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Passione sportiva

Biagini goes to America: John dopo dieci giorni è giunto in Lussemburgo

Biagini in Lussemburgo

In questo diario seguiremo la nuova avventura di John Biagini: il viaggio da Montecatini a Los Angeles seguendo la celeberrima Route 66

25/04 – BIAGINI È IN LUSSEMBURGO DOPO AVER ATTRAVERSATO MEZZ’EUROPA

John Biagini è già in Lussemburgo dopo i primi dieci giorni di pedalate. Il ciclista giramondo, che lo scorso 15 aprile avevamo lasciato ad Aulla al termine della prima giornata del suo viaggio, ha risalito l’Italia passando per Emilia – Romagna e Lombardia, facendo tappa nello specifico a Salsomaggiore, Milano ed Otrona San Mamette (Como), per poi sconfinare in Svizzera ad inizio dello scorso weekend.

Biagini ha passato tre giorni, assai complicati per il maltempo, in terra elvetica dove ha soggiornato a Biasca, Lucerna e Basilea da cui poi (con la frazione più lunga: 140 Km), ha fatto rotta per la Francia, a Strasburgo, ad inizio di questa settimana. Dalla città sede del Parlamento Europeo John ha quindi puntato a Saarbrücken, in Germania, dov’è giunto martedì sera e da cui è ripartito l’indomani per Lussemburgo, la capitale dell’omonimo paese. In una settimana e mezzo il montecatinese ha perciò percorso oltre mille chilometri e visitato ben quattro paesi europei.

IL CALVARIO ELVETICO

«Le tappe più dure – racconta John – sono state quelle svizzere. Già nella giornata dello sconfinamento, da San Mamette a Biasca, ho affrontato delle folate di vento in pieno viso davvero forti. Sembrava d’andare tutte le volte contro un muro. Poi ho dovuto spezzare in due la tappa seguente, quella che m’avrebbe condotto a Lucerna, perché il passo del San Gottardo era chiuso per neve e perciò sono stato costretto a ripiegare su un treno che passava da un tunnel chiuso a qualsiasi altro mezzo».  

Il calvario elvetico era purtroppo solo all’inizio: «Le due frazioni successive, Lucerna – Basilea e Basilea – Strasburgo, sono state a loro volta complicate. Ho trovato qualsiasi condizione di maltempo possibile: pioggia, grandine, qualche fiocco di neve, vento fortissimo ed il gelo a condire il tutto. In alcuni momenti sono stato obbligato a fermarmi per trovare riparo: le mani, nonostante avessi un paio di guanti, che mi s’erano a loro volta gelati, non le sentivo più. Inoltre quasi sempre ho pedalato controvento: tuttora ho il naso screpolato per la grandine che mi è caduta in pieno viso».

BIAGINI ESAUSTO MA IN ANTICIPO SULLA TABELLA DI MARCIA

I giorni passati fra Francia, Germania e Lussemburgo sono poi passati con meno imprevisti pur con un clima ancora freddo. Tuttavia Biagini è soddisfatto ed è pure in anticipo sulla tabella di marcia. «In nove giorni ho percorso circa 1300 Km: temevo di doverci mettere qualche giorno in più, tant’è che ho fissato il pernottamento da un mio amico, conosciuto tanti anni fa a San Siro, a Londra per il weekend del 4 o 5 maggio. Siccome non voglio farmi ospitare da lui troppo tempo penso che rallenterò leggermente e magari farò qualche in tappa in più percorrendo meno strada nelle singole giornate».

In Lussemburgo John farà sosta sino a venerdì, mentre fra sabato e la prima metà della prossima settimana raggiungerà il Belgio e quindi tornerà, prima del traghetto per il Regno Unito, in Francia passando da Lilla. «La prima giornata dovrei concluderla a Bastogne, in cui ho già prenotato una camera d’albergo. La meta seguente sarà Namur, capitale della Vallonia, e quindi Bruxelles dove ho fissato con un’altra amica. Per rientrare nel programma originale sto valutando di fermarmi un paio di giorni lì e magari d’accorciare la tappa successiva che sarebbe lunga 120 Km fino a Lilla. Probabilmente farò una sosta intermedia».

Stessa sorte potrebbe toccare anche alla prima frazione inglese. «Avevo programmato di percorrere 137 Km da Dover a Londra, ma sto riflettendo sulla possibilità di passare una notte a Canterbury che è suppergiù a metà strada. Considerando che la nave da Southampton salpa il 16 maggio penso che qualche sosta ed un paio di giorni di riposo in più ci rientrino benissimo».

