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Basket / Serie A

Pistoia Basket, i possibili scenari dopo la firma di Culpepper

Costoso il passaggio al 6+6 per il Pistoia Basket, anche se Culpepper è proprio ciò che manca all’attuale roster. Rischiano Dowdell e Salumu

La firma di Randy Culpepper apre una serie di scenari possibili per il Pistoia Basket. Tre quelli probabili, una la domanda fondamentale: 5+5 o 6+6?

RESTARE CON IL 5+5

Rimanere con la formula attuale, ovvero cinque stranieri più cinque italiani, costringerebbe al taglio di uno tra Zabian Dowdell e Jean Salumu. Anche perché Terran Petteway è imprescindibile per caratteristiche tecniche e fisiche e anche come tenuta mentale e leadership è cresciuto molto. Randy dovrebbe prendere il posto o del play o della guardia di ruolo. Tra questi due, quello che ha convinto meno finora è naturalmente Zabian Dowdell, mentre il belga è partito male e poi è cresciuto nel corso delle settimane.

Cambiando il play con l’ex Cantù sicuramente l’OriOra perderebbe in quanto a playmaking (Culpepper in Italia giocava con un regista vicino) e gestione della squadra, ma aumenterebbe il proprio fatturato e le frecce a disposizione dell’arco di Michele Carrea. Zabian, 34enne, fatica più del dovuto in difesa e regge con difficoltà un impiego elevato in termini di minutaggio, sia in partita che in allenamento, in un roster in cui di fatto non ha una controfigura che possa garantire almeno una ventina di minuti di qualità. Culpepper è una combo di trent’anni: il Pistoia Basket non avrebbe un play puro al 100% ma un giocatore con più benzina nelle gambe.

IL VIDEO DEI 36 PUNTI DI CULPEPPER CONTRO PISTOIA NEL 2017

L’ipotesi di un taglio di Salumu, reduce dalla bella prova nella capitale, andrebbe a inficiare l’assetto fisico della OriOra visto che tra lui e Randy ci sono ben 11 cm di differenza (182 contro 193), con conseguenze soprattutto in difesa. In attacco il Pistoia Basket perderebbe un giocatore di sistema, ma ne acquisirebbe uno capace di crearsi vantaggio da solo dal palleggio e che nella sua esperienza a Cantù tirava da tre il doppio del belga, più o meno con la solita percentuale realizzativa.

PASSARE AL 6+6

Culpepper è il play/guardia che per caratteristiche completerebbe quasi alla perfezione l’attuale roster della OriOra. E lo allungherebbe: ce n’è bisogno visto che la panchina – soprattutto in queste settimane senza Landi – sta dando un contributo minimo in termini di punti. 

Purtroppo, non tagliare nessuno e passare a un roster con sei stranieri e sei italiani ha un costo enorme: 40.000 euro di luxury tax, 6.250 euro di tesseramento di un altro nazionale (la metà rispetto a inizio anno) – Del Chiaro, probabilmente – e gli stipendi dei due elementi aggiuntivi. Un grande sforzo per la società, l’unica rimasta, insieme a Pesaro, con un budget sotto i tre milioni: 2,826 stando al bilancio ufficiale 2018-19.  Ci potrebbe essere margine per limare (un minimo) la spesa qualora Quarisa ricevesse un’offerta concreta e decidesse di scendere in A2 alla ricerca di spazio. Alcune società avevano già sondato il terreno.

Nei prossimi giorni le scelte della società saranno più chiare, monitorando in parallelo le pratiche per il visto perché sarà difficile (ma non impossibile) vedere Culpepper in biancorosso già contro Reggio Emilia.

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Giornalista pubblicista e laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Bologna. Scrive per Pistoia Sport, Giornale di Pistoia e Corriere Fiorentino

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