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Calcio / Serie C

Pistoiese, retrocessione meritata. Adesso che succederà?

Pistoiese deludente anche all’ultima chiamata. A Gorgonzola l’ennesima prestazione negativa di una stagione fallimentare

La Pistoiese sprofonda tristemente in Serie D. Il miracolo in terra lombarda non c’è stato e con la morte nel cuore bisogna prendere atto del nefasto verdetto del campo: retrocessione tra i dilettanti nell’anno del centenario. La gara di Gorgonzola conferma – se ancora ce ne fosse stato bisogno – che la Pistoiese di quest’anno è poca cosa, e retrocede meritatamente. Dopo sette anni tra i professionisti, con pochi alti e molti bassi, la società arancione presieduta da Orazio Ferrari tornerà a giocare nei dilettanti, a meno di incredibili sviluppi estivi (possibilità di ripescaggio?), di cui è prematuro parlare ora. Il 2 maggio 2021 passerà alla storia come il giorno della retrocessione in Serie D.

Il finale è veramente drammatico. Certamente le speranze erano molto poche, ma si sa: nel calcio come nella vita, finché c’è vita c’è speranza. Eppure anche oggi la Pistoiese di Sottili non è stata all’altezza della situazione perdendo al termine di una gara senza storia. Pagati limiti tecnici e caratteriali e scelte errate a livello societario: la conseguenza, purtroppo, è un risultato sportivo che fa male a tutta la città di Pistoia.

NIENTE COLPO DI CODA, SQUADRA A PEZZI

A Gorgonzola la Pistoiese è uscita sconfitta per 2-0 giocando una gara deludente e senza mai dare la sensazione di poterla vincere. Squadra che non ha creato quasi niente, a pezzi a livello mentale e con innumerevoli assenze, anche se ovviamente non può essere un alibi. Sottili purtroppo nella sua breve seconda esperienza non è riuscito a dare la svolta, anche se probabilmente questa retrocessione era stata scritta da tempo. Il tecnico di Figline Valdarno a fine gara era profondamente amareggiato.

Questa Pistoiese ha mollato, o non è stata all’altezza per quasi tutto il girone di ritorno (dove ha totalizzato la miseria di 9 punti). Dopo il calcio mercato di gennaio la rosa è stata nettamente indebolita: purtroppo anche il direttore sportivo Giovanni Dolci ha grosse responsabilità; il saldo tra gli acquisti e le cessioni del mercato riparatorio è stato incredibilmente negativo.

Quando si retrocede le responsabilità sono di tutti: presidente, direttore generale, direttore sportivo, allenatori e giocatori. Ovvio che la famiglia Ferrari e Dolci, avendo le massime cariche societarie, siano i responsabili principali. I tre allenatori che si sono alternati sulla panchina arancione, Frustalupi, Riolfo e Sottili, anche loro avranno le proprie responsabilità. Però quando si cambia così tante volte guida tecnica e i risultati rimangono più o meno negativi, il problema maggiore forse va cercato altrove. Questa rosa, soprattutto da febbraio in poi, si è rivelata non all’altezza della Serie C. Un pensiero va al capitano Valiani, che nell’anno del centenario retrocede con la squadra della sua città. Il suo stato d’animo, deve essere di profonda tristezza; tornato a Pistoia per chiudere la sua gloriosa carriera, si ritrova a vivere un dramma sportivo che probabilmente non avrebbe pensato nemmeno nei suoi peggiori incubi.

FUTURO INDECIFRABILE, PISTOIESE DA DOVE RIPARTIRAI?

Ovvio che il giorno immediatamente successivo a una dolorosa retrocessione c’è poco da pensare, vista l’amarezza e la scarsa visibilità sul futuro. Però la Pistoiese va avanti e ora ci sarà da capire quali sono gli scenari che si apriranno in casa arancione.

Maggio è appena iniziato: ora ci sarà qualche giorno di stop, poi è probabile che Orazio Ferrari, come ha detto a fine gara, farà le sue valutazioni e dirà che intenzioni ha. Da metà a fine giugno, ci saranno le prime scadenze e da presentare tutta la documentazione, chissà se si apriranno degli spiragli per un possibile ripescaggio. Non c’è da farsi illusioni, è chiaro, anche perché – ammesso che la Pistoiese abbia le carte in regola – ci vorrà una bella somma da sborsare e non è detto che ci siano le possibilità.

Se la famiglia Ferrari rimarrà o no, è tutto da vedere; così come è da vagliare la possibilità che qualche altro soggetto voglia e possa acquistare la Pistoiese. Tanta incertezza, insomma, anche perché in caso di ripartenza dalla Serie D bisognerà allestire una squadra importante per tornare tra i professionisti il prima possibile. E non sarà affatto facile, viste le tante piazze storiche – soprattutto toscane – che ci troveremo ad affrontare. Ci aspetta un periodo estivo molto intenso: vedremo che succederà…

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Giornalista pubblicista dal 2012, mi occupo di calcio, sport che amo alla follia, di cui sono appassionato dalla nascita. Scrivo sperando di coinvolgere ed emozionare chi mi legge.

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