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Basket / Serie B Nazionale

Gema, Marmi: «Gruppo giovane che impara in fretta, si è alzata l’asticella»

Iacopo Marmi, fisioterapista della Gema Montecatini

Il viaggio dietro alle quinte della Gema prosegue con Iacopo Marmi, fisioterapista e membro dello staff sanitario termale

La Gema supera la prova Caserta e consolida il quarto posto in vista della volata finale di questo campionato di Serie B. Il successo per 78-66 sulla Paperdi permette a Montecatini di salire a quota 30 punti, conservando 2 lunghezze su Sant’Antimo e aumentando a 4 lunghezze il divario da Piombino e Brianza.

La terza vittoria consecutiva al PalaTerme aiuta la Gema a dimenticare il ko esterno contro Livorno, il secondo beffardo di fila dopo quello con Brianza. Nel mese di febbraio, i ragazzi di coach Marco Del Re hanno saputo rialzare la testa e mostrare i muscoli. Nonostante un roster che ha perso per ultimo Lorenzo Passoni, i termali hanno sempre saputo andare oltre le varie assenze. Il merito è anche di Iacopo Marmi, fisioterapista del Montecatini.

LO SCETTICISMO DEL FISIOTERAPISTA

Il percorso di un aspirante fisioterapista passa dai banchi di scuola. Non è da meno quello di Iacopo Marmi, che prima di entrare nel mondo del lavoro ha vissuto un impegnativo percorso di studi. Un cammino ricco di soddisfazioni per i traguardi superati, ma fatto anche di aggiornamenti continui e di quotidiana messa in discussione delle certezze.

«Ho conseguito – esordisce Marmi una laurea triennale all’Università di Pisa nel 2016, con lode, poi mi sono iscritto ad un Master in terapia sportiva di primo livello. Una volta terminati i due anni, divisi in lezioni, lavoro in proprio, tirocinio e tesi, ho ottenuto il massimo dei voti. Ho poi seguito corsi vari su metodiche come, per esempio, quella del Mulligan Concept. Secondo me l’aggiornamento è la parte più importante del lavoro del fisioterapista».

«La scienza va avanti, non possiamo restare indietro e bisogna aggiornarsi quotidianamente. La parte teorica, di ricerca, la fa da padrone in questo campo. Inoltre, bisogna sempre mettere in discussione le certezze che abbiamo. Serve essere scettici e critici, rivalutando sempre le proprie conoscenze. Bisogna sempre rendere prioritario il benessere psico-fisico. Quello è l’elemento da mettere, per tutti, sul piedistallo».

IACOPO MARMI: DAL PRIVATO ALLA GEMA

La carriera professionale di Iacopo Marmi si intreccia con la Gema Montecatini sin dal 2017, grazie ad una collaborazione privata avviata dallo stesso. Questo lo porta, dall’inizio di questa stagione, ad entrare nello staff sanitario dei rossoblù.

«Nel post laurea – prosegue il fisioterapista della Gemami sono ritagliato da subito uno spazio privato, nel quale porto avanti il mio lavoro con i miei pazienti. Ho avuto a che fare nel tempo con vari sportivi, collaborando ormai dal 2017 con Marco Poggio. Lui è osteopata della Gema e ha un background importante nel mondo della pallacanestro. Cosa che io invece non ho avuto. Lavorando nello studio ci siamo spesso scambiati opinioni nel tempo».

«Da questa stagione sportiva il nostro studio segue la Gema in maniera costante. Mi hanno convinto ad essere più presente, anche in campo, sin da subito. Mi sono appassionato sin da subito a questo gruppo. La bontà, l’altruismo e i valori umani che mi hanno trasmesso i ragazzi dal primo momento sono un qualcosa di enorme, che non si trova facilmente al giorno d’oggi».

«Per questo ho accettato di buon grado l’incarico. Io ricerco questo tipo di valori nei miei pazienti e in loro l’ho percepito immediatamente. Ho iniziato la stagione lavorando nelle retrovie, ma mai quanto adesso sono esposto. Ogni partita, trasferte comprese, sono sempre in panchina. Ancora non ho preso un tecnico, direi non è poco (ride n.d.r.)».

LA GESTIONE DEGLI INFORTUNI IN CASA GEMA

Da Angelucci a Passoni, passando per Savoldelli, Mazzantini e Mastrangelo, molti componenti della Gema hanno dovuto fare i conti problemi fisici. Il lavoro dello staff sanitario è fondamentale per la rimessa in forma dell’atleta. Come ci racconta Iacopo Marmi, lo sforzo è stato notevole nel gestire contemporaneamente varie situazioni.

