Pistoiese, cinque mesi per ritrovare la vittoria. Adesso c’è da “espugnare” il Melani

Dopo la sconfitta inaugurale con l’Albinoleffe, mister Pancaro rivoluziona l’undici titolare e la Pistoiese muove la classifica con un successo incoraggiante. Adesso serve continuità anche in casa

30 MARZO 2019/ 1 SETTEMBRE 2019; due date casuali? No, assolutamente. Rappresentano i mesi che sono occorsi alla Pistoiese per tornare a sorridere, a ritrovare un’amica che si era persa tra mille problemi e difficoltà varie: la vittoria. Cinque mesi e 2 giorni…..un’eternità! Ed in questo lasso di tempo, dalla vittoria ad Alessandria contro la Juventus under 23 per 4-0 a quella di Crema contro la Pergolettese, la squadra ha cambiato tanto, per non dire tutta la fisionomia della rosa. Giocatori nuovi, molto giovani ,guidati in campo da un pistoiese doc, (classe 1980), che al termine di un’importante carriera, ha deciso di vestire nuovamente quei colori a lui tanto cari, Francesco Valiani, con un nuovo allenatore Giuseppe Pancaro.

Ebbene, dopo il primo timido esordio casalingo sfociato nella sconfitta contro l’Albinoleffe che aveva fatto storcere la bocca a tifosi e media per la partita “morbida” giocata dalla squadra, l’allenatore calabrese ha rivoluzionato l’undici da mandare in campo facendo debuttare i nuovi arrivati Camilleri e Ferrarini (che risulteranno tra i migliori), dando fiducia a Viti, Capellini e Stjepovic . Tutti classe 1999 o 2000. Una bella e vincente ventata di freschezza e di voglia di mostrare il proprio valore, caratteristiche che erano venute meno nel debutto interno e che invece sono state le armi vincenti per espugnare il campo sportivo “Voltini” di Crema.

Una vittoria con il classico punteggio di due a zero che ha visto sugli scudi, oltre ai giocatori summenzionati, Niccolò Gucci autore della doppietta vincente e Matteo Pisseri, un portiere che, nel momento di maggiore pressing dei padroni di casa, si è eretto ad autentico baluardo, compiendo due strepitosi interventi evitando un pareggio che, considerate le occasioni da rete create dagli arancioni (compreso un rigore “telefonato” di Falcone a Ghidotti), sarebbe suonato come un’autentica beffa. Così la classifica si è mossa dalla casella zero e deve, si DEVE continuare a muoversi, partendo da domenica prossima contro il Gozzano, autore lo scorso campionato di una rimonta da 0-2 a 2-2.

La squadra deve tornare ad …espugnare il Melani, la vittoria contro una diretta concorrente per la sopravvivenza come la Pergolettese, deve rappresentare l’input per nuovi successi. Solamente facendo così anche i tifosi più scettici sentirebbero il richiamo di quei colori di quella squadra che con l’esuberanza della gioventù, unita all’esperienza degli uomini cardine in porta, al centro della difesa, a centrocampo ed in attacco, potrebbe regalare risultati insperati ed al contempo tanto a lungo attesi.

Basta non cullarsi sugli allori (una rondine non fa primavera,,,) avendo sempre davanti agli occhi il preciso scopo di lavorare, lavorare, lavorare. Non voglio con queste affermazioni asserire che la Pistoiese formato 2019/2020 sia una squadra che mira a traguardi diversi a quelli che sono stati dichiarati dalla società alla vigilia della nuova stagione; credo però che stia nascendo un gruppo forse tecnicamente inferiore ad altre rose costruite per raggiungere la promozione, ma ugualmente capace di cavalcare l’onda della (ri) trovata vittoria e quindi dell’entusiasmo. Una formazione che potrebbe in maniera camaleontica, mutare nell’undici che scende settimanalmente in campo ma spinta dallo stesso Animus Pugnandi, necessario a fronteggiare adeguatamente qualsiasi avversario.