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Basket / Serie A

Pistoia Basket attende Sassari. Carrea: «Siamo stanchi, ma diamo tutto»

«Siamo contati, anche un’influenza ci impedisce di allenarci come vorremmo. La gente deve sapere quanto questi ragazzi stanno dando per la maglia» dice Carrea alla vigilia della gara con Sassari

«In otto giorni abbiamo fatto cinque contro cinque in allenamento solamente una volta».  Michele Carrea riassume così le sfortunate vacanze di Natale del Pistoia Basket. Anche se il coach preferisce non parlare di sfortuna, ma di «carenza di risorse umane».

«Siamo così contati – prosegue – che anche un’influenza ci impedisce di allenarci. Lo sapevamo anche a giugno, ma lo ribadisco perché è giusto che la gente capisca quanto si stiano impegnando questi ragazzi, che hanno dato tutto per i dieci punti conquistati e adesso accusano un fisiologico calo d’energia. Zabian Dowdell, ad esempio, avrebbe bisogno di riposare di più, anche in settimana, ma non possiamo permetterci di risparmiare nessuno». «La società ci ha ribadito che non interverrà» risponde Carrea a domanda diretta, un concetto già espresso dai massimi dirigenti nelle scorse settimane.

Nessuna assenza è legata a un grave infortunio, ma diversi elementi sono stati fermati da mali di stagione. Alle 20.30 di sabato 4 gennaio, il Pistoia Basket ospiterà la Dinamo Sassari, la squadra più in forma del momento, seconda in classifica e pronta ad approfittare di un passo falso della Virtus Bologna per arrivare alla Final Eight da prima della classe. «È una squadra che gioca insieme e si diverte a farlo – così descrive il team di Pozzecco – sono liberi di testa e questo fa la differenza. Sono forti, hanno qualità sul post basso, tirano bene da tre (i migliori del campionato, ndr), hanno atletismo ed esperienza».

«Li affrontiamo nel turno in cui Trieste, la nostra competitor principale, gioca contro l’ultima in classifica, che non ha ancora vinto una partita – va avanti l’allenatore lombardo –. Abbiamo dato tutto e quando tireremo una riga alla fine del girone d’andata i nostri rivali saranno a -2 o avranno i nostri stessi punti, questo non aumenta il morale dei giocatori. Anche perché gli altri si rinforzano e noi come detto facciamo fatica a fare un cinque contro cinque in allenamento. Continuiamo a lavorare, ma è un fardello che pesa e in questo momento mi sento di definire “miracoloso” un eventuale raggiungimento del nostro obiettivo, la salvezza».

Carrea chiude con un bilancio degli ultimi mesi del 2019, quelli passati a Pistoia: «Se guardo la classifica sono più che contento e orgoglioso, 10 punti significano che abbiamo lavorato con professionalità e che siamo cresciuti. Se guardo le performance chiaramente avrei voluto più credibilità in trasferta, anche se penso che le uniche due che avremmo potuto vincere siano Reggio Emilia e Bologna»

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Giornalista pubblicista e laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Bologna. Scrive per Pistoia Sport, Giornale di Pistoia e Corriere Fiorentino

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