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Basket / Serie A

Pistoia Basket, Carrea all’attacco: «Se non alziamo le percentuali è dura»

Il Pistoia Basket si approccia alla sfida-salvezza contro Treviso con Landi in dubbio. «Anche loro in nove – dice Carrea – chi metterà più aggressività vincerà»

Il Pistoia Basket ospita domenica 26 gennaio alle 18.30 la De’ Longhi Treviso. È il primo match di un ciclo di cinque incontri – i veneti, Reggio e Fortitudo in casa; Roma e Trieste fuori – che dirà molto sulla corsa salvezza. Non è utopia pensare (o sperare) in un bottino pieno, a maggior ragione al PalaCarrara.

«La squadra ha lavorato con tensione e consapevolezza di quanto la sfida sia importante – esordisce Michele Carrea -. Quello che farà la differenza sarà la capacità di risistere alle difficoltà e restare uniti. Per tutti i 40 minuti».

«Un fischio contro, in una gara così, può farti impazzire – prosegue il coach del Pistoia Basket – per questo la gestione delle emozioni sarà un elemento fondamentale. Sarà una partita maschia e tesa, ma cedere al nervosismo non ci porterà da nessuna parte: la chiave sarà riuscire a pensare basket e non uscire dalle linee del nostro gioco».

La settimana non è stata rosea. Mercoledì si è fermato Aristide Landi, che sarà valutato domenica mattina e durante il riscaldamento. «Rispetto allo spavento iniziale – spiega Carrea – siamo più ottimisti. Il problema è che ancora una volta eravamo dieci solo grazie a Riisma e non abbiamo potuto provare alcune cose. Ad esempio, Wheatle si è allenato da lungo, ma la mia idea era quella di farlo difendere su Logan». «Dei disagi ci sono, è innegabile, però anche Treviso arriverà con nove giocatori. Entrambe possiamo mettere in campo la stessa energia e aggressività. Chi sarà più bravo vincerà». La società non è riuscita a tesserare in tempo il nuovo acquisto Almeida, ma al tempo stesso ha messo alla porta Cooke.

«Arriviamo alla terza di ritorno con delle certezze – va avanti l’allenatore della OriOra –  e con un’idea di gioco condivisa dalla squadra. Certo, in queste settimane abbiamo preparato piani partita in cui intasavamo l’area mentre l’arma principale di Treviso è il tiro di tre». Proprio quel che servirebbe alla OriOra: «Il nostro attacco può produrre dai 60 agli 80 punti, a seconda dei tiri aperti che riusciamo a segnare. È innegabile che dobbiamo alzare le percentuali dall’arco: è difficile vincere se segni meno di 70 punti, altrimenti ce la giochiamo sempre».

«La De’ Longhi (a 12 punti contro i 10 di Pistoia, divise da una vittoria in trasferta, ndr) – conclude – alterna sprazzi di bel gioco a momenti di blackout, anche dovuti alla la pressione psicologica della classifica. In questo siamo simili, anche se a noi è successo in più partite».

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Giornalista pubblicista e laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Bologna. Scrive per Pistoia Sport, Giornale di Pistoia e Corriere Fiorentino

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