«La prima parte del campionato – afferma Marmi – è stata costellata di infortuni. Il roster è stato penalizzato da questo tanto in partita quanto in allenamento. Rimettere in piedi le tessere del domino ha richiesto tanto sforzo. Fortunatamente adesso siamo su una buona strada. In questo momento stiamo lavorando per ottenere una maggior presenza fisica. Un’aggressività agonistica che messa in campo offre competizione positiva».

«Gli atleti hanno preso più consapevolezza delle loro capacità. Il nostro obiettivo è quello di farli spingere tutti al massimo. La gestione degli infortuni in questa stagione ha messo e sta mettendo alla prova lo staff sanitario. Alcuni sono traumi imprevedibili e a volte sfortunati, altri hanno richiesto un lungo recupero, durato anche varie settimane».

LE CONDIZIONI DI ANGELUCCI E PASSONI

Contro Caserta, la Gema ha dovuto fare a meno sia di Passoni, finito ko dopo12′ contro Livorno, che di Angelucci. Se per il primo il rientro resta da valutare, per il secondo il riposo con la Paperdi era programmato. In vista di una trasferta contro una squadra come Piacenza che per coach Marco Del Re (e per un blocco squadra, in cui c’è il numero 17) è come un derby, il recupero dei due pezzi da novanta risulta fondamentale per la compagine termale.

«Angelucci – confida il fisioterapista della Gema è adesso in grado di coprire un maggior minutaggio. Il suo riposo con Caserta era programmato dopo aver giocato molti minuti la partita precedente. Rientra tutto nella gestione dell’atleta. Bisogna sempre tarare a dovere queste situazioni, per non creare ulteriori problemi causati da un rientro precoce. In primis, comunque, ci basiamo sui feedback diretti del giocatore».

«Passoni abbiamo voluto tenerlo a riposo per permettergli di recuperare la giusta forma fisica. Niente di grave per lui. Vediamo in base a come si sente questa settimana se sarà presente contro Piacenza. Dobbiamo sempre bilanciare la possibilità di mettere un giocatore in campo e il rischio che ne corre. Nonostante il gruppo sia giovane, sta imparando velocemente a distinguere i colpetti dai fastidi che richiedono il nostro intervento. E questo è fondamentale».

GEMA, L’ASTICELLA SI È ALZATA

La classifica vede ancora la Gema al quarto posto. Montecatini consolida settimana dopo settimana una posizione di tutto rispetto. Le inseguitrici non mollano, ma i termali hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo. Anche dal punto di vista della gestione atletica e sanitaria, ci rivela Iacopo Marmi, qualcosa adesso è cambiato.

«Io non mi concentro molto sulla classifica, so che siamo quarti da parecchie giornate ormai. Preferisco tenere il mio focus sul gruppo – dichiara Marmi – e sul suo stato di forma. Penso solo alla prossima partita, per farci arrivare il roster al meglio. Per me non conta molto chi è davanti o dietro in classifica. Conta interfacciarmi con i miei atleti e metterli in campo nelle migliori condizioni possibili»

«Sicuramente la gestione del gruppo si sta evolvendo. Proiettandosi in un futuro prossimo, la nostra aspirazione visto il percorso fatto è andare avanti il più possibile. Probabilmente aver giocato a roster ridotto per quasi tutta la stagione potrebbe aiutarci. Molti componenti del gruppo si sono abituati a questo ritmo. Non solo, hanno anche capito che possono andare oltre i propri limiti. Si è alzata l’asticella».

GEMA, MARMI PENSA SOLO AL PIACENZA

Iacopo Marmi sta vivendo da protagonista ogni appuntamento della Gema. Il fisioterapista vive ogni attimo dalla panchina, rivelandosi una rotella molto preziosa del macchinario termale. Dal successo contro Caserta alla preparazione della trasferta a Piacenza, ecco il suo punto di vista sul momento vissuto dai rossoblù.

«Caserta, come noi, ha cambiato qualcosa in corso d’opera sia a livello di staff e di roster. Sono migliorati molto. Non guardando la classifica non mi baso mai su quella quando preparo un match. La Serie B è imprevedibile. In qualche momento della partita abbiamo tirato il fiato. Alla fine si è rivelato un incontro tosto, ma dovevamo vincere e lo abbiamo fatto. Ripaga tutti gli sforzi che fanno i ragazzi in settimana».

«Domenica si presenta da sola – conclude Iacopo Marmi della Gemaandiamo sul campo di Del Re. Per lui, ma anche per Korsunov, Angelucci e Passoni, questa partita è come un derby, essendo ex. Sicuramente ci divertiremo, sarà una battaglia. Dobbiamo provare a portare sul parquet la miglior pallacanestro possibile. La prepareremo tutti al massimo. L’ansia deve rimanere fuori dal cancello del palazzetto, nemmeno in spogliatoio».

Calendario e classifica

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