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Cronaca

Lutto nel mondo del rugby: se n’è andato Umberto Materazzetti

credits: Rugby Pistoia "Gli Orsi"

Primo allenatore e fondatore de “Gli Orsi” Rugby Pistoia, Umberto Materazzetti ci ha lasciati oggi all’età di 85 anni

All’età di 85 anni è scomparso Umberto Materazzetti. Una perdita importante nel mondo sportivo pistoiese e non solo. Proprio Materazzetti è stato il fondatore e primo allenatore de “Gli Orsi” Rugby Pistoia. E la società biancorossa lo saluta attraverso i propri social con un messaggio emozionante.

IL RICORDO

«Le dita di una mano sono deboli se prese singolarmente, ma strette a pugno diventano forti, perché sono unite». Sembra la frase di un film, ma dentro c’è tutta la passione – autentica e reale – che Umberto Materazzetti ha dedicato alla palla ovale e ai giocatori che ha allenato. Fondatore e primo allenatore del Rugby Pistoia, Materazzetti si è spento a 85 anni nelle prime ore dello scorso mercoledì. Ma non si affievolisce il segno che ha lasciato nella città e in tantissime persone: accanto ai familiari si sono stretti a lui gli amici e i numerosi ragazzi che ha allenato nel corso degli anni. «Di quella mano chiusa a pugno – racconta il presidente del Rugby Pistoia Lorenzo Neri – parlava negli spogliatoi prima delle partite importanti, ricordando la compattezza di quella squadra di preti irlandesi che tanti anni prima riusciva a mettere in difficoltà la sua Lazio Rugby». Il suo percorso, infatti, era cominciato dai dintorni della Capitale, dove aveva militato nel team della sua Frascati e poi, appunto, nella Lazio. Si era in seguito spostato a Prato, e proprio qui aveva vissuto il passaggio da giocatore ad allenatore.

Ciò che ha fatto una volta arrivato a Pistoia, a pensarci oggi, appare un’impresa eroica, come certe partite durissime che danno al successo tutto un’altro sapore. Umberto, insieme al suo ex allievo Gianluca Mantovani, era partito da zero, lavorando nelle scuole e nei campetti di provincia. A poco a poco, e superando difficoltà e resistenze, era riuscito a mettere insieme un primo nucleo di ragazzi da cui poi è nata la squadra che oggi milita in serie C2 e che nel 2017 ha conquistato la vittoria nel campionato. «Cominciammo ad allenarci nel 2005 – ricordano i rugbisti pistoiesi della prima ora – e non sapevamo fare nulla, non c’erano giocatori più grandi con esperienza. Eppure ogni giorno la passione cresceva, e c’era chi si faceva chilometri a piedi o in bicicletta pur di non mancare. Questa è stata la sfida di Umberto: invece di passare le pensione a passeggiare in campagna, a portare a spasso il suo inseparabile cane Truman o a stare semplicemente sul divano, aveva deciso di insegnarci a giocare, e in un certo senso anche a crescere».

In questi racconti riemergono il carattere sincero e anche diretto di Umberto Materazzetti, la sua tenacia e soprattutto la passione che è riuscito a trasmettere. Una visione in cui l’attività sportiva è prima di tutto un modo per migliorarsi nella vita: «Riconosceva al rugby un ruolo educativo unico – sottolinea il rugbista pistoiese Francesco Matteoni – sia per valori come il rispetto per l’altro e per le regole del gioco, sia per il modo in cui questo sport riesce a integrare ogni bambino o ragazzo in un gruppo. Sostegno e Avanzamento, ripeteva ad ogni allenamento». Due parole chiave, queste: nel rugby, certo, ma anche nella vita, come l’esempio di Materazzetti ben dimostra.

«Quello che ci diceva – conclude Matteoni – ci torna in mente ancora oggi, ogni volta che vediamo una palla ovale. E ci sembra quasi di sentire anche quella sua Alfa 156 alimentata più a passione che a benzina, con la quale girava tutta la provincia dall’Appennino a Quarrata, per trasmettere il suo messaggio e aiutarci a diventare non solo giocatori migliori, ma anche persone migliori».

IL SALUTO DEL RUGBY PISTOIA

Oggi Umberto Materazzetti, primo allenatore e fondatore del Rugby Pistoia ci ha lasciato o, come diciamo noi Rugbysti: ha passato la palla.

È stato lui (quando ancora il nostro sport era semisconosciuto) a raccogliere tutti i primi pazzi che hanno creato l’ossatura di quelli che sarebbero diventati “Gli Orsi”. Ha fornito l’impronta, la direzione, il carattere che portiamo avanti ancora oggi. Ci ha reso come le dita di una mano, che anche se deboli prese singolarmente, strette in pugno sono inscardinabili.

Ci ha uniti, come nella storia dei preti irlandesi che gli piaceva raccontare. Ci ha insegnato a non abbassare la testa anche davanti a avversari più forti e più blasonati perché “Quelli hanno due braccia e due gambe, come noi”. Se oggi a Pistoia esiste la nostra realtà, se noi tutti abbiamo questa grande famiglia, questo rifugio e questo gruppo, il merito è di qualcuno che ci ha creduto e ha dettato la linea quando tutto questo era impensabile.

“Volevo solo che cresceste come uomini. Io avevo soltanto il Rugby da darvi.”

È stato un dono immenso. Grazie Umberto.

Buon viaggio

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La redazione di Pistoia Sport è composta da un manipolo di valorosi giornalisti e giornaliste che provano a raccontarvi le vicende della Pistoia sportiva e non solo con lo stesso amore con cui le nonne parlano dei nipoti dalla parrucchiera.

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