Connect with us

Calcio / Serie D

Aglianese, eguagliato il filotto horror d’inizio stagione: tiene banco il rebus difesa

Che fine ha fatto l’impermeabilità difensiva? Per risollevarsi l’Aglianese dovrà sistemarsi dietro e recuperare il proprio DNA battagliero

L’Aglianese 2.0, cioè quella ri-nata dopo l’arrivo di Baiano e il restyling invernale, ha eguagliato lo score negativo di inizio campionato, quando la squadra (allora allenata da Maraia) aveva inanellato quattro sconfitte consecutive tra il 17 settembre e l’8 ottobre. Numeri che fanno pensare, considerando come questa versione dei neroverdi avesse mostrato cose incredibilmente positive in apertura di 2024…tutto ciò, però, sembra ora soltanto un lontano ricordo.

CORTOCIRCUITI DIFENSIVI

Per analizzare la sconfitta maturata al “Bellucci” contro il Carpi è impossibile non partire dai due gol subiti dall’Aglianese. In entrambi, come ha ampiamente sottolineato mister Baiano nel post partita, più di qualcosa non ha funzionato. In occasione dell’1-0, infatti, c’è stata una palese disattenzione in area, la stessa che ha portato Calanca a colpire indisturbato a pochi passi dalla linea di porta. Il tutto dopo appena sette minuti sul cronometro, quando l’attenzione dovrebbe essere massima.

Il tema dell’approccio alla gara torna dunque d’attualità, visto che anche contro la Victor San Marino – due settimane fa – c’era stato lo stesso problema. Anche in quel caso erano bastati pochi giri d’orologio perché i biancazzurri riuscissero ad indirizzare la contesa mettendo fin da subito in salita il match per i ragazzi di Baiano. L’aggressione iniziale, che nella maggior parte dei casi aveva portato i suoi frutti, adesso sembra non essere più una prerogativa dei neroverdi, che però, iniziando in maniera più soft, hanno dimostrato di subire troppo gli avversari.

TROPPO SPAZIO CONCESSO

La seconda rete, poi, evidenzia un altro errore della retroguardia toscana. Va detto, ad onor del vero, che fino a quel momento la ripresa era stata egemonizzata dall’Aglianese, rea d’essersi fatta trovare scoperta proprio nella porzione di gara più propizia. Il 2-1, infatti, è arrivato in seguito ad un prolungato palleggio del Carpi, che muovendo sapientemente i propri uomini è riuscito ad aprirle la scatola difensiva dell’Aglianese liberando gli interpreti più pericolosi. Il preciso cross di Saporetti e l’incornata di Zucchini avvengono non a caso in posizioni in cui di maglie neroverdi non ce ne sono…alquanto particolare trovandoci in piena area di rigore. Troppo spazio concesso, insomma.

E proprio il fatto che fino a lì, nel secondo tempo, ad aver giocato meglio fosse stata la formazione di Baiano, deve far mordere le mani a Marino e compagni, che con un po’ più d’attenzione avrebbero potuto evitare di tornare sotto nel punteggio e, chissà, forse anche ribaltare del tutto il risultato. Lo spirito mostrato nel primo spezzone di ripresa, però, non basta. E non potrebbe essere altrimenti, durando le partite novanta minuti. Lo stesso Baiano lo ha detto dopo il triplice fischio: «Facciamo delle mezze partite», cioè buone solo in parte. Contro corazzate come il Carpi risulta doppiamente difficile portare a casa dei punti se non si rimanere sul pezzo ogni secondo. 

I PRESUPPOSTI PER FINIRE BENE

Dopo un tour de force particolarmente probante, l’Aglianese è ora attesa da quattro sfide apparentemente più semplici, almeno sulla carta. In programma, infatti, ci sono gli incroci con Sammaurese, Mezzolara, Progresso e Certaldo, appuntamenti che i neroverdi dovranno sfruttare per rimettersi in carreggiata. Il limbo di classifica in cui si trovano adesso gli uomini di Baiano non consente a questi ultimi di coltivare particolari ambizioni, se non quella di salvarsi matematicamente il prima possibile cercando di concludere brillantemente la stagione.

Questi quattro match, che precederanno l’ultimo dell’anno col Forlì, serviranno dunque ai toscani per ritrovare fiducia e far tornare il sorriso ai tifosi. L’Aglianese 2.0, infatti, non può essere scomparsa. Se pur con quattro sconfitte all’attivo nelle ultime quattro partite, quantomeno in alcuni sprazzi si è intravista quella foga che dovrà essere benzina preziosa in vista del rush finale. La rete segnata da Mascari, in tal senso, ne è un perfetto esempio, con tanti giocatori neroverdi in area a ricercare la rete con la bava alla bocca, pronti a sfruttare un rimpallo o una deviazione a proprio favore accerchiando la retroguardia avversaria. 

Condividi:
Comments
WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com