Serie C Unica, giocatori di Agliana accusati di offese razziste

In seguito alla gara di Serie C, il club pontederese ha denunciato il fatto accaduto ad un suo atleta. Pronta risposta da parte di Agliana

Una partita che farà discutere a lungo, quella di Serie C Unica tra Agliana e Pontedera, a causa degli strascichi che stanno emergendo nelle ultime ore. La società della Juve è infatti uscita allo scoperto, denunciando un episodio che, se confermato, sarebbe gravissimo. Secondo il club padrone di casa, infatti, due giocatori di Agliana avrebbero rivolto insulti razzisti ad un tesserato avversario, Buba Minteh.

IL COMUNICATO DELLA JUVE PONTEDERA

«Questo weekend, prima del consueto post con il resoconto della partita, è doveroso parlare degli insulti razzisti rivolti ad un nostro giocatore da parte di due avversari, durante e dopo la dodicesima giornata del campionato di Serie C Unica disputata al Pala Zoli di Pontedera tra i nostri padroni di casa della BNV Juve Pontedera e la compagine ospite della Endiasfalti Agliana. L’insulto a sfondo razzista proveniente dal pubblico è deprecabile, tanto che è sanzionato sia dalla giustizia sportiva che da quella ordinaria. Riceverlo da avversari che stai affrontando sul campo è inaccettabile. Buba è il nostro eroe e, da questa sera, alla Juve Pontedera siamo tutti Buba!».

Dopo poco è arrivata anche la replica della società aglianese.

IL COMUNICATO DELLA PALLACANESTRO AGLIANA 2000

«La Pallacanestro Agliana 2000 prende le distanze dalle accuse di razzismo mosse dalla società BNV Juve Pontedera e dagli incresciosi gesti avvenuti negli spogliatoi del Pala Zoli al termine della gara valida per la prima giornata di ritorno del campionato di Serie C Unica tra Juve Pontedera e Endiasfalti Agliana. La nostra società si è sempre caratterizzata per i suoi valori di inclusione, e non contempla assolutamente certi comportamenti».

«Allo stesso modo la Pallacanestro Agliana 2000 vuole evidenziare i fatti di violenza accaduti nel post gara. Gesti che rovinano la bellezza di questo sport e mettono a repentaglio la salute dei giocatori, che speriamo di non dover vivere mai più. Restiamo in attesa dei provvedimenti degli organi competenti, mettendoci a disposizione per qualsiasi chiarimento sull’accaduto».