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Basket / Serie B Nazionale

Gema, Angelucci: «Il gruppo è la nostra forza, vogliamo crescere»

Massimo Angelucci, vice coach della Gema Montecatini

Il vice allenatore e responsabile del settore giovanile della Gema Montecatini analizza un inizio di stagione al di sopra delle aspettative

La Gema Montecatini sta stupendo in positivo in questo inizio di stagione. Per parlare del momento vissuto dalla squadra termale abbiamo intervistato Massimo Angelucci. Dalla preparazione estiva alla prossima partita contro Omegna, passando per il progetto che ruota attorno ai ragazzi, ecco il punto di vista del vice allenatore della prima squadra, nonché responsabile del settore giovanile.

La Gema si sta rendendo autrice di un ottimo cammino, che vale il momentaneo secondo posto. Quali sono i punti di forza e i valori di questa squadra che sta così piacevolmente sorprendendo?

«Il punto forte è sicuramente il roster e come è stato costruito. In estate è stato fatto un ottimo lavoro e fin dai primi allenamenti abbiamo avuto sensazioni positive. Pensa che dopo due giorni io e coach Del Re ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti ‘ma siamo sicuri che questi non abbiano già giocato insieme?’ Sembra un gruppo che gioca insieme da anni, non so quanti di preciso, ma si è visto subito che c’era un feeling particolare. Si è creata da subito un’unità d’intenti, che portato tutti ad allenarsi con lo spirito giusto e con la voglia di mettersi in gioco. Inoltre c’è rispetto reciproco, si lavora bene insieme. Credo anche che questo aspetto si sia consolidato lungo il percorso a causa dei molti problemi fisici che abbiamo avuto sin dal precampionato. Non abbiamo praticamente mai potuto avere l’organico al completo, ma credo che questo abbia cementato un gruppo composto prima da uomini che da giocatori».

L’anno scorso ha preso in mano la squadra a stagione in corso, mentre ora è il vice di Marco Del Re, che momento storico sta vivendo la Gema?

«Questo è l’anno zero, l’inizio di un nuovo percorso. C’è una nuova proprietà, guidata dal presidente Alessandro Lulli che già è in società da otto anni nel ruolo di main sponsor. Ci sono elementi di continuità rispetto alla gestione Cardelli, ma in tanti aspetti ci sono stati cambiamenti. Abbiamo ampliato il raggio d’azione con investimenti nel settore giovanile, con l’obiettivo di farlo crescere esponenzialmente negli anni. Questa nuova proprietà è partita con le idee ben chiare. La volontà è crescere, costruire qualcosa di bello nel tempo, cercando sempre di mettersi in gioco e di fare il massimo. Allo stesso tempo c’è attenzione nel creare una base solida attraverso i giovani e credo che sia un’idea vincente considerando il momento storico vissuto dalla pallacanestro».

Oltre alla prima squadra Lei si occupa delle giovanili, dove la Gema sta svolgendo un egregio lavoro. Può spiegarci come si arriva a determinati risultati?

«Il settore giovanile è la mia grande passione. Nel 2017 sono tornato alla Gema per svolgere il ruolo di responsabile e per costruire qualcosa di nuovo. Serve avere pazienza, ci vuole tempo, però poi fioccano le soddisfazioni. Vedi crescere delle vite tra le tue mani, sono sensazioni che personalmente non riesco a vivere con la prima squadra, aldilà dei successi. L’obiettivo è quello di creare i futuri componenti della prima squadra, ma non solo. Dal punto di vista organizzativo ci sono moltissime cose da fare, a partire dal reclutamento. Il mini basket è fondamentale e qui la collaborazione con Augies si sta rivelando vincente. C’è tanta gente che ha voglia di dare qualcosa alla pallacanestro. In un settore giovanile gli istruttori come li chiamo io, devono essere pronti a dare e non a prendere. Una cosa che mi fa piacere è che da questi ragazzi verranno fuori non solo i giocatori, ma anche gli istruttori, i dirigenti o i tifosi del futuro di questa società».

Dove può arrivare quindi la Gema al termine di questa stagione?

«Volendo o no, la domanda te la fai. Il campionato sta andando in una certa maniera e ci ritroviamo in questa posizione, ma è davvero difficile fare previsioni. Onestamente credo che il campionato sia bellissimo, molto competitivo, puoi fare o non fare risultato contro tutte. Inoltre molte squadre sono racchiuse in pochi punti, la classifica è cortissima. Noi dobbiamo alzare l’asticella ogni settimana, poi vedremo più avanti dove saremoCredo che noi dobbiamo affrontare una partita alla volta, come abbiamo fatto finora. Serve continuare a mettere tutti noi stessi prima in settimana, negli allenamenti, e poi in campo, per provare ad arrivare più in alto possibile. Col tempo ci siamo consolidati nelle prime posizioni, adesso stiamo vivendo un momento bellissimo ma potranno capitare situazioni più spinose. Dovremo essere bravi ad affrontare anche quelle con la stessa serenità di adesso».

Alle ore 18 di domenica 17 dicembre 2023 la Gema ospita al Palaterme la Paffoni Fulgor Omegna, che occupa la sesta posizione in classifica. Quali possono essere gli aspetti decisivi della prossima sfida dei suoi ragazzi?

«Omegna ha avuto un inizio difficile, con qualche problema interno che poi hanno risolto. I risultati stanno dando ragione alla società e la squadra è formata da ottimi giocatori, molto esperti. Hanno un gruppo solido e spesso avvezzo a giocare partite importanti, giocando una pallacanestro molto precisa. Sono un roster di giocatori ben allenati e validi in tutti i ruoli. Loro hanno 4 giocatori che tirano da tre punti con almeno il 40%. Credo che la differenza la farà al qualità delle nostre giocate. Loro giocheranno una pallacanestro un po’ più ragionata a metà campo, mentre noi possiamo mettere in campo la nostra freschezza. Servirà la giusta voglia di aggredire la partita come sappiamo fare, a tutto campo e in tutti i modi. Sia con gli esterni che con i lunghi. Il tutto passando per una difesa che sappia arginare le loro caratteristiche individuali, nello specifico il tiro da tre. Non dobbiamo concedergli tiri scoperti o comodi, altrimenti sarà difficile portarla a casa».

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