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Basket / Divisione Regionale 1

Serie D, Bruno Ialuna è il nuovo allenatore della Cestistica Pescia

Nuova avventura per Bruno Ialuna. Il coach di culto delle minors locali dice sì a Pescia, piazza calda dove far crescere giovani interessanti

La chioma canuta lo ricorda, l’esperienza, lo stile e la personalità pure. Il coach Popovic delle minors Bruno Ialuna, tra le tante pretendenti, sceglie la Cestistica Pescia. Un matrimonio, quello coi rossoverdi, che arriva contestualmente al congedo dai Rossoblu Junior Montecatini. Dopo tanti anni di serie C, il ritorno sportivo di Ialuna nella sua città è durato quattro stagioni in cui in sinergia col presidente Andrea Niccolai, ha plasmato una realtà competitiva ed entusiasmante. Tre campionati di vertice in Promozione (2016/2017, 2017/2018 e 2019/2020), intervallati da una sfortunata comparsa in serie D nell’anno sportivo 2018/2019, chiusa con la retrocessione.

Tanti i giovani lanciati, come sempre. Poi la pandemia, a sancire una fine pressoché naturale del ciclo. Ed è proprio dalla serie D che il poliedrico tecnico riparte con una nuova sfida ricca di stimoli, in una piazza dalla blasonata tradizione cestistica come Pescia. Coincidenza vuole che la società rossoverde dia il benvenuto al classe “55 proprio nell’anno del suo sessantenario. Il miglior modo per celebrare la storia, scrivendone (visto che non si parla solo di un allenatore ma anche di uno scrittore) ulteriori pagine, che la città si augura possano essere il più avvincenti possibile.

LE PAROLE DEL DS BRACCINI

«A Bruno è piaciuto molto il nostro progetto, incentrato sui giovani e sul creare un ambiente sano e competitivo» esordisce il DS della Cestistica Fabio Braccini. «L’obiettivo che ci poniamo è quello di valorizzare i ragazzi del nostro settore giovanile in collaborazione col nostro responsabile Stefano Dari, cercando di portarli su fino alla prima squadra. Pensiamo che Bruno sia la persona giusta per gestire un gruppo di giovani come il nostro, perciò siamo entusiasti di averlo assieme a noi. Sperando che si possa aprire un ciclo che duri nel tempo». Le premesse ci sono. Lo conferma la stagione appena terminata, in cui con Stefano Dari al timone, il roster pesciatino quasi interamente under 18 ha ottenuto una brillante salvezza.

Ma non solo, perché tra le buone notizie spicca la crescita esponenziale dei vari Ghera, Sodini, Gherardini, Alfieri, Ciervo. Prospetti talentuosi coi quali e sui quali pianificare un futuro roseo. «Il Covid c’ha aiutato a prendere la decisione di ringiovanire la squadra, anche se è una scelta che avevamo in mente di fare da prima. Vogliamo prediligere – prosegue Braccini – persone e ragazzi che tengano alla maglia e alla città. Il nostro intento è quello di ricreare entusiasmo per il basket a Pescia. Quest’anno abbiamo osato e i ragazzi hanno risposto alla grande, dimostrando di poter dire la loro anche in serie D».

Adesso la dirigenza della Cestistica dovrà sistemare ogni tassello per affidare a coach Ialuna un organico ambizioso ed equilibrato. «Con l’innesto di un paio di giocatori di esperienza pensiamo che si possa allestire una squadra che possa crescere e divertirsi – si sofferma sul punto il DS, che poi chiude – Con Bruno ci conosciamo da vecchia data, l’ho sempre avuto come avversario ma l’ho sempre stimato tanto. Secondo noi, per mille motivi, è la persona che fa al caso nostro».

QUELLE DI IALUNA

«Che Pescia abbia scelto un montecatinese come me è un motivo d’orgoglio» scherza il nuovo coach della Cestistica Bruno Ialuna. «Ai miei tempi il vero derby era tra Montecatini e Pescia, con due intere comunità devote per la pallacanestro. I capi tribù erano Raoul Bellandi e Sergio Silvestrini e ogni anno i palazzetti si riempivano per queste partite sentite. Perché Pescia, come del resto Montecatini, è una città di basket. Qui c’è un grande fuoco sotto la cenere, che aspetta di essere ravvivato. Mi piacerebbe che il PalaBorelli tornasse ad essere pieno – confessa Ialuna – far crescere questi ragazzi e magari lanciarne qualcuno in categorie superiori.

Che avere a che fare coi più giovani sia da sempre il suo pane quotidiano si sa, così a scuola così in campo. E quando un pupillo a cui hai dato fiducia spicca il volo, è sempre una gioia. «Le promozioni e le vittorie dei campionati sono state belle (che peraltro sono ben nove, nda), ma la mia soddisfazione più grande è stata vedere Francesco Stefanelli, che lanciai in serie C a 15 anni, vincere l’MVP delle finali di Coppia Italia in A2. Così come vedere una decina dei ragazzi che sono stati con me in questi anni a Montecatini proseguire il loro percorso verso l’alto, tra serie B e serie D» spiega l’esperto allenatore.

«Ciò che mi ha convinto di questo progetto – rivela – è vedere che i “vecchi” del gruppo sono del 2000, valorizzare i ragazzi è sempre stata la mia idea di pallacanestro. Quando Fabio Braccini e Remo Ulivieri mi hanno parlato della loro visione mi sono entusiasmato, perché è anche la mia». In rossoverde, il montecatinese troverà pane per i suoi denti, con elementi dal bel mix tra talento e gioventù. «Ho già visto dei ragazzi in gamba, con ottimi margini di miglioramento. Poi vedremo se rinforzare la squadra, però senza stravolgerla. Inserendo semmai un paio di giocatori compatibili col progetto che ha in mente la dirigenza e che io condivido» conclude Ialuna.

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Cresciuto a pane e basket a Montecatini. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Pisa, coltiva la passione per lo sport e per il sociale. Si ostina a fare il playmaker amatoriale. Da tifoso dell'Inter, è abituato a gioire una volta ogni dieci anni, quando va bene.

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