Amarcord
Unione Sportiva Pistoiese, sono 102: le origini in un ebook free

Centodue anni fa nasceva l’Unione Sportiva Pistoiese: a informare i pistoiesi sull’avvenuta fusione tra Società Ginnastica “Ferrucci”, Ginnastica Libertas, Pistoia Fbc e altri sodalizi minori, ci pensò giovedì 8 dicembre 1921 il “Popolo Pistoiese”, il periodico più letto in città.
A Pistoia si faceva sport da più di mezzo secolo, ma quella operazione di fine autunno del 1921 fu il primo vero tentativo di guardare al futuro. Mentre ovunque, nel nord Italia come in Toscana, il calcio aveva già conosciuto una prima fase avanzata di sviluppo, all’ombra del campanile di San Zeno non si era ancora stati capaci di costruire un impianto per fare sport. Un vero “stadium”, con tribune e tutto il resto, per correre o lanciare il giavellotto, esibirsi in acrobazie ginnastiche o giocare a pallone su di un campo che non fosse una spianata per cavalli senza nemmeno l’accenno di una recinzione. Lo sapeva bene il Pistoia Football Club di Francesco Vallecorsi che nel 1914, all’indomani della clamorosa conquista della promozione in I Divisione, fu costretto a rinunciare all’iscrizione proprio per la mancanza di un campo sportivo a norma.
E l’aveva capito Terzilio Bizzarri, che qualche anno dopo aver mollato la “Ferrucci” per fondare la “Libertas”, quando i successi delle due rivali avevano iniziato a diminuire si era reso conto della necessità di rilanciare lo sport attraverso una fusione e la costruzione di una “casa” dello sport. Ecco quindi l’idea: di Unione Sportiva Pistoiese in effetti si parlava da tempo, prima della Grande Guerra Bizzarri ci aveva già provato. Ma la buona volontà da sola non era stata sufficiente perché senza uno stadio non avrebbe potuto esserci la tanto sospirata “unione”.
Si dovette aspettare quindi l’iniziativa del munifico Ciro Papini, che con l’acquisto del terreno di via Bindi dove nel 1922 sarebbe sorto lo stadio Monteoliveto, risolse i problemi di tutti. Fu dalla conclusione positiva della trattativa tra l’industriale e la signora Isabella Angiolini, proprietaria del grande terreno a ridosso delle mura di San Pierino, che il sogno di Bizzarri poté diventare realtà. Da quel giorno ebbe inizio un periodo di fermento intorno alla nuova polisportiva, che pian piano prese forma fino alla costituzione in società anonima cooperativa (marzo 1922) e il successivo ingresso di nuove discipline oltre a quelle che orbitavano già intorno alla ginnastica.
Fatti, persone, intrecci, passaggi cruciali e commenti della stampa legati a questa lunga “gestazione” sono contenuti in un ebook che il collega Giacomo Carobbi ha scelto di mettere a disposizione in download gratuito a questo link: https://bit.ly/uspistoiese_leorigini.
«Ho pensato di fare un piccolo regalo di Natale anticipato a tutti coloro che a vario titolo, in oltre un secolo di storia, hanno portato e portano rispetto alla storia arancione – afferma il giornalista – rimettendo in fila tutte le fonti emerse anni fa durante le ricerche per la ricostruzione della storia del Pistoia FBC. Tra la squadra di Vallecorsi e l’US Pistoiese, oltretutto, a mio avviso esiste un legame forte che in qualche modo andrebbe riscoperto e omaggiato».
