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Ciclismo

Montecatini: tanto pubblico ai convegni in onore del Tour de France

Conferenza Tour de France Montecatini
Gli ospiti della conferenza di venerdì sera (da sinistra): Francesco Chicchi, Edita Pučinskaitė, Claudio Chiappucci, i Sindaci Nardella e Baroncini, Maurizio Fondriest e Fabiana Luperini

Il Caffè Storico del Tettuccio Montecatini ha ospitato due grandi giornate dedicate al ciclismo con ospiti campioni ed autorità cittadine

Nell’incantevole cornice del Caffè Storico del Tettuccio, la città di Montecatini, col suo Primo Cittadino Luca Baroncini in prima fila, ha ospitato giovedì 11 e venerdì 12 gennaio una serie di conferenze per celebrare un evento tanto atteso: la partenza del Tour de France 2024 che si terrà a Firenze il prossimo 29 giugno.

Ospite d’onore della due giorni il trofeo Grand Depart, pensato per omaggiare le sedi delle tappe inaugurali della Corsa alla Maglia Gialla. Compito che quest’anno, dopo Bilbao ed i Paesi Baschi nel 2023 e Copenhagen e la Danimarca nel 2022, toccherà alla Toscana con Firenze, da cui scatterà, presso il Piazzale Michelangiolo, la carovana della Grand Boucle, e all’Emilia – Romagna con Rimini striscione d’arrivo della tappa d’esordio.  

Il trofeo Grand Depart

LA COLLABORAZIONE TRA MONTECATINI E FIRENZE

L’ultima conferenza in programma del convegno organizzato dal comune valdinievolino si è incentrata sul forte legame fra il ciclismo ed il turismo locale. Un rapporto assai stretto i cui benefici sono molteplici specialmente in un evento come il Tour de France che ogni anno viene seguito in tutto il mondo, con punte che arrivano sino ai due miliardi e mezzo fra televisioni, social e moltissime altre piattaforme mediali.

Sicuramente una bella occasione per una realtà di forte tradizione alberghiera come Montecatini. Non è d’altronde un caso se il prossimo giugno sarà fra le principali località toscane ad ospitare gli addetti ai lavori e gli appassionati delle due ruote provenienti da ogni angolo del mondo. Perciò Luca Baroncini ha inaugurato una stretta collaborazione sul piano turistico e logistico con Firenze, sancita col suo Sindaco nonché ospite d’onore dell’ultima conferenza: Dario Nardella.

LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO DI MONTECATINI BARONCINI

«Abbiamo l’onore – racconta il Primo Cittadino di Montecatini – di esporre il trofeo della Grand Depard qui al Tettuccio per celebrare l’avvicinamento ufficiale a quest’evento senza precedenti. Mai il Tour era partito dall’Italia e per questa prima volta ha deciso d’omaggiare due suoi campioni, Gino Bartali (Maglia Gialla 1938 e 1948) e Gastone Nencini (1960), scegliendo Firenze, la loro città natale».

«Montecatini con questo convegno di due giorni ha dato il via ad una stretta collaborazione col capoluogo della nostra regione. Saremo una delle principali basi alberghiere e siamo convinti che sarà una grande occasione. Il Tour infatti, solo contando i propri addetti ai lavori, conta più di cinque mila persone che porteranno un giro d’affari che si attesta sui 700 mila euro a notte. Una cifra altissima e che poi non tiene conto delle migliaia d’appassionati che si muoveranno sia dall’Italia che dall’estero per seguire la corsa».

«Spero che da oggi al 29 giugno – conclude Baroncini – si parli tanto di Montecatini. Con questa collaborazione saremo una spalla solida per Firenze e l’Emilia – Romagna, le sedi della tappa inaugurale di un’edizione storica del Tour che, pur non passando fisicamente per le nostre strade, avrà nella nostra città una delle sue molteplici basi operative».

I due Primi Cittadini col patron del Giro della Toscana Femminile Brunello Fanini

NARDELLA: «SEMPRE EMOZIONATO QUANDO TORNO QUI»

«Sono sempre emozionato quando torno a Montecatini – confessa Nardella –. Qui, da giovane violinista, ho contribuito alla nascita di un festival musicale che si è tenuto per tanti anni proprio al Tettuccio ed in cui ha suonato anche l’orchestra del Maggio Fiorentino. Pure nel 2013, quando abbiamo ospitato il Mondiale di ciclismo, ho avuto una stretta collaborazione col comune valdinievolino allora presieduto dal Sindaco Bellandi. Per me questa partnership sul piano logistico ed alberghiero è una sorta di filo riallacciato».

«Montecatini avrà un ruolo da protagonista anche nell’organizzazione delle tante iniziative che avranno luogo da oggi fino al fatidico 29 giugno. Per la regione intera sarà un’opportunità irripetibile: basta pensare agli oltre 200 milioni d’entrate di cui hanno goduto i Paesi Baschi per la partenza inaugurale a Bilbao l’anno scorso. Io ero presente a quell’evento e per me, pensando che poi sarebbe toccato a noi, è stato come un sogno ad occhi aperti».