GLI INCONTRI ED I PERNOTTAMENTI GRAZIE A COUCHSURFING

Nonostante le tante intemperie affrontate Biagini ha potuto quasi sempre rifocillarsi da alcuni amici o da persone conosciute tramite servizi come Couchsurfing, il quale era già stato utile ai tempi dell’impresa di Capo Nord. «Una volta passato il confine per fortuna non ho mai avuto problemi a trovare un posto in cui dormire. A Biasca ad esempio ho trovato alloggio da una ragazza che insegna in un dopo scuola e dal suo compagno straniero che lavora in una casa cinematografica del posto. A Saarbrücken da una famiglia che adora viaggiare in bici e mi ha preparato un letto in uno scantinato che però a tutti gli effetti poteva essere considerato un appartamento».

L’incontro più strano è però accaduto a Strasburgo. «Ero ospitato da un ragazzo del posto che mi ha aiutato con la bici ma poi, non appena mi ha fatto entrare in casa, si è seduto sul divano e si è messo al cellulare. Non mi ha parlato per mezz’ora e quando gli ho chiesto se potevo fare la doccia mi ha passato un asciugamano ed è tornato a sedere. A cena, sempre proferendo poche sillabe, mi ha poi indicato alcuni posti in centro e mi ha lasciato andare da solo pur con le spese a suo carico. Di solito mi sento un po’ a disagio per l’eccesso di premura che mi danno le persone, ma stavolta mi sono sentito fin troppo libero».

UN ANGOLO DI VALDINIEVOLE IN TUTTA L’EUROPA

Negli altri giorni invece Biagini ha potuto ritrovare vecchi amici con cui passare momenti preziosi della propria avventura. «A Basilea ho ritrovato Sabrina, ragazza di Montecatini che conosco da molto tempo e che spesso viene a mangiare nel nostro ristorante familiare. Mi ha fatto la cortesia di lasciarmi per una notte il suo appartamento visto che ha il compagno che le abita vicino e con cui convive».

A Lussemburgo poi John è per certi versi tornato con la mente a tre anni fa. «Sono ospite di Gabriele, mio carissimo amico, per tre notti. Anche lui è di Montecatini ed è oltretutto figlio di Gino, altro valdinievolino doc che ora vive a Stoccolma e che mi ha ospitato per il viaggio a Capo Nord. Mi ha davvero fatto piacere trovarlo e ricordare quei momenti. Quasi quasi gli chiedo pure se avessero dei parenti negli Usa, anche se dopo aver passato quasi una settimana intera a casa loro in due viaggi mi pare davvero troppo!».

15/04 – IL GRANDE VIAGGIO HA INIZIO

Il grande giorno è arrivato. Oggi, dal ristorante della sua famiglia “Sandra” di Montecatini, John Biagini è partito per la sua nuova avventura in bicicletta: il viaggio negli Stati Uniti seguendo la celeberrima Route 66. Il ciclista giramondo come prima frazione ha percorso circa 115 Km per arrivare ad Aulla, cittadina della Lunigiana non molto distante dal confine sia con la Liguria che con l’Emilia – Romagna.

Biagini nei prossimi giorni punterà alla Lombardia da cui poi farà rotta verso la Svizzera dove giungerà venerdì sera. Successivamente proseguirà il suo viaggio per l’Europa continentale sino al Regno Unito, per la precisione a Southampton, dove il 16 maggio s’imbarcherà sulla Queen Mary II che lo porterà a New York. Trascorse un paio di notti nella Grande Mela, John si recherà a Chicago per iniziare il giro della Route 66 che lo condurrà verso la meta finale: Los Angeles.

BIAGINI È GIÀ ELETTRIZZATO

«Ho già iniziato a vivere quelle sensazioni ganze che scattano solo quando si viaggia – rivela Biagini nella sua prima serata lontano da casa –. È stata una giornata molto intensa, per fortuna non troppo calda come invece è stato il weekend scorso. Sono stanco per le prime fatiche ma tutto sommato mi sento carico a palla in vista delle prossime tappe».

L’Emilia e la Lombardia saranno i prossimi traguardi di John, che poi lascerà il suolo italiano già venerdì. «Domani la meta sarà Salsomaggiore, mentre mercoledì sarà la volta di Milano. Giovedì mi fermerò in una cittadina in provincia di Como per trovare una mia amica, poi venerdì ripartirò per sconfinare in Svizzera dove passerò l’intero weekend fra Biasca, Altdorf sabato e Basilea domenica. Sono passate solo poche ore, ma già sono elettrizzato all’idea di arrivare in America fra un mese!».

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Classe '93, laureato in scienze politiche, studi in comunicazione. Appassionato di sport fin dalla tenera età. Tra le discipline più seguite i motori, il ciclismo e ovviamente il calcio.

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