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Motori

Dromedari due volte secondo a Monza: titolo LES ad un passo

Andrea Dromedari, tra mille difficoltà, resta al comando della Ligier European Series a due gare dal termine (a fine mese a Portimao).

Andrea Dromedari è ancora il leader della Ligier European Series ad un weekend dalla conclusione del campionato. Il pilota pistoiese ha però perso punti dal rivale belga Kevin Balthazar, che ha vinto entrambe le gare a Monza precedendolo di pochi secondi. Un doppio risultato che sembrerebbe da compitino, ma che in realtà è stato frutto di un vero e proprio doppio miracolo di Andrea.

I GRATTACAPI DI GARA-1…

Lo stesso Dromedari ha raccontato così il weekend brianzolo: «In qualifica ho staccato la pole position per gara-1 e il terzo posto per gara-2. Mi sentivo a posto col set-up ed ero fiducioso, ma poi in corsa me ne sono successe di tutti i colori!». Con un’introduzione di questa portata, il resto non poteva che essere succoso: «Gara-1 me la sono giocata già nel giro di ricognizione. Siamo arrivati alla variante Ascari e il motore si è spento all’improvviso mentre ero in quarta. Deve essere stato un problema elettrico, ma per fortuna il badgeboard sul cruscotto è rimasto accesso.

Perciò ho subito iniziato a fare regolazioni per riavviare tutto: ho provato tre, quattro volte. Non c’era alcun segno di vita. Alla quinta finalmente è ripartito tutto. Però ero nei guai più assoluti: il gruppo era già partito». Andrea si è dunque calato in una rimonta che pareva disperata, ma che alla fine ha dato i suoi frutti. La conquista della piazza d’onore, con pochi secondi di distacco da Balthazar (che aveva tenuto un passo tranquillo), può essere considerata una vera e propria impresa.

…E QUELLI DI GARA-2

Con una gara-1 così, Andrea ha sperato che gara-2 gli desse molti meno grattacapi e più chance di vittoria. Le speranze purtroppo sono svanite presto, quando Dromedari si è ritrovato in un dejà-vù da incubo: «Sono partito guardingo, l’ammetto. C’erano Balthazar e Federico Leo (campione europeo FIA GT3 nel 2011) che battagliavano aspramente ed io mi sono messo tranquillo a fare da spettatore per un po’. Ho fatto trascorrere qualche giro e poi mi sono avvicinato, e lì è successa la stessa identica cosa di Spa. Balthazar prima della Parabolica ha espulso una vera e propria nuvola d’olio e io l’ho presa piena. Pareva avesse la macchina di 007!

A quel punto, visto che il pit stop era vicino, ho resistito quattro giri nella nebbia e poi sono rientrato, ma ho fatto tutta la corsa col parabrezza sporco. Mi vengono i brividi a ripensarci: potevo schiantarmi come Leclerc in F1! In alcune staccate frenavo alla cieca e in piste veloci come Monza è una sensazione davvero terribile. Per fortuna una Safety Car mi ha aiutato e sono riuscito quantomeno a guadagnare una posizione, ma a fine gara mi sono sfogato».

TENSIONI NEL RETRO-BOX

Dromedari e i suoi, senza un regolamento preciso che li aiutasse, hanno polemizzato a lungo col box del team di Balthazar. Le discussioni, che si sono placate solo con lo scendere dell’adrenalina, alla fine hanno dato un unico risultato: la promessa del boss Ligier Jacques Nicolet in persona: «L’ho preso per un braccio e gli ho mostrato le condizioni del muso. Ci è rimasto malissimo e mi ha più volte chiesto come avessi fatto a correre in quella maniera. Mi ha promesso che prenderà provvedimenti. Non è accettabile che si ripeta un avvenimento simile. Pare di stare alle Wacky Races di Dick Dastardly! Spero solo di non passare un altro weekend con la paura che mi arrivi una secchiata d’olio quando gli sono in scia».

Il parabrezza di Dromedari inondato d’olio nel dopo gara.

LE ULTIME FATICHE PORTOGHESI

Le 14 lunghezze perse comunque non spaventano Dromedari, la cui leadership è ancora forte. Il vantaggio su Balthazar è di 26 punti e ciò significa che ad Andrea basterebbero due terzi posti a fronte di una doppia vittoria del belga nell’ultimo round a Portimao. Il circuito portoghese ospiterà, una settimana dopo lo sbarco della F1 (al ritorno nel paese lusitano dopo 24 anni), le ultime due gare del campionato il 30 e il 31 ottobre. Dromedari si sente forte del comando, ma nelle corse, come spesso ripete e come gli è già capitato quest’anno, tutto può accadere. Solo la bandiera a scacchi metterà la parola fine a quest’impresa del coriaceo pilota pistoiese.

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Classe '93, laureato in scienze politiche, studi in comunicazione. Appassionato di sport fin dalla tenera età. Tra le discipline più seguite i motori, il ciclismo e ovviamente il calcio.

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