Sport e dintorni
La dott.ssa Balsimelli avverte gli sportivi: «Stress e cibo possono vanificare gli sforzi»
L’attività sportiva è congestionata per l’emergenza Coronavirus: gli atleti si tengono in forma da casa e il rischio che il cibo serva per alleviare la tensione è reale. Emma Balsimelli ci dà qualche dritta
Gli sportivi stanno vivendo un momento di difficoltà, con l’attività bloccata a causa dell’emergenza Coronavirus. I campionati di ogni livello sono stati sospesi e regna l’incertezza sul giorno nel quale potranno ripartire.
Gli atleti si stanno momentaneamente adattando a una ‘nuova’ vita, dovendo far fronte al cambiamento delle proprie abitudini, dei ritmi e dei carichi di lavoro. Le difficoltà, quindi, non mancano.
Lo sportivo può sicuramente essere più portato ad eccedere ed avere un risvolto psicologico che in questo momento potrebbe creare stress. L’abbiamo chiesto alla Dott.ssa Emma Balsimelli, nutrizionista, esperta in nutrizione sportiva che fa parte anche dello staff tecnico della Us Pistoiese 1921.
In questo periodo il cibo può essere un mezzo per alleviare la tensione dello sportivo?
«Potrebbe ma non dovrebbe esserlo, per non vanificare gli sforzi e l’allenamento fatto nei mesi scorsi. Sicuramente il livello di stress è alto per tutti ma per lo sportivo a maggior ragione. Tramite lo sport tendenzialmente ha imparato a gestirlo ma deve ricorrere ad altri stratagemmi per far sì che lo stress non vada ad impattare sul suo corpo in senso negativo: prendendo peso o ricorrendo al cibo come antistress».
Quale sono i suoi consigli?
«Ovviamente promuovere l’attività fisica domestica tramite strumenti come il tapis roulant, la palla e la cyclette, sia da mettere in casa ma anche sul terrazzo se appunto l’abbiamo a disposizione, in modo da produrre anche quella che è la vitamina D che si produce tramite l’irraggiamento solare. Cercare inoltre di distrarsi evitando, anche se attualmente è difficile, momenti di noia o la fame nervosa. Utilizzare dei cibi strategici come per esempio la frutta secca, le caramelle alla menta forte che tendono ad anestetizzare quelle che sono le papille gustative. Inoltre, quando si va a fare la spesa, tendere a non comprare cibi particolarmente calorici, perchè stando in casa poi il rischio di assumerli è certamente più alto. Comprare materie prime, tipo carne e pesce da cucinare e non cose fatte. In alternativa nel tempo libero si può preparare dei dolci ma sempre con ricette light».
Per i non sportivi?
«Il pericolo non è solo quello di perdere massa muscolare ma di prendere massa grassa. Tendenzialmente il non sportivo ha un metabolismo di base un po’ più basso, perchè non facendo sport, il suo motore – ovviamente non per tutti – funziona meno e deve stare sicuramente più attento».
Gli stessi comportamenti vengono adottati anche dai giocatori della Pistoiese?
«Loro addirittura sono sportivi professionisti e insieme al preparatore devono fare una preparazione domestica fatta di tonificazione, di esercizi particolari e circuiti da poter attuare in casa. Per quanto riguarda l’alimentazione il consiglio generico – ogni sport naturalmente ha il suo – è quello di limitare tanto le quantità, perchè lo sportivo è abituato a mangiare una quantità di cibo molto alta. Il problema infatti è proprio quando si fermano, perchè hanno l’abitudine di continuare a mangiare sempre come se si muovessero».