casa: la classifica non ammette altri passi falsi.

Risultati e classifica

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Assurdo amante della storia (da prenderci due lauree) e del calcio (da confondere van Basten con van Gogh), considera ancora il televideo più veloce di alcune app. Per lui la domenica senza calcio è un lunedì venuto male.

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