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Calcio / Serie C

Dal nulla alla B: in ricordo di Robertone

Roberto Maltinti occupa una parte di storia importante della Pistoiese: la cavalcata dai dilettanti alla B

Quel sorriso radioso, affabile, che ti trasmetteva tanta serenità ed amicizia, si è spento in una notte di settembre. Roberto Maltinti ci ha lasciato così senza disturbare nessuno, in punta di piedi, salutando a suo modo quel mondo dello sport pistoiese al quale aveva donato tutto se stesso. Calcio e basket.

Parlare al passato di questo personaggio, specie per chi avuto la fortuna, come il sottoscritto, di conoscerlo e apprezzarlo per le sue grandi qualità umane, oltre che per quelle di imprenditore, rattrista enormemente; ma Roberto, ne sono sicuro, non vorrebbe che lo si ricordasse in maniera malinconica, no certamente, non sarebbe stato il suo modo di raccontare certe emozioni, ma piuttosto in maniera scanzonata, quasi irreverente, finendo in quelle sue proverbiali risate accompagnate da una “pacca” sulle spalle.

Un gigante buono, è così che voglio ricordarlo con tanti amori facenti parte lo sport; ciclismo, calcio e basket. A Pistoia sarà ricordato nelle rispettive sponde di basket e calcio, come il Presidente e, per gli arancioni, dietro solamente al “Faraone”, quel Marcello Melani che portò la squadra di calcio della sua città ad un escalation culminata nella promozione in serie A. Lui, il gigante buono, prese la Pistoiese che era praticamente “morta”, e nel giro di una manciata di anni la portò in serie B. attraverso una cavalcata indimenticabile. La promozione in C1 con alla guida della squadra l’amico Gianfranco Bellotto; la festa per la promozione il 20 giugno 1993, in uno stadio Melani pieno come un uovo; l’ingresso in campo delle squadre con due mascotte particolari; da una parte il figlio di Mark Strukely e, per mano di Maurizio Trombetta, mia figlia Elisa, cinque anni, vestita tutta in arancione, comprese le scarpine! Un’emozione nell’emozione. Di quella squadra voglio ricordare un altro ragazzo, un giocatore che fu il capocannoniere della formazione con 11 reti; Danilo Di Vincenzo morto tragicamente in un incidente stradale insieme ad un altro giocatore Filippo Biondi  il 10 dicembre 1996 quando era al Castel di Sangro.

Poi un’altra data importante, la promozione al cardiopalma in serie B nello spareggio di Bologna contro il Fiorenzuola ai calci di rigore, dopo una gara disputata sotto un caldo terribile e con gli orange in inferiorità numerica per l’espulsione di Enrico (Guzzo) Gutili. Allenatore era Roberto Clagluna, un vero gentleman con il quale avevo stretto un rapporto di stima ed amicizia assieme a colui che, per anni, ha rappresentato la voce sportiva di TVL, l’indimenticato Giancarlo Innocenti.  Ecco, la mia speranza è quella che, sia Clagluna, che Giancarlo e Di Vincenzo vadano incontro a Robertone per condurlo nella Tribuna d’ onore,  quel Parterre de Rois  riservato a tutti coloro che hanno amato, amano ed ameranno sempre quei colori arancioni.

Ciao Robertone e ancora GRAZIE  a nome di tutta la Pistoia sportiva.

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Da quando è in pensione ha più tempo da dedicare ai suoi passatempi preferiti: cani, film, musica e naturalmente Pistoia Sport e la Pistoiese. Il più vecchio del gruppo in mezzo a tanti giovani bravi e motivati: come si dice in gergo, esperienza al servizio della squadra.

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