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Basket / Serie A

Pistoia Basket, Trieste e Pesaro si isolano. Nel 2020 basta doppia faccia

Il consueto punto sul Pistoia Basket e sulla corsa salvezza all’indomani del Boxing Day. A Varese un’altra non-partita, gli errori al tiro tra le cause del blackout

In isolamento. Data la «povertà» dei contenuti tecnici offerti dal Pistoia Basket nel Boxing Day di Masnago, conviene che il punto sul percorso dei biancorossi parta dalla classifica. Che poi, alla fine, è ciò che conta di più quando giochi per salvarti.

LOTTA A TRE

Perché “in isolamento”? Beh, colpa di Cantù, che con quattro vittorie consecutive sembra essersi ufficiosamente tirata fuori dalla corsa-salvezza. Anzi, con 14 punti può addirittura sognare le Final Eight. Non retrocedere pare affaire a tre tra Pistoia (terzultima con 10 punti), Trieste (penultima con 6) e Pesaro (ultima con 0).  A 12 punti ci sono anche Treviso, Reggio Emilia e Trento, ma per adesso sembrano guardare alla metà più alta del tabellone più che preoccuparsi di cose succede alle loro spalle. Salvo clamorosi ribaltoni.

Nel Boxing Day le ultime tre hanno perso e il solco è staro rimarcato. Pistoia e Trieste lo hanno fatto in malo modo tornando con un trentello rispettivamente da Varese e Trento. I giuliani, per lo meno, si sono consolati regalandosi un pistoiese d’adozione come Deron Washington che tecnicamente non si discute. Meno sul piano fisico.

Vicina a un punto di non ritorno la VL, che contro Cantù ha subìto la 14esima sconfitta. «Prestazione vergognosa e irrispettosa nei confronti di chi ci ha dato fiducia abbondandosi a inizio campionato» hanno tuonato i presidenti Luciano Amadori e Ario Costa, minacciando seri provvedimenti nei confronti dei giocatori, che secondo i più informati spaziano dal ritiro alla sospensione dei pagamenti. «Vorrei dire fustigarli – ha risposto a domanda diretta Ario Costa – ma questo ovviamente non si può fare. Interverremo in altra maniera».

SPETTATORI INTERESSATI

Per la OriOra si prospetta un weekend anomalo, quello del turno di riposo. Mai successo dal ritorno in Serie A. Se tirare il fiato e concentrarsi sul recupero fisico e mentale di qualche elemento apparso sottotonoJustin Johnson ad esempio – non potrà che giovare ai biancorossi, le rivali per la salvezza cercheranno di fare punti: l’Allianz in casa contro una Fortitudo ferita nel derby, Pesaro a Venezia. I loro risultati sono importanti anche perché prima di Befana – quando la squadra di Carrea ospiterà Sassari – le due si affronteranno.

A VARESE PIOGGIA DI TRIPLE SENZA OMBRELLO

Tornando al presente, i 31 punti presi a Varese rappresentano un passo indietro rispetto alla trasferta di Brescia e a loro modo sono comunque diversi dal -33 di Brindisi. Quel che accomuna lombardi e pugliesi è la loro forza quando giocano in casa; un po’ come Pistoia del resto. Su sette successi l’Openjobmetis ne ha colti sei a fila a Masnago, ma questo non cancella il fatto che i biancorossi abbiano fatto un’altra non-partita.

Il 27.7% dal campo con cui ha tirato la OriOra spiega molto meglio delle parole il 91-60 finale ed è una delle cause principali per cui i biancorossi, a un certo punto, hanno mollato. È stata la peggior prova offensiva, per punti prodotti, di tutta la stagione (e non solo!). La difesa alta e aggressiva della squadra di Caja ha tolto diverse soluzioni ai biancorossi, che hanno sparato a salve da subito senza riuscire a bilanciare i tentativi da fuori con gli attacchi al ferro. Dall’altra parte del campo non si è riusciti a contrastare i tiratori avversari, che in stagione non hanno mai perso quando hanno raggiunto il 50% dal campo. Contro il Pistoia Basket hanno segnato 14 triple su 27 tentativi, ovvero il 51.9% solamente dalla linea dei 6.75. L’altro numero decisivo è stato il 43-31 a rimbalzo, un aspetto che con Cremona, ad esempio, aveva fatto la differenza. 

Pistoia era in vantaggio 10-12, poi ha subìto un break di 16-2 prima della fine del primo quarto si è spenta la luce. L’incapacità di segnare ha fatto sì che mancasse la grinta e subentrasse la rassegnazione; la stanchezza ha fatto sì che mancassero l’aggressività e le idee.

Appurato della doppia faccia di questa OriOra, si deve anche considerare il poco tempo a disposizione per preparare una trasferta di cui, invece, ci sarebbe stato molto da discutere per trovare soluzioni adatte a mettere in difficoltà una squadra più forte e sfruttare la meticolosità e la preparazione di coach Carrea, molto importante fin qui.

«La salvezza (che vale uno scudetto per questa squadra) – scrive Luca Silvestrin su Facebook – si raggiunge vincendo il più possibile in casa e con 1-2 imprese in terra straniera». Linea parzialmente sposata dal coach qualche tempo fa: «Senza vincere fuori non ci salviamo». Sarà la grande missione del 2020.

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Giornalista pubblicista e laureato in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Bologna. Scrive per Pistoia Sport, Giornale di Pistoia e Corriere Fiorentino

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