Cronaca
Giostra dell’Orso, le minoranze del consiglio comunale all’attacco
Conferenza stampa congiunta di tutti i gruppi di minoranza del Consiglio Comunale di Pistoia sulla Giostra dell’Orso: “prese decisioni dalla maggioranza senza consultare gli altri”
Dopo le notizie che vi abbiamo riportato in merito ai cambiamenti che riguarderanno la prossima edizione della Giostra dell’Orso, le opposizioni insorgono compatte: “In Consiglio Comunale e nelle varie commissioni non si è parlato di niente di tutto ciò”, hanno fatto sapere i rappresentanti dei gruppi di minoranza Tina Nuti (Pistoia Spirito Libero), Walter Tripi (Pd), Roberto Bartoli (Pistoia Sorride), Federica Bonacchi (Pistoia Città di Tutti) e Nicola Maglione (M5s).
E per questo hanno deciso di presentare una mozione per chiedere chiarezza all’Amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Tomasi. ” È una questione di metodo – ha puntualizzato Tina Nuti – non si possono prendere decisioni senza prima consultare tutti i consiglieri comunali”. Il noto del contendere, più che il ventilato allargamento del comitato cittadino a Diocesi, Coni, commercianti ed altri esperti, è soprattutto quello delle modifiche al regolamento della gara, che vedrebbero l’orso colpito ad ogni giro assegnando un punto a chi fa cadere il braccio e zero a chi no oltre ad un ulteriore punto per chi arriva primo, sempre con un tempo minimo limite da rispettare. Insomma, cambiamenti che sembrerebbero guardare al passato.
“Negli anni precedenti è stato fatto un lavoro collettivo enorme per mettere in sicurezza la Giostra con un meccanismo che premiasse la regolarità garantendo lo spettacolo e la salute di fantini e cavalli – ha proseguito la capogruppo di Pistoia Spirito Libero – adesso si torna indietro senza nemmeno coinvolgere l’aula in merito”.
“Poi c’è la questione dei costi – le ha fatto eco Tripi – è vero che il regolamento della Giostra lo decide il Comitato, ma fino all’anno scorso il contributo del Comune per lo svolgimento della manifestazione veniva concesso, insieme all’uso della Piazza, solo in presenza di norme che garantissero la totale sicurezza”. “Il rischio serio – hanno concluso gli esponenti della minoranza – è che si possano ripetere i tragici fatti del 2014”.