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Amarcord

La Pistoiese non è nata il 21 aprile. Ed è arrivato il momento di parlarne

Una delle prime formazioni della Pistoiese (Propr. Masetti / Coll. Tronci / Tratta dal libro Pistoia Football Club)

Accurate ricerche hanno smentito la data del compleanno del sodalizio arancione: il primo consiglio direttivo dell’US è riconducibile al dicembre 1921 e l’atto costitutivo è datato addirittura 4 marzo 1922, mentre la prima gara documentata risale a luglio. Adesso è giunta l’ora di fare i conti con la storia

La città di Pistoia è pronta per festeggiare un secolo di storia arancione, e come ogni anno lo farà il 21 di aprile. Ma come si è arrivati a stabilire che il compleanno della Pistoiese è proprio il 21 aprile? Quali sono le fonti storiche a sostegno di questa data? Nessuno di noi cento anni fa era su questa terra tuttavia archivi, biblioteche e collezionisti conservano un patrimonio di informazioni preziose per effettuare ricerche storiche il più accurate possibile. È ciò che ha fatto il nostro collega di Pistoia Sport Giacomo Carobbi per il suo progetto di ricostruzione della storia della prima squadra cittadina, il Pistoia Foot-Ball Club. Il libro (Pistoia Football Club – Le origini, il calcio dei liberi, l’US Pistoiese 1911-1922, pagg. 136, Ed. Il Metato) contiene due rivelazioni di non poco conto: intanto la Pistoiese è emanazione diretta del Pistoia Foot-Ball Club (un caso analogo è quello del Manchester United, fondato nel 1902 sulla base del precedente Newton Heath F.C. del 1878), di cui ricorre proprio oggi il 110esimo anniversario, ma soprattutto allo stato attuale non ci sono evidenze che possano ricondurre al 21 aprile la data di nascita della società. Che invece, stando alle fonti pubblicate nel volume, saluta il suo primo consiglio direttivo all’inizio di dicembre per poi sorgere ufficialmente il 4 marzo del 1922, al termine di un lungo percorso di avvicinamento iniziato quasi due anni prima, mentre il Pistoia FBC risulta in attività almeno fino al maggio 1921.

LA RICOSTRUZIONE STORICA

Ma proviamo a ricostruire il lungo periodo di gestazione del caro vecchio sodalizio arancione: nel luglio 1920 le due storiche società ginnastiche pistoiesi Libertas e Ferrucci, in disarmo dopo i drammi della prima guerra mondiale, promuovono la costituzione di una polisportiva nel tentativo di rilanciare lo sport cittadino unendo le forze sperando di ritornare ai fasti pre bellici quando i ginnasti pistoiesi si facevano ammirare in tutta Europa. Motore dell’iniziativa è Tersilio Bizzarri della Libertas, figura principale dello sport pistoiese. L’evento ottiene anche il patrocinio del Nuovo Giornale di Firenze e in città inizia a circolare il depliant con il programma: tra i beneficiari delle “Grandi feste sportive” ci sono l’Associazione Ex-Combattenti e la «costituenda Unione Sportiva Pistoiese». Significativo il trafiletto apparso il 31 luglio sul Popolo Pistoiese, il periodico più letto in città: «Finalmente anche nella nostra città è stata costituita questa Unione Sportiva. È stato eletto un comitato, del quale fanno parte competenti come l’ing. Pilo Becherucci, cav. Guido Tommasi Spina, M° Bizzarri ecc. allo scopo di studiare nel più breve tempo possibile un progetto per la raccolta fondi e per l’acquisto del terreno. Stando ai si dice, questa Unione è destinata a sicuri successi, riunendo i migliori ginnasti delle due rinomate Società F. Ferrucci e Libertas. Alla discussione per la costituzione di detta Unione parteciparono Bizzarri, Porciani, Ricci, Nucci cav. dott. Ugo ed altri. Facciamo voti che tale Società possa risvegliare l’amore allo sport come per il passato».

È questo senza dubbio un primo seme che, tuttavia, per germogliare ha bisogno di tempo. Il periodo, a giudicare dalle scelte editoriali della stampa pistoiese, non è dei migliori per pensare allo sport. A tenere banco sono più che altro le turbolente vicende politiche, con le attività dei fasci di combattimento che dal 1919 si sono intrecciate alle rivendicazioni operaie dando vita ai primi vagiti del fascismo. Il dibattito tra gli interessati, seppur sotto traccia, comunque prosegue. Il calcio cittadino sta segnando il passo per il progressivo affievolirsi degli entusiasmi dell’ULIC, l’unione del calcio libero a cui il Pistoia Foot-Ball Club si è affiliato più per motivi pratici che per scelta ideologica: l’Ulic fa giocare tutti, anche le squadre sprovviste di impianti sportivi veri e propri. Esattamente il caso di Pistoia, che nel 1920 uno stadio ancora non ce l’ha. Venendo meno un ente ufficiale a cui fare riferimento (l’Ulic sta per essere inglobata dalla Figc), si va avanti per amichevoli e raramente il pallone trova posto tra le notizie dei vari giornali cittadini. L’ultima apparizione del Pistoia Fbc è di fine maggio 1921, poi più nulla.

