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Basket / Serie B Nazionale

Prova superlativa degli Herons nel derby: Carpanzano chirurgico, Chiera è un leader

Netta vittoria degli aironi di coach Barsotti nel derby termale. Nella Gema non si salva nessuno

LE PAGELLE

GEMA MONTECATINI

SAVOLDELLI 5,5. Nel primo periodo è molto lucido e pratico nelle scelte offensive, mettendosi a servizio della squadra. In una gara difficile, almeno fino a che c’è un barlume di speranza di poterla riprendere, lui prova a giocarla, sgolandosi con i compagni e anche con gli arbitri. Miglior marcatore dei suoi con 16 punti.

LAGANÀ 5. Reduce da una settimana complicata dal punto di vista fisico e la sua prova ne è il riflesso. Tira malissimo dal campo (2/12), salvandosi solo dalla linea della carità. Chiude con 12 punti, dando comunque l’impressione di essere immarcabile quando dice di voler andare fino in fondo, ma scontrandosi troppo spesso con i raddoppi sistematici dei rivali.

DIGNO 5. In una serata in cui la barca Gema fa acqua da tutte le parti non spettano certo a lui oneri e onori. La sua prova si accende con un paio di bombe, ma con lui in campo la squadra di coach Angelucci soffre, subendo i parziali più importanti.

DURANNTI 4. Fatica in avvio a contenere Natali e si carica subito di due falli in meno di tre minuti. Totalmente inconsistente, non riesce ad entrare nel vivo del gioco se non in sporadiche occasioni dove comunque si limita al suo, senza particolari acuti.

DI PIZZO 5,5 Sotto le plance è un porto sicuro e i compagni lo cercano spesso per sfruttare l’evidente vantaggio di centimetri e di tonnellaggio. Nonostante questo, incide meno di quello che potrebbe, anche perché trasmette sempre l’idea di essere insicuro nel movimento da fare, perdendo attimi preziosi tra la ricezione del pallone e l’azione di tiro. Sfiora la doppia doppia fermandosi a 13 punti e 9 rimbalzi.

MOLTENI 5,5. Con i frombolieri che steccano, forse avrebbe meritato anche qualche possibilità in più. Preciso e con la testa sempre nella partita, è anche quello che chiude con il plus/minus più basso tra i suoi.
s.v. GHIARÈ. Comparsata nel finale, quando non c’è più partita.

NERI 5Esce per cinque falli quando mancano ancora quasi due minuti alla fine della terza frazione. Nei dieci minuti in cui resta sul parquet, oggettivamente, c’è poco altro.

MARENGO 5 A rimbalzo è presente e mette energia, ma anche lui si perde in una serata in cui anche la sua proverbiale energia non basta a tenere testa ai suoi avversari.

INFANTE 5. Il leone rossoblù non ruggisce quasi mai. Mette solo una bomba e conquista tre rimbalzi, fallendo la missione di essere decisivo e risolutivo sotto i tabelloni per i suoi.

ALLENATORE: ANGELUCCI 5. La squadra perde sostanza e idee nella seconda frazione e non riesce a porvi rimedio. La squadra si ostina a cercare i lunghi sotto, faticando a fargli ricevere palloni giocabili, complice la pressione costante efficace della difesa Herons sugli esterni. Quando Fabo scava già il primo parziale in doppia cifra, inspiegabilmente, non rimette in campo Laganà per provare a scuotere i suoi in attacco.

FABO HERONS

GIANCARLI 6A volte non serve riempire il tabellino per fare una buona partita. Per maggiori informazioni chiedere al playmaker della Fabo che pur non segnando e non smistando assist è un francobollo in difesa e soprattutto trasmette ritmo e intensità a tutti i compagni che ci mettono poco a sintonizzarsi sulla sua frequenza seguendo il suo esempio.

CHIERA 7,5. Un leader che non pesa nell’economia e nel gioco dei suoi Herons. Chiude il derby come miglior marcatore insieme Carpanzano ed è uno degli artefici dello strappo decisivo nel terzo periodo, ma riesce ad esserlo senza fagocitare palloni e soprattutto rivelandosi perfetto ingranaggio nel vortice difensivo che fa perdere la bussola ai rivali in più di un’azione. I nove rimbalzi sottolineano come riesca ad essere efficace anche quando c’è da pulire sotto i tabelloni.

CARPANZANO 7,5 . Pulito e chirurgico, seleziona i tiri con lucidità e ogni volta che si alza l’esito è praticamente scontato. Anche di difesa, pur pagando spesso dazio nei cambi difensivi, riesce a far sudare le proverbiali sette camicie agli avversari. E la sua gioia incontenibile, esultando dopo ogni canestro, vale un po’ di più ripensando alla sua assenza nella sfida d’andata e a tutto quello che ha passato il ragazzo ad inizio stagione fuori e dentro il campo.

NATALI 7 Manda subito fuori gara Duranti. Poi fa valere tutta la sua esperienza e la sua leadership lasciando spazio ai compagni e dando zampate vincenti quando arriva il suo turno di lasciare il segno. E infatti ci sono anche 13 punti, con tiri selezionati e ad alta percentuale di realizzazione.

ARRIGONI 6,5 Fa di tutto e soprattutto gli riesce bene tutto. Oltre a i punti (8) e ai rimbalzi (4), balzano agli occhi soprattutto i suoi assist (2) e i palloni recuperati (3).

DELL’UOMO 6 Veterano del derby, elemento essenziale della pallacanestro di energia praticata da Barsotti, si accende a fiammate. Quando lo fa, lascia il segno.

GIANNINI 7. Tra i protagonisti meno aspettati, si prende tutte le libertà che Gema gli concede e quando s accende nel secondo quarto cavalca con efficacia la sua buona vena, trovando a ripetizione la via del canestro.

NNABUIFE S.V. Poco più di un minuto in cui far legna per i rossoblù.

LORENZETTI 6 . Giganteggia nel pitturato, soprattutto mettendo presenza difensiva in una battaglia in cui parte svantaggiato per taglia. Rivedibile nell’azione in cui fa andare su tutte le furie Savoldelli.

TORRIGIANI 6 Qualche minuto ma senza lasciare particolarmente il segno. In una serata in cui tutto gira si accontenta di portare il suo mattoncino.

ALLENATORE: BARSOTTI 7,5 La sua Fabo gioca come vuole il suo coach e il pubblico del PalaTerme si spella le mani per applaudirla. Consapevole di pagare dazio nel pitturato, imposta la gara provando a frenare l’attacco avversario sulla prima linea e da qui arrivano dividendi altissimi tra palloni recuperati, contropiede e inceppamenti dell’attacco Gema che punge solo nei primi dieci minuti.

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Originario di Montecatini, giornalista, dal 2005 scrive su Il Tirreno e dal 2014 anche per Pistoia Sport. Ama in maniera viscerale lo sport e le sue storie. Nel tempo libero cerca di imitare le gesta sportive dei campioni, con scarsi risultati. Tattico "ad honorem" della redazione.

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