«Oltre che sul piano economico – aggiunge alla fine il Primo Cittadino di Firenze – m’auguro sia pure una grande chance per rinvigorire la passione del ciclismo nei giovani. Purtroppo, sin dal recente ritiro di Vincenzo Nibali, stiamo patendo la mancanza di un grande campione per le corse a tappe. Magari, visto che la Grand Boucle riceve circa due miliardi e mezzo di contatti nei media ad ogni edizione, quest’evento irripetibile potrebbe far scoccare la scintilla in qualche bambino o ragazzo. Uno Jannik Sinner sui pedali servirebbe davvero tanto al nostro movimento».

LUPERINI ED IL TEAM CORRATEC TRA GLI OSPITI

Oltre a Nardella, gli ospiti alla tavola del convegno erano cinque ciclisti che il Tour l’hanno conosciuto e bene. Innanzitutto Fabiana Luperini ed Edita Pučinskaitė, vincitrici rispettivamente di tre ed un Tour Cycliste (l’edizione femminile) negli anni ’90. Insieme a loro il Campione del Mondo 1988 Maurizio Fondriest, la Maglia a Pois 1991 e 1992 Claudio Chiappucci (tre volte a podio ai Campi Elisi) ed il Campione del Mondo Under 23 a Zolder 2002 (dove Mario Cipollini fece sua l’Arcobaleno) Francesco Chicchi.  

«Ho notato un grande entusiasmo fra le ragazze ed i ragazzi che seguo – rivela Luperini, ds del Team Corratec –. Sicuramente la partenza a Firenze e le prime tre tappe e mezzo in Italia aiuteranno il nostro movimento che ha tanto bisogno d’essere rilanciato su strada. Ci manca senz’altro un campione dei nostri tempi, ma probabilmente quest’evento potrà servire per trovarne uno in un futuro il più prossimo possibile».

LA RICETTA DI FONDRIEST PER IL RILANCIO DEL CICLISMO AZZURRO

«Può essere l’appuntamento giusto – le fa eco Fondriest – per dare uno slancio al nostro mondo dello sport. L’Italia negli ultimi tempi a livello statale è rimasta indietro rispetto a paesi emergenti come la Colombia, dove sono stato poco tempo fa per un evento speciale, o la stessa Slovenia. Tolti alcuni casi come Ciccone, Maglia a Pois nel 2023, facciamo fatica ad essere protagonisti. Mentre queste nazioni con corridori come Quintana, Roglič e lo stesso Pogaćar stanno raccogliendo numerose soddisfazioni».

«Il primo passo – chiude l’iridato 1988 – può essere la realizzazione di ciclodromi o piste ciclabili che abbraccino più città o intere regioni come hanno fatto in Austria ed in Svizzera. A livello regionale, come nel mio Trentino, ne sono già state realizzate diverse. Tuttavia abbiamo bisogno che si sviluppino anche a carattere nazionale se vogliamo tornare grandi anche su strada oltreché in pista dove Ganna, Milan e tutti i loro compagni ci hanno dato tanto orgoglio recentemente».

L’ENTUSIASMO E LE EMOZIONI DI CHIAPPUCCI, PUĆINSKAITĖ E CHICCHI

«La notizia del Tour in Italia mi ha emozionato moltissimo – rivela Chiappucci –. Detto ciò non voglio sminuire assolutamente il Giro d’Italia che insieme alla Grand Boucle sono i grandi slam d’ogni stagione ciclistica. Però il Tour è la corsa in cui ho raccolto più soddisfazioni ed è certamente l’evento più famoso e seguito. Sono certo che le nostre province avranno un grande guadagno sotto tutti gli aspetti e che, Giro incluso, per il nostro sport sarà un’annata da ricordare nei decenni a venire».

«Può essere davvero un punto di ripartenza – aggiunge Pučinskaitė –. A livello maschile, dove avevamo una grande tradizione sino a pochi anni fa, abbiamo avuto qualche problema. Nel femminile invece qualche soddisfazione in più ce la siamo tolta. Sono sicuro che entrambi i settori potranno avere benefici da quest’occasione. Non è un caso che appena è arrivata la notizia ufficiale dell’assegnazione di Firenze abbia ricevuto centinaia di messaggi ricchi d’entusiasmo da amici provenienti da qualsiasi paese dell’Europa. Questo dice abbastanza sulla portata dell’evento che ci apprestiamo ad ospitare in estate».

«Per me che sono alle prime armi nella gestione di un team – rivela Chicchi, uno dei principali collaboratori nella nuova realtà Continental, la Technipes inEmilia Romagna, fondata da Davide Cassani – è un’occasione unica. L’entusiasmo che porta il Tour nel mondo è enorme e penso che per un movimento come il nostro che ha bisogno d’essere rilanciato nell’immaginario dei giovani sportivi sia davvero una ventata d’aria fresca».

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Classe '93, laureato in scienze politiche, studi in comunicazione. Appassionato di sport fin dalla tenera età. Tra le discipline più seguite i motori, il ciclismo e ovviamente il calcio.

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