Basket / Serie A2
Pistoia in A1, Tesi: «L’anno prossimo proveremo a mantenere la categoria»
Il legale rappresentante della Giorgio Tesi Group ai nostri microfoni: «La promozione è frutto del lavoro di squadra. E con un PalaCarrara così…»
«In qualità di tifoso, mi auguro che si possa mantenere la categoria che ci siamo conquistati sul campo, a prescindere da quello che sarà il budget a disposizione e da quella che sarà la squadra costruita. Con un tifo come abbiamo avuto nelle ultime quattro partite al PalaCarrara, diventa difficile per tutte le avversarie, anche quelle di Serie A. Abbiamo vinto un campionato pur non essendo fra le favorite: nella prossima stagione verremo considerate fra le papabili per la retrocessione. Toccherà a noi restare aggrappati con le unghie e con i denti a questa categoria». Con Fabrizio Tesi, legale rappresentante di quella Giorgio Tesi Group main sponsor del Pistoia Basket, si comincia già a parlare del futuro del mondo biancorosso, ancora inebriato dalla promozione appena ottenuta.
Una promozione che, definire sorprendente, è forse un eufemismo. «E’ stato bellissimo proprio per questo. Quando ho capito che il sogno poteva diventare realtà? Ovviamente dopo la vittoria in gara 5 di semifinale playoff con Cantù. Sapendo quello di cui è capace il pubblico pistoiese e potendo contare sul fattore campo in finale con Torino, c’era fiducia». Proprio il ritorno sugli spalti del PalaCarrara di un numero elevato di tifosi non solo per le partite con i gialloblù, ma pure in occasione di quelle con Cantù, ha rappresentato un fattore determinante per i successi della squadra di Nicola Brienza. «Dopo le problematiche legate all’auto-retrocessione e al Covid-19, siamo stati capaci di riavvicinare il pubblico, che è in grado di fare la differenza – sottolinea Tesi – Un PalaCarrara caldo come quello visto recentemente può essere decisivo anche al piano di sopra e contro giocatori davvero in gamba».
Secondo Tesi, il segreto di una cavalcata come quella di Della Rosa e compagni sta nella coesione e nella resilienza mostrate dall’intero gruppo di lavoro. «Se nominassi qualcuno invece che qualcun altro, farei certamente un torto ad un gruppo che è stato fantastico. La squadra è stata trascinata da un super coach come Brienza e costruita dal direttore sportivo Marco Sambugaro, davvero bravo nell’allestire un roster importante nonostante le difficoltà. Penso che riconfermare lo zoccolo duro dell’anno passato sia stato fondamentale. E non bisogna scordarsi della società, che ha permesso ai giocatori di lavorare con serenità. Insomma, questo traguardo è frutto di un insieme di elementi fattori. Ma solo con l’unione di intenti e un grande gruppo si possono ottenere risultati a Pistoia. E’ stato così 10 anni fa per la prima promozione in A1 ed è stato così anche stavolta».