PAPINI, LO STADIO, L’U.S.

Va detto che il progetto Unione Sportiva Pistoiese inizialmente non prevede la presenza del calcio, considerato evidentemente sport minore rispetto alla nobile ginnastica (intesa come “contenitore” di discipline che include anche atletica, lotta e tante altre). Tra i nomi dei personaggi coinvolti infatti non se ne rintraccia uno legato al football, almeno fino a quando non spunta fuori quello dell’imprenditore pistoiese Ciro Papini. Quando? A fine 1921 sulla stampa emerge la notizia di una trattativa in corso per l’acquisto di un terreno destinato a diventare lo “Stadium” pistoiese. Dall’enfasi con cui il Popolo affronta l’argomento si deduce con chiarezza che a rallentare il percorso di nascita dell’U.S. è stata fino a quel momento proprio la mancanza di un impianto polivalente. È a questo punto che i promotori della nascente polisportiva iniziano a “tollerare” anche i footballeurs. Si fa di necessità virtù, insomma. Sarà proprio il facoltoso industriale, appassionato di calcio, a dare la svolta al processo di nascita della società entrando in possesso del terreno di via Bindi sul quale nascerà il glorioso stadio Monteoliveto. È Papini insomma l’anello di congiunzione tra i ginnasti e i calciatori. Giovedì 8 dicembre si legge sul periodico pistoiese: «Per iniziativa del bravo insegnante di educazione fisica Prof. Terzilio Bizzarri e per la liberalità dell’industriale concittadino sig. Ciro Papini, anche Pistoia avrà, fra non molto, il suo “stadium” per l’allenamento di ogni genere di Sport per i nostri giovani. Lo stadium sarà costruito nel vastissimo orto, già Ferretti, posto fra le mura urbane di San Pierino, a lato del Parterre di Piazza Mazzini e di S. Leopoldo, formante un quadrato di Mq. 20000, confinante colla Fonderia Lippi. Il Municipio, come già d’intesa, cederà l’uso di quella parte di via delle Mura (per costruire un’ampia gradinata capace di oltre tremila spettatori) dall’apertura di via Enrico Bindi, fino all’imbocco del Parterre suddetto, ed a questo lato sarà aperta una nuova arteria che metterà in comunicazione con la via detta del Molinuzzo ove sorgono il cotonificio Viganò e lo Stabilimento Orticolo Giannini. La scorsa settimana si adunarono i promotori ed elessero il Consiglio Direttivo che rimane così composto: Papini Ciro, presidente; Becherucci ing. Pilo e Giannini avv. Giannini, vice-presidenti; Moggi dott. Leone, segretario; Galigani Dino, cassiere; Baldi rag. Azelio, ragioniere; Bicci ing. Guglielmo, Breschi Alemanno, Camici avv. Gianmaria, Corsini Umberto, Grassini Raffaello, Lenzi Aurelio, Peluso cav. colonn. Diego, Santucci avv. Gennaro, Spina-Tommasi cav. Guido, Trinci prof. Cesare, consiglieri; Carmignani prof. Carmignano e Paolini Gino, sindaci revisori».

L’articolo del Popolo Pistoiese del 9 dicembre 1921

Il 31 dicembre il periodico torna sull’argomento annunciando solennemente: «La Unione Sportiva Pistoiese è ormai un fatto compiuto, e dopo le elezioni del Consiglio Direttivo si sta preparando dall’egregio ing. Pilo Becherucci il progetto del campo sportivo, il cui terreno è già stato acquistato dal noto industriale serico Ciro Papini, e da questi messo a disposizione dell’Unione medesima».

L’ATTO DEL 1922

La nascita dell’US Pistoiese è chiaramente legata a filo doppio a quella dello stadio. Tutto infatti si concretizza quando le trattative con la proprietaria del terreno, signora Isabella Angiolini (vedova di Jacopo Ferretti) sono in fase avanzata. Il 4 marzo 1922 nello studio del notaio Augusto Cappellini avviene la stipula dell’atto costitutivo della “Società Cooperativa Anonima Unione Sportiva Pistoiese”. Così si legge nella prima pagina dell’atto, conservato all’Archivio Notarile Distrettuale di Firenze: «Vittorio Emanuele Terzo per grazia di Dio e per volontà della Nazione Re d’Italia. L’anno millenovecentoventidue, il quattro del mese di Marzo in Pistoia Piazza Garibaldi n°8. Avanti di me Dott. Augusto Cappellini Notaro residente a Porta al Borgo (Pistoia) iscritto al collegio notarile di Firenze, omessa la presenza di testimoni su rinunzia espressa delle parti ivi costituite che si trovano nelle condizioni richieste dell’articolo 48 della legge notarile, sono comparsi: Grassini Raffaello fu Luigi impiegato, Chiti ing. Arturo fu Anacleto, Trinci Prof. Cesare fu Cav. Giuseppe, Carmignani Prof. Carmignano, Bizzarri Prof. Terzilio fu Alessandro, Bassi Francesco di Giovan Battista impiegato, Vallecorsi Francesco di Giuseppe impiegato, Grassini Urbino fu Luigi impiegato, Pratesi Bartolomeo fu Andrea negoziante, Papini Ciro fu Pilade industriale, Nieri Pasquale fu Ferruccio impiegato, Baldi Luigi di Eusebio armaiolo».

La prima pagina dell’atto

Alle cinque pagine dell’atto sono allegate le dodici dello statuto, che ai primi punti recita così: «È costituita in Pistoia una Società Anonima Cooperativa colla denominazione ‘Unione Sportiva Pistoiese’. La società è apolitica e aconfessionale: suo scopo è la diffusione degli esercizi sportivi e dei giuochi ginnastici nelle loro varie forme, quale mezzo di educazione fisica e morale. La società avrà durata di dieci anni, ma potrà essere prorogata con deliberazione dell’assemblea generale. La sede della società è in Pistoia, via Enrico Bindi. Come mezzi idonei a raggiungere il suo scopo, la società adotterà gli esercizi ginnastici, la scherma, il ciclismo ed altri sport affini, mediante la costituzione di speciali sezioni autonome che saranno rappresentate da un membro del consiglio e governate da un apposito regolamento».

Lo statuto

Nello statuto il calcio non è menzionato ma Francesco Vallecorsi, padre del calcio pistoiese per aver fondato il Pistoia Fbc nel 1911, viene accolto nel consiglio e sul documento si fa finalmente riferimento alla futura costituzione di “speciali sezioni autonome”. È a questo punto che il Pistoia Fbc si trasferisce armi e bagagli nell’Unione Sportiva Pistoiese, dando vita alla sezione calcio. Che nel luglio 1922 farà il suo esordio sulle colonne di un giornale, in occasione di un’amichevole con l’Audace vinta per 7-0: è la prima partita della squadra arancione di cui si abbia una notizia certa, mentre l’attività di preparazione al primo campionato inizierà a settembre. Di lì a poco, a seguito del precoce (e misterioso) abbandono di tutte le altre discipline, con Unione Sportiva Pistoiese si indicherà solo ed esclusivamente la squadra di calcio.

DUCCESCHI E LA FESTA DEL 1971

Il mistero del 21 aprile a questo punto rimane, ma forse una spiegazione c’è e va ricercata in ciò che accadde nel 1971 in occasione dei festeggiamenti del 50° anniversario. Nel presentare la serata celebrativa che di lì a pochi giorni si sarebbe tenuta al cinema Lux, il presidente Oriano Ducceschi rilasciò questa dichiarazione al quotidiano La Nazione: «Abbiamo scelto aprile perché mi è sempre stato detto così». Parole non esattamente suffragate da fonti storiche, dalle quali emerge evidente una certa approssimazione e, spiace dirlo, anche di un certo disinteresse generale verso determinati argomenti i quali, al contrario, riteniamo dovrebbero essere tenuti in seria considerazione. Prova ne sia che né i vari articoli usciti sulla stampa in quel periodo, né la pubblicazione celebrativa del cinquantesimo anniversario contengono il minimo riferimento alla reale data di nascita della Pistoiese.

IL RISPETTO DELLA STORIA

Non è comunque mai troppo tardi per rimediare, ed è proprio con questo intento che la redazione di Pistoia Sport auspica che da questo articolo e soprattutto dal prezioso lavoro di Carobbi possa svilupparsi un partecipato e collaborativo dibattito in tal senso. Secondo quanto noto al momento in cui scriviamo, il compleanno del 21 aprile non ha alcun fondamento storico, a meno che qualcuno sia in possesso di fonti storicamente attendibili a supporto di questa tesi (e in tal caso, lo invitiamo a farsi avanti e presentarle). Formalmente la data di nascita vera e propria è quella del 4 marzo 1922, con la sottoscrizione dell’atto costitutivo, anche se va tuttavia evidenziato come i primi germogli dell’U.S. risalgano effettivamente al 1921. Che potrebbe dunque continuare a essere considerato l’anno della fondazione del club, magari assumendo come “giorno di festa” la data dell’8 dicembre, quando fu resa nota l’elezione del primo consiglio direttivo. Occorre però parlarne e occorre farlo subito, compatibilmente con l’emergenza epidemiologica tuttora in corso, in segno di rispetto per la gloriosa storia della Pistoiese e per gli uomini che hanno contribuito a scriverla.

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La redazione di Pistoia Sport è composta da un manipolo di valorosi giornalisti e giornaliste che provano a raccontarvi le vicende della Pistoia sportiva e non solo con lo stesso amore con cui le nonne parlano dei nipoti dalla parrucchiera